E' labirinto che non consente "difesa pubblica"
Spacciare nei vicoli del centro storico di Genova è un'aggravante che consente, anche per piccole quantità, di tenere il pusher in carcere. Lo hanno deciso i giudici del tribunale del Riesame che hanno accolto la tesi del pubblico ministero Federico Manotti secondo il quale le vie strette limitano l'azione delle forze dell'ordine. Il caso nasce dall'arresto di uno spacciatore fermato dalla polizia a Pré.
L'uomo era stato fermato dopo aver sputato 12 involucri di cocaina, poco più di 4 grammi. Il pm aveva contestato l'aggravante della circostanza di luogo. Il difensore aveva chiesto la scarcerazione per lieve entità del fatto. "Il centro storico e in particolare la zona di via Pré è caratterizzato da vicoli che rendono più agevole lo spaccio ma anche l'impunità in caso d'intervento delle forze dell'ordine. E' una sorta di labirinto. Questo permette allo spacciatore di allontanarsi confondendosi tra i passanti e di sfuggire ai controlli. La conformazione del centro storico determina una minorata difesa".
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