Cgil: 'A Firenze prossimo anno -2000 studenti e 71 cattedre'

Toscana

Secondo dati diffusi sindacato più colpita primaria

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(ANSA) - FIRENZE, 12 MAG - Il prossimo anno in Italia "ci saranno 130.000 alunni iscritti in meno alle prime di ogni ordine e grado, che si aggiungono agli oltre 400.000 studenti persi negli ultimi cinque anni. Secondo questo trend nel 2030 avremo un milione e 300mila studenti in meno. Anche il territorio di Firenze e provincia è decisamente investito dal fenomeno" del decremento demografico, con un calo di circa duemila alunni in meno: l'ordine di scuola più colpito la primaria, con meno 900 allievi il prossimo anno scolastico, seguita dall'infanzia (quasi 700 in meno) e dalla scuola secondaria di primo grado (quasi 400 in meno); perdono pochi alunni le scuole superiori, ancora non colpite dal calo. Così la Flc Cgil in una nota in cui spiega le ragioni dello sciopero che i sindacati della scuola hanno indetto per il 30 maggio.
    Per la Cgil "invece di affrontare il fenomeno con politiche strutturali a favore di genitorialità, ampliamento dell'offerta di servizio socio-educativi, politiche per la piena e buona occupazione, osserviamo che la crisi demografica è utilizzata dal Governo per proseguire sulla strada del definanziamento della scuola": il Def approvato dal Consiglio dei Ministri ad aprile "sancisce una diminuzione della spesa pubblica in istruzione di mezzo punto percentuale sul Pil entro il 2025".
    Tra le ripercussioni "la prima e più grave conseguenza risiede nella diminuzione dell'organico dei docenti, che nel nostro territorio il prossimo anno vedrà ben 71 cattedre in meno: 38" per il taglio lineare calcolato in base alla diminuzione degli studenti, altre 33 derivanti "dalla necessità di 'fare posto' alle nuove figure di insegnanti di educazione motoria alla primaria". Tutto ciò si tradurrà nella perdita di "24 sezioni dell'infanzia, 28 classi di primaria, 21 di secondaria di primo grado, con evidenti ricadute su studenti e famiglie". Nessun decremento invece per il personale Ata ma "grave" è "la mancata riconferma del cosiddetto 'organico Covid'". "Il quadro è impietoso e smentisce tutte le narrazioni del governo, evidentemente propagandistiche, sulla centralità e l'importanza della scuola per le generazioni future". (ANSA).
   

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