Non solo mostre di arte contemporanea ma cinema, teatro, libri
(ANSA) - PRATO, 26 MAR - Col nuovo direttore Stefano Collicelli Cagol la nuova programmazione del Pecci di Prato sarà multidisciplinare, non solo mirata su mostre artistiche. Così il Centro per l'arte contemporanea tenta il rilancio con la valorizzazione del suo patrimonio interno, dalla promozione delle relazioni con il territorio, da progetti di grandi artisti internazionali e dall'attenzione alla ricerca e all'accessibilità a tutti i pubblici. E lo fa col nuovo direttore Stefano Collicelli Cagol, individuato dopo il "licenziamento" di Cristiana Perrella, il quale ha presentato le nuove attività.
L'occasione - a cui hanno partecipato anche il presidente della Fondazione Pecci Lorenzo Bini Smaghi, il presidente della Toscana Eugenio Giani e il sindaco di Prato Matteo Biffoni - è stata anche il contesto per inaugurare 'Il giardino dell'arte.
Opere, collezioni', prima mostra a cura del neodirettore. Il programma culturale 2022 del Centro Pecci non presenta solo mostre, ma rivela un'attenzione particolare della nuova direzione a tutte le attività: il cinema-auditorium, il bistrot, il ristorante, la biblioteca e l'archivio, il bookshop, lo spazio Urban center e i due laboratori didattici vanno a comporre una istituzione complessa, aperta alla città e alla partecipazione, che permette a differenti tipi di pubblico di fruire di una offerta museale differenziata. Allo stesso tempo, si sta lavorando per esporre una selezione di opere dalla collezione permanente. "Il Centro Pecci - ha spiegato Collicelli Cagol, 44 anni padovano, storico delle esposizioni, curatore di By art Matters (Hangzhou, Cina), già curatore di Fondazione La Quadriennale di Roma- non è solo un museo: la sua è una prospettiva volta al futuro con una vocazione interdisciplinare. Moda, cinema, musica, architettura, design, danza, teatro, letteratura e arti troveranno spazio all'interno del Centro intrecciandosi alle sue attività - come il cinema, l'arena esterna, la biblioteca, l'archivio, il bistrot, il ristorante, il bookshop, l'Urban Center e i due laboratori di didattica - per migliorare il benessere della comunità di Prato e del pubblico nazionale e internazionale che lo visiterà". (ANSA).