Operaio morì in una cava, condannati i tre soci della ditta

Toscana

Firenze, sentenza sei anni dopo il fatto, battaglia di perizie

(ANSA) - FIRENZE, 27 NOV - Il tribunale di Firenze ha condannato per omicidio colposo i tre soci di una ditta dell'Empolese nella cui cava, vicino a Montaione, un operaio cadde e poi morì nei giorni seguenti per le gravi ferite e traumi riportati. Due soci sono stati condannati a 2 anni e 3 mesi, il terzo a 4 anni e 6 mesi e all'interdizione dai pubblici uffici per 5 anni. L'incidente sul lavoro risale all'8 settembre 2015, la sentenza è stata emessa venerdì 26 novembre al termine di un procedimento molto lungo dove sono state dibattute più perizie e consulenze sia medico-legali sia tecniche. Il giudice ha condannato gli imputati a risarcire il danno e le spese legali alle parti civili stabilendo provvisionali di 552.000 euro a favore di Inail, 300.000 euro a moglie e figlio della vittima, 200.000 euro alla madre, 100.000 euro alla sorella. La quantificazione di altri danni è rimessa poi alla sede civile.
    Nelle ricostruzioni, Giampiero Montagnani, 46 anni, dipendente della ditta che gestisce la cava, cadde dall'alto per una dinamica che è stata molto dibattuta. Secondo la difesa era caduto dal pianale di un furgone, di un mezzo da lavoro; invece, secondo il pubblico ministero e le parti civili era caduto da un'altezza diversa, relativa al montaggio in corso di un macchinario cui stavano provvedendo gli addetti. Il pm nel processo ha contestato l'impiego in questa lavorazione di dipendenti privi di formazione per tale mansione e pure l'omessa predisposizione di sistemi di sicurezza anticaduta. Per le parti civili, sia i familiari assistiti dall'avvocato Cristiano Rossi, sia l'Inail con l'avvocato Giuseppe Quartararo, la vittima al momento dell'incidente sarebbe stata impiegata, senza averne la mansione, nelle fasi di montaggio del macchinario. Il giudice Gian Maria Faralli ha annunciato le motivazioni della sentenza tra 90 giorni. (ANSA).
   

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