Maltempo, situazione si va normalizzando

Toscana

Verso prima ricognizione dei danni

(ANSA) - FIRENZE, 18 NOV - Una notte tranquilla in Toscana sul fronte del maltempo, con le piene dei fiumi che, seppur lentamente, calano in tutta la regione. E' quanto emerso da una riunione della sala operativa unificata della Protezione civile toscana che ha fatto il punto della situazione. La ricognizione con i territori interessati dal maltempo ha dato un quadro in via di normalizzazione. Alle 12 è prevista una nuova riunione per stilare un primo elenco dei danni. A Pisa la situazione è sotto controllo, in nottata non è stato registrato nessun problema particolare e la piena dell'Arno sta calando lentamente. Nelle prossime ore la situazione rientrerà nella normalità. Anche in provincia di Livorno la situazione si sta normalizzando. Nella Città metropolitana di Firenze la piena sta rientrando sotto il primo livello di guardia. In provincia di Lucca situazione sotto controllo. A Grosseto è rientrata la criticità del fiume Ombrone e i cittadini che abitano in prossimità del corso d'acqua possono rientrare nelle loro case. Tutti gli idrometri dei fiumi e dei canali toscani al momento sono tornati in condizioni normali, sotto il primo livello di guardia, ma l'Arno a Pisa e l'Ombrone a Grosseto sono scesi solo sotto il secondo livello di guardia e restano quindi sotto osservazione da parte dei servizi regionali. E' quanto riporta una nota della protezione civile della Regione Toscana sul maltempo in cui si comincia anche a fare la conta dei danni. Questa la situazione nelle varie aree con l'ondata di maltempo. La Protezione Civile della Regione Toscana ha riepilogato i danni e la situazione in Provincia di Grosseto. I danni maggiori si sono registrati nella zona di Polverosa, in seguito alla tromba d'aria all'alba di ieri. Interessati una decina di immobili, a tutt'ora i vigili del fuoco stanno lavorando per una prima messa in sicurezza dell'area, a difesa dell'incolumità pubblica. Sono state evacuate in quella zona 44 famiglie che progressivamente stanno tornando alle loro abitazioni. La zona di Albinia interessata ai lavori effettuati dalla Regione Toscana non ha subito danni anche a fronte dell'esondazione del fiume verso l'argine remoto. la Regione Toscana informa che, per quanto riguarda il completamento dei lavori della zona, la gara per la cassa di Camporegio - per un importo complessivo di 30 milioni - è in corso di svolgimento. L'avvio dei lavori è previsto per la prossima primavera. Registrate alcune esondazioni episodiche nel reticolo secondario senza particolari danni. Sulla zona a monte della città di Grosseto (Grosseto Campagnatico) sono state segnalate somme urgenze sul reticolo idraulico secondario. Risultano tuttora interrotte le strade provinciali 75, 79,94, 101,102,113,114,137. A Grosseto città risultano danni ad alcune scuole. Per quanto riguarda la piena transitata sull'Ombrone, al momento non si segnalano criticità rilevanti. I consolidamenti arginali realizzati sul corso d'acqua dal 2010 ad oggi hanno garantito una gestione dell'emergenza senza preoccupazione di cedimento degli argini stessi. Nessuna criticità rilevante si è registrata sul Bruna, grazie anche agli interventi effettuata. Vengono segnalati danni con necessità di interventi di ripristino sulla viabilità secondaria. Nell'area metropolitana di Firenze, sempre secondo quanto riferisce la Regione Toscana, durante il massimo livello di piena di sono registrate inondazioni puntuali. La piena della Sieve ha interessato tutte le golene con alcune esondazioni alla confluenza dell'Arno in zona Selvapiana, a Vicchio e a Borgo San Lorenzo in località Sagginale. Per quanto riguarda l'Arno, allagamenti isolati sono stati registrati a Incisa nella zona del nuovo campo sportivo e alle Sieci con la relativa chiusura della strada statale 77 interessando per qualche centinaio di metri le abitazioni e il fronte strada. Già ieri sera la strada è stata riaperta. La Regione e il Comune si incontreranno per definire gli interventi necessari. Inoltre la piena del fiume Bisenzio, nella Piana fiorentina, è stata completamente contenuta all'interno dell'alveo. Problemi si sono registrati in parte dei reticolo minore, che non riusciva a scaricare nel fiume principale a causa del contemporaneo transito della piena, come verificatosi ad esempio a San Mauro a Signa con il fosso Macinante. Problemi sul reticolo minore e alcune frane e smottamenti si sono registrati anche nei comuni di Poggio a Caiano e Prato. E' entrata in funzione la cassa di espansione sul fosso Vicarello, realizzata dal Consorzio di bonifica con i contributi regionali. Sono 17 i comuni della provincia di Firenze interessati da criticità in conseguenza al maltempo che si è abbattuto sull'area, soprattutto il 17 novembre. Nella giornata di domenica ecco nel dettaglio i Comuni i colpiti e cosa è avvenuto. A Fiesole, la caduta di muro di contenimento in via Fontanelle; a Lastra a Signa una frana su SP 72 chiusa al km.1 e allagamenti in località Ginestra dove c'è stata l'esondazione del Pesa a Ponte Topole. A Scandicci allagamenti in via Rossi, piazza Kennedy e via di Triozzi; a Bagno a Ripoli frana sulla SP01; smottamento del torrente Isone al campo sportivo di Antella, magazzini allagati in via Chiantigiana e via di Quarto; a Sesto allagamenti strade e abitazioni: all'Impruneta allagamento di abitazioni a Tavarnuzze, frana di un muretto via San Gersolè, allagamento di un sottopasso a Scopeti (tre auto bloccate); a Sambuca esondazione del fosso del Morrocco loc. Sambuca, esondazione Elsa su ponte a immersione loc. Zambra con evacuazione di 23 famiglie (sistemazione autonoma); a Reggello frane su SC loc. Castellina e loc. Borgo a Cascia, Sc di Pontifogno. SP17 frana al km 3.1 e su Sr 69km 14.9; allagamenti loc. San Clemente per fuoriuscita Arno, chiuse altre strade per rischio esondazione. Pontassieve - Le Sieci: via Colognolese allagata, evacuate 10 famiglie abitato Sieci di Sotto per allagamenti case. Chiusa SS67 loc Sieci, sottopasso via Diaz allagato; a Rignano allagamento strade, smottamenti. Allagamento impianti sportivi; Figline Incisa Valdarno allagamenti garage via Arno, allagamento SS 67 parcheggio del Comune; a Pelago - Meleto evacuata 1 famiglia, allagamento abitazione. Allagamento strade, crollo muretti. E' stata evacuata un'abitazione loc. Meleto, allagamento abitazione loc. Sigillo, crollo muro a secco innesco su SP 85; alla Rufina loc. Contea zona 167 pozzo Publiacqua che rigurgita, inceneritore basso morfologico allagato a Selvapiana, allagamenti centro abitato. A San Godenzo c'è una strada vicinale interrotta, sei famiglie isolate; a Borgo San Lorenzo chiusura SP41 per esondazione Sieve, criticità a Sagginale (ponte d'Annibale chiuso); a Barberino di Mugello smottamento in via di Tignano; a Marradi smottamento a Campigno e Ravalle, Gamberaldi; evacuazione di una famiglia invicolo della Badia per frana. Sempre nel Fiorentino ieri è entrata in funzione per prima volta la cassa del Mensola, nel comune di Firenze, realizzata con commissariamento regionale tramite il consorzio di bonifica e i cui lavori sono stati collaudati circa un anno fa. La cassa può invasare fino a mezzo milione di metri cubi delle acque del Mensola. La prima cassa di Figline, detta Pizziconi Uno, i cui lavori con commissariamento regionale si sono conclusi lo scorso anno (per un importo complessivo di 18 milioni), non ha avuto necessità di entrare in funzione perché rapportata al livello delle acque a Firenze, che non ha mai superato il limite dopo il quale la soglia fissa della cassa consente di invasare le acque dell Arno. L'invaso di Pizziconi Uno è dimensionato per raccogliere fino a 5 milioni di metri cubi. Il completamento del sistema delle casse di Figline, anch'esso attuato con intervento regionale, è in corso e si prevede la conclusione entro il 2023. Si ricorda che è prevista la realizzazione di quattro casse, per un volume complessivo di quasi 25 milioni di metri cubi. Le casse saranno realizzate senza soluzione di continuità attraverso sette lotti funzionali, di cui al momento due sono conclusi, uno è in fase di aggiudicazione dei lavori, uno con i lavori in corso e i restanti tre con i lavori che saranno avviati nel corso del 2020 e nel 2021. Il costo complessivo dell'intervento ammonta a circa 100 milioni di euro finanziati con fondo del bilancio regionale e contributi dello Stato. Nel Senese le criticità più rilevanti si sono registrate nella zona dell'alta Valdelsa, dove la piena dell'Elsa ha interessato in particolar modo le aree tra Poggibonsi e San Gimignano: qui è stato necessario evacuare 13 persone. E' entrata in funzione la cassa di espansione in località Santa Giulia, a monte dell'abitato di Colle Val d'Elsa (Siena). Questa infrastruttura idraulica, completata pochi mesi fa, con un finanziamento regionale di 2,6 milioni e realizzata con il coordinamento del Genio civile regionale, ha ridotto sensibilmente il picco di piena dell'Elsa. Si sono registrate criticità dovute a smottamenti, insufficiente tenuta del reticolo minore, strade temporaneamente interrotte nei comuni di Montalcino,Monteroni d'Arbia, Sovicille, Siena, Pienza e Castiglione d'Orcia, Piancastagnaio. Si registra infine l'assenza di criticità a Buonconvento dove la risposta dei nuovi interventi realizzati a seguito degli eventi del 2015 ha consentito una mitigazione significativa del rischio idraulico. Ad Arezzo non si sono registrate criticità significative sui corsi d'acqua. Ci sono segnalazioni di famiglie evacuate a causa di abitazioni interessate da frane e smottamenti nei comuni di Loro Ciuffenna e Laterina-Pergine Valdarno. Si conferma inoltre il corretto funzionamento degli invasi di La Penna e Levane che, in attuazione delle normative vigenti, hanno rilasciato soltanto l'acqua in ingresso ai due invasi con un comportamento che i tecnici definiscono "corretto". Pur in presenza di precipitazioni meno intense, anche nelle province di Lucca e Massa-Carrara si sono registrate alcune criticità. In comune di Zeri (Massa Carrara) è stata interrotta la provinciale 37 a causa di una frana. In Lucchesia frane sono state registrate nei comuni di Fosciandora e Barga, oltre all'interruzione delle strade provinciali 20 e 31. La provincia di Pistoia è stata interessata dal maltempo di ieri soprattutto a causa di strade interrotte per frane e smottamenti, criticità sul reticolo minore, insufficienza del sistema di drenaggio urbano della città di Pistoia. I comuni interessati, oltre a quelli della Piana come Quarrata e Agliana, al momento sono quelli di Pescia e Serravalle. Per quanto riguarda l'Ombrone Pistoia, non ha evidenziato rilevanti criticità, anche grazie alla cassa di espansione della Querciola, realizzata recentemente col coordinamento della Regione tramite il Consorzio di bonifica, che ha mitigato la piena. Oltre alla Querciola hanno dato il loro contributo gli ulteriori interventi realizzati, quali quelli di Ponte a Tigliano, oltre a quelli fatti sul reticolo secondario. Per quanto riguarda gli effetti dell'ondata del maltempo sul territorio provinciale di Pisa, l'onda di piena è passata senza tracimazioni ed esondazioni del fiume. Il sistema idraulico dell'Arno con la cassa di Roffia e lo scolmatore ha permesso di gestire al meglio l'evento. Questo, scrive la Regione Toscana, a parte una segnalazione che riguarda il territorio di Santa Croce in cui è stata registrata una puntuale esondazione del fiume. L'opera fondamentale che ha permesso la riduzione del rischio idraulico da San Miniato fino alla foce dell'Arno è la cassa di esondazione della Roffia, realizzata con circa 18 milioni di finanziamenti regionali, che consente di smaltire fino a 5 milioni di metri cubi. Quantità che hanno contribuito a laminare con una portata di 100 metri cubi al secondo il picco di piena. Altrettanto importanti sono stati i lavori effettuati alla foce del canale Scolmatore che hanno consentito di aumentare il deflusso verso il mare di ben 500/600 metri cubi al secondo. Nel corso del prossimo anno avranno il Via altri 15 milioni di lavori per la ripulitura del canale fino a Pontedera e il consolidamento delle strutture artigianali.(ANSA).

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