Stipendi dicembre, tutti i bonus in busta paga e i possibili aumenti
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Ecco cosa cambia tra sgravi contributivi, maggiorazioni per chi lavora durante i giorni festivi e incremento dell'indennità di vacanza contrattuale per i dipendenti pubblici
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- Sono diversi i "bonus" che i lavoratori vedranno accreditarsi nella busta paga di dicembre, tra sgravi contributivi, maggiorazioni per chi lavora durante i giorni festivi e incremento dell'indennità di vacanza contrattuale per i dipendenti pubblici
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- Si tratta di una serie di aumenti previsti per la fine dell'anno, oltre alla tredicesima e ai premi di produttività per i risultati raggiunti durante l'anno per quegli imprenditori che li prevedono. Tra l'altro, sui premi di produttività o in alternativa sui fringe benefit si applica una tassazione agevolata
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- Quei datori di lavoro che premiano i dipendenti, a dicembre potranno farlo erogando un premio di produzione che entro i 3.000 euro lordi è tassato al 5% anziché al 10%
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- Agevolazioni anche per i fringe benefit, come ad esempio il rimborso delle bollette di luce e gas, che nel 2023 sono detassati fino a 3.000 euro ma solo per i lavoratori con figli a carico
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- Da luglio 2023 esiste uno sgravio fiscale che riduce la quota di contributi a carico del lavoratore, portandola dal 9,19% (8,80% nel pubblico impiego) al 2,19% nel settore privato, all'1,80% nel pubblico per gli stipendi il cui importo lordo non supera i 1.923 euro mensili, al 3,19% nel settore privato e al 2,80% nel pubblico per gli stipendi il cui importo lordo pur essendo superiore a 1.923 euro, non supera i 2.692 euro. Lo sgravio fiscale è stato confermato anche per il 2024
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- Lo sgravio fiscale di fatto garantisce un aumento netto dello stipendio che, nel migliore dei casi, per chi ha un reddito annuo pari o comunque vicino ai 35 mila euro può arrivare a 100 euro mensili
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- Lo stesso sgravio si applica anche sulla tredicesima di fine anno, ma in misura ridotta: 6,19% nel settore privato, 5,80% nel pubblico se la tredicesima non supera i 1.923 euro lordi, 6,80% nel pubblico, se la tredicesima non supera i 2.692 euro lordi. Circa 40 euro, per chi ha un reddito intorno ai 25mila euro, che si aggiungono alla tredicesima. Ecco perché quest’anno tra lo stipendio e la tredicesima netta rischia di esserci un distacco ancora maggiore
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- Il "bonus" più ricco in arrivo a dicembre è quello che verrà riconosciuto a tutti i dipendenti pubblici impiegati con contratto a tempo indeterminato. Come stabilito dall’articolo 3 del decreto n. 145 del 18 ottobre scorso, "l’indennità di vacanza contrattuale riconosciuta nel 2023, pari allo 0,5% dello stipendio tabellare, viene incrementata di 6,7 volte arrivando così al 3,35%"
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- In questo caso a dicembre è previsto un assegno una tantum che riconosce il 2,85% mancante su tutte le tredici retribuzioni percepite quest’anno. Il pagamento potrebbe avvenire contestualmente al cedolino ordinario, in pagamento il 15 dicembre nella generalità dei casi, oppure con cedolino straordinario successivo. La misura dell’aumento dipende dall’importo dello stipendio. Per calcolarlo bisogna prendere il valore tabellare lordo, moltiplicarlo per il 2,85% e considerarlo per 13 mensilità