Fisco, obiettivo meno tasse ma percorso all'inizio

Economia
Simone Spina

Simone Spina

Chi ci guadagna e chi ci perde con la riforma presentata dal governo? Difficile dirlo perché per il momento conosciamo solo le linee generali. Cambierà l’Irpef e dovrebbero beneficiarne i redditi medio-bassi. L’Iva potrebbe essere azzerata per pane, pasta e latte. Tasse più leggere per le imprese che assumono e investono. Previsto il taglio delle agevolazioni e sanzioni più morbide per chi ha conti in sospeso con l'Erario

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Disegnata la cornice adesso bisogna riempire il quadro. Perché dell’ambiziosa riforma fiscale che ha presentato il governo mancano ancora tutti quei dettagli in grado di farci capire chi ci guadagnerà e chi ci perderà.

Da quattro a tre livelli Irpef

L’obiettivo è di abbassare le tasse e si dovrebbe partire dall’anno prossimo, quando l’imposta sul reddito (l’Irpef) che pagano lavoratori e pensionati non sarà più su quattro livelli ma su tre. L’idea è di favorire il ceto medio e un’ipotesi è quella di ridurre il prelievo per chi guadagna fino a 28mila euro lordi l’anno (circa 1500 netti al mese) per un costo per lo Stato, in termini di minor gettito, di 3-4 miliardi.

Taglio a sconti e bonus

Soldi che si troverebbero col taglio degli sconti fiscali (che di fatto alleviano il peso delle tasse), riducendone l’entità al crescere del reddito e azzerandoli sopra i 100mila euro. Non verrebbero toccate le agevolazioni più popolari (quelle sanitarie, per la casa e l’istruzione) ma si promette di mettere mano alla giungla di bonus esistenti.

Obiettivo flat tax per tutti

Molti governi in passato ci hanno provato, con risultati pochi significativi, ma questo Esecutivo dovrà mettersi d’impegno se vorrà – come dichiarato – arrivare poi all’obiettivo di introdurre la flat tax nel giro di cinque anni.

Niente Iva su pane, pasta e latte

Tempi più brevi, invece, sarebbero necessari per rivedere l’Iva, che paghiamo ogni volta che compriamo qualcosa, con l’ipotesi di azzerarla per alcuni beni di prima necessità come latte, pane e pasta.

Sanzioni più leggere per chi non è in regola

Per le imprese si punta ad alleggerire l’Imposta sui redditi delle società (l’Ires) a chi investe e assume, insieme al definitivo superamento dell’Irap. Rivoluzionata sarebbe anche l’attività di riscossione e di lotta all’evasione. Tra le novità, sanzioni più leggere per chi, avendo conti in sospeso, si mette d’accordo con lo Stato, e un occhio di riguardo per chi non può pagare il dovuto per motivi oggettivi.

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