Banche, come funziona il piano di salvataggio della First Republic Bank pronto negli Usa

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I maggiori istituti di credito degli Stati Uniti sono scesi in campo erogando alla banca di San Francisco prestiti per 30 miliardi di dollari, senza chiedere garanzie particolari perché ritengono di poter recuperare i loro soldi una volta esaurita l’ondata di panico 

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In America è scattato il piano di salvataggio della First Republic Bank di San Francisco. Un istituto che fino a poco tempo fa era il più invidiato dell’intero sistema bancario Usa. In difficoltà per le perdite accumulate in seguito al repentino aumento dei tassi di interesse, la First Republic in pochi giorni ha dovuto fronteggiare una corsa agli sportelli e un calo del 70 per cento del suo valore di Borsa. Ma siccome la banca di San Francisco è sostanzialmente sana, i maggiori istituti di credito degli Stati Uniti sono scesi in campo erogando prestiti per 30 miliardi di dollari, senza chiedere garanzie particolari.

 Il piano di salvataggio 

La quattordicesima banca americana viene salvata dunque dalle prime undici. I quattro gruppi maggiori, JPMorgan, Cirigroup, Bank of America e Wells Fargo,  contribuiscono con 5 miliardi di dollari ciascuno. Altri 5 miliardi li verseranno due banche d’affari, Goldman Sachs e Morgan Stanley. Toccherà ad altre cinque banche, Mellon, State Street, PNC, Trust e US Bank, completare la cordata versando i rimanenti 5 miliardi. Questi istituti di credito ritengono di poter recuperare i loro soldi, una volta esaurita l’ondata di panico. 

The logo of Swiss Bank UBS is pictured at the Opera Tower in Frankfurt am Main, western Germany, on February 7, 2023. - Swiss banking giant UBS voiced optimism for 2023 on January 31, hoping that higher interest rates and a swelling business in Asia would boost its results following a turbulent 2022. (Photo by Daniel ROLAND / AFP) (Photo by DANIEL ROLAND/AFP via Getty Images)

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Il Tesoro e la Federal Reserve (Fed) non stanno a guardare: per fronteggiare la crisi l’Istituto di emissione ha già erogato prestiti straordinari alle banche per 300 miliardi di dollari ai quali vanno aggiunti gli altri 115 erogati attraverso i consueti canali di finanziamento della Federal Reserve. Gli analisti fanno notare che la Fed ha già fatto arrivare alle banche risorse pari alla metà di tutti gli interventi stanziati durante la crisi del 2008.

epa02820578 A picture made available on 12 July  2011 shows brokers working in a bank in Milan, Italy, 11 July 2011. Italy has vowed to give the financial markets an unequivocal message that its latest debt-cutting measure will be approved as fast as possible. 'We'll send the markets a strong signal,' Italian Finance Minister Giulio Tremonti said 11 July as Italian bonds were again targeted by speculators and the differential with German bunds hit a new high. Persisting market jitters ahead of the release of bank stress tests and amid worries about the spread of the eurozone debt crisis to Italy overshadowed a meeting of European Union finance ministers in Brussels.  EPA/MATTEO BAZZI

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