Crypto, l'italiana The Rock sospende attività. La SEC indaga su Paxos

Economia

Vittorio Eboli

L'ultimo allarme dal mondo delle monete digitali arriva dall'italia: The Rock Trading, la prima piattaforma nostrana a operare a livello internazionale, ha sospeso la sua operatività “per problemi di liquidità". Nelle stesse ore, le autorità americane accendevano un faro sulle attività di Paxos

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Acque di nuovo agitate nel complicato mare delle criptovalute, al di qua e al di là dell’Oceano Atlantico. Se a fine 2022 la mega truffa FTX aveva scosso dalle fondamenta il mercato, anche in questo scorcio di 2023 (vedi il crack Genesis) non mancano i casi spinosi. In America la SEC (l’autorità di controllo della Borsa) ha acceso un faro su Paxos, società che emette le ‘stablecoin’ Binance USD (le stablecoin sono criptomonete dal valore più stabile, perché agganciato a un asset “reale” come l’oro o, in questo caso, il dollaro americano). La Securities and Exchange Commission non ha ancora avviato un'azione ufficiale, ma le voci si susseguono e vengono seguite con grande attenzione dagli operatori, perché una procedura ufficiale potrebbe avere enormi implicazioni per tutte le stablecoin e l’intero mercato, che vale circa 137 miliardi di dollari.

SEC indaga su Paxos per possibili irregolarità

Paxos avrebbe commesso alcune irregolarità nell’emissione e circolazione di questa criptovaluta; peraltro la società Bincance – la più grande borsa di scambio di criptovalute al mondo, che ha creato l’omonima criptovaluta e ha concesso a Paxos la “licenza” per emetterne a sua volta – ha preso subito le distanze dalla condotta di Paxos. In attesa di conoscere nel dettaglio le accuse delle autorità, Paxos ha già perso circa 700 milioni di giro d’affari.

L'italiana The Rock sospende l'attività 

Venti di burrasca anche in Europa (dove manca, al momento, una autorità di controllo centralizzata paragonabile alla SEC), più precisamente da noi in Italia. Nel fine settimana è scoppiato infatti il caso The Rock Trading: una delle principali piattaforme di scambio italiane, la prima a operare a livello internazionale, negli ultimi tempi aveva avuto difficoltà a soddisfare le richieste degli utenti (che prelevano e scambino sia  euro che criptovalute), e dopo diverse segnalazioni e lamentele ha sospeso la sua operatività “per problemi di liquidità – ha fatto sapere la società, attiva dal 2011 – e la sospende per effettuare verifiche interne”.

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Gli esperti: servono più tutele per i clienti

“Una notizia inaspettata – commenta a Sky TG24 Ferdinando Ametrano, amministratore delegato di CheckSig – perché il gruppo ha sempre goduto di ottima credibilità. C’è sicuramente un impatto reputazionale su tutto il sistema. Situazioni di questo tipo – così come il fallimento di FTX – evidenziano la necessità impellente di adottare i meccanismi di tutela di cui CheckSig si fa promotore ormai da anni: prova di riserva, audit indipendente, garanzie assicurative, segregazione degli asset dei clienti rispetto a quelli della proprietà”. Insomma, una serie di garanzie più efficaci per chi utilizza queste piattaforme e che consentano al sistema di implementare controlli più stringenti, come ad esempio quelli portati avanti dalla SEC.

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