ChatGPT, Microsoft investirà 10 miliardi in OpenAI

Economia
Vittorio Eboli

Vittorio Eboli

Possibile accelerazione nel campo dell'intelligenza artificiale: Microsoft è pronta a investire 10 miliardi in ChatGPT, un chatbot. Si tratta di un software che risponde alle domande come un motore di ricerca e in più conversa con le persone, evolvendosi grazie alle interazioni con gli utenti. E producendo testi suoi

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Per molti è ancora poco più di un gioco, per altri un passo nel futuro, per altri ancora un pericolo. E per alcuni potrebbe essere presto un business. Parliamo di ChatGPT, il miglior chatbot sul mercato.

Che cos'è un chatbot? È un programma che conversa e interagisce con gli utenti, imparando e quindi evolvendosi grazie a queste conversazioni - per ora sostenute per testi e immagini, non ancora a voce.

OpenAI, l'intelligenza artificiale per tutti

La novità di inizio anno è che il gigante dell'hi-tech Microsoft starebbe per investire (indiscrezioni di Bloomberg) 10 miliardi di dollari in OpenAI, società nata nel 2015 come associazione no-profit (su impulso tra gli altri di Elon Musk) con l’obiettivo dichiarato proprio di sviluppare una intelligenza artificiale open, aperta a tutti. OpenAI sviluppa (e da poco ha messo a disposizione una prima versione per test pubblici gratuiti) una chatbot basata sull’AI, ChatGPT. Ha la capacità di ricordare ciò che un utente gli ha già detto o chiesto. Pure gli errori, sì: perciò fornisce risposte talvolta inesatte, e perciò va ancora tanto migliorato.

OpenAI logo seen on screen with ChatGPT website displayed on mobile seen in this illustration, on January 8, 2023 in Brussels, Belgium. (Photo illustration by Jonathan Raa/NurPhoto via Getty Images)

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Ecco perché Microsoft ci metterà tanti soldi: vuole farne un partner perfetto per Bing, il suo motore di ricerca schiacciato, come tutti gli altri, dallo strapotere di Google. Immaginatelo: non vi fornisce solo una serie di link già esistenti, ma elabora una sua risposta prendendo dati dalla rete, ed è in grado di portare avanti una conversazione rispondendo alle domande successive. Un software che pensa, insomma, e che come un essere umano impara dall'interazione con gli altri. Con impatti non ancora del tutto immaginabili sulla nostra società.

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