Le Borse e i mercati di oggi, inflazione al top dal 1984: +11,9%. Milano chiude in perdita
Piazza Affari archivia l'ultima seduta della settimana riducendo il passivo allo 0,27% in scia alla buona performance di Wall Street. A spingere il Ftse Mib in profondo rosso nel corso della giornata è stato il dato sul carovita, che in Italia ad ottobre ha raggiunto i livelli del 1984 all'11,9%. Contrastati gli altri listini del Vecchio Continente. Sull'obbligazionario spread Btp-Bund in rialzo a 206 punti con il rendimento del decennale al 4,15%
Bce, attese inflazione 2023 balzano di due punti
Le attese d'inflazione per l'area euro "sono state riviste ulteriormente al rialzo per tutto l'orizzonte 2022-2024". Lo si legge nell' 'Indagine presso i previsori professionali' del quarto trimestre 2022 della Bce, dove si evidenzia come il carovita dovrebbe aumentare il prossimo anno dal 3,6% al 5,8% e dal 2,9% a 3,9% al netto di energia, alimentari, alcol e tabacco. Nei due anni seguenti, il livello dei prezzi è previsto al 2,4%.
Istat, a settembre prezzi produzione +2,8% mese,+41,8% anno
I prezzi alla produzione dell'industria aumentano del 2,8% su base mensile e volano al 41,8% su base annua (+40,1% ad agosto). Lo rende noto l'Istat, specificando che sul mercato interno crescono del 3,5% su mese e del 53% su anno (+50,5% ad agosto). Al netto del comparto energetico, i prezzi registrano un incremento molto meno marcato a livello congiunturale (+0,8%) e tendenziale (+12,6%). Sul mercato estero la crescita congiunturale risulta modesta (+0,3%), sintesi di incrementi contenuti per area euro (+0,2%) e non euro (+0,4%) mentre su base annua, i prezzi crescono dell'11,9% (+11,4% area euro, +12,3% area non euro). Nella media del terzo trimestre, rispetto al precedente, i prezzi alla produzione dell'industria crescono del 9% (+11,3% mercato interno, +1,6% mercato estero).
Eurozona, sentimento economico cala ai minimi da due anni
A ottobre l'indicatore del sentimento economico è ulteriormente diminuito sia nell'Ue (-1,5 punti a 90,9) che nell'area dell'euro (-1,1 punti a 92,5), raggiungendo rispettivamente il livello più basso da agosto e novembre 2020. Tra le maggiori economie dell'Unione, la Germania ha fatto registrare un -1 e Italia un -0,9 mentre sono migliorate Polonia (+0,4) e Spagna (+1.4). Anche l'indice delle aspettative di occupazione è sceso (-1,8 punti a 104,5 nell'Ue e -1,7 punti a 104,9 nell'area dell'euro) ,a è rimasto ben al di sopra della sua media di lungo termine.
Germania, pil terzo trimestre cresce contro attese: +0,3%
Il prodotto interno lordo della Germania è cresciuto nel terzo trimestre dello 0,3% contrariamente alle previsioni degli analisti, che indicavano per il periodo un calo dello 0,2%. Su base annuale, il dato risulta il salita dell'1,1% a fronte di attese per un +0,7%. Nel trimestre precedente l'economia era migliorata dello 0,1%.
Bce, stime analisti: recessione e crescita piatta 2023
Un 2023 di stagnazione economica, con la crescita ferma a 0,1%, dopo tre trimestri di crescita negativa fra il terzo trimestre 2022 e il primo trimestre 2023. Lo prevede la nuova 'Indagine presso i previsori professionali' con cui la Bce misura le aspettative degli operatori economici sull'andamento dell'economia. I dati dell'indagine del quarto trimestre contengono una pesante revisione al ribasso per il 2023 rispetto a quelli del terzo trimestre, che indicavano una crescita dell'1,5%, e una limatura per il 2024 a 1,6% da 1,8% precedente. "Il profilo del tasso atteso di disoccupazione è stato rivisto al rialzo su tutto l'orizzonte temporale fra 0,1 e 0,4 punti percentuali", si legge nel documento.
Piazza Affari, focus titoli
Sul listino milanese in calo dell'1,3% in una giornata segnata da forti prese di beneficio, scivola Saipem (-4,8%), che ritraccia dopo il rally seguito ai conti. Soffre ancora Stm (-3,7%), debole Banca Generali (-2,6%) con Mediobanca (-1,3%) che resta alla finestra sul dossier. Tra i titoli peggiori ci sono Nexi (-2,8%), Moncler (-2,7%), Iveco (-2,4%) e A2A (-2,3%). Tim è in rosso (-1,8%) nel giorno del cda che dovrebbe prorogare i termini della trattativa con Cdp sulla rete. Venduti anche i bancari, con in testa Intesa (-1,7%) e Banco Bpm (-1,5%), mentre si indebolisce Mps, il cui titolo cede lo 0,5% a 1,95 euro, allontanandosi ulteriormente dai 2 euro dell'aumento di capitale. Eni (+1,1%), spinta dai conti del trimestre, è l'unico segno più sul listino principale.
Gas apre ancora in rialzo ad Amsterdam: +4,3% a 112 euro
Continua la risalita del prezzo del gas ad Amsterdam, con i future Ttf che segnano un rialzo del 4,3% a 112 euro al megawattora dopo le prime contrattazioni. Accordo Ue sull'energia, gli effetti sulle bollette di luce e gas.
Volkswagen, nel trimestre ricavi su del 24% ma utile in calo
Volkswagen ha chiuso il terzo trimestre dell'anno con ricavi per 70,7 miliardi di euro, in crescita del 24,2% rispetto a un 2021 che era stato penalizzato dai colli di bottiglia nella supply chain. Il risultato operativo è salito del 64,5% a 4,27 miliardi mentre l'utile netto è sceso del 26,5% a 2,13 miliardi, con 2,18 milioni di veicoli consegnati ai clienti (+10,6%). I profitti operativi sono risultati inferiori ai 4,6 miliardi attesi dagli analisti mentre il costruttore tedesco ha tagliato le stime sulle consegne nel 2022 pur confermando la guidance sui risultati dell'esercizio. A Francoforte il titolo della casa auto tedesca cede il 3,4% a 126,26 euro.
Germania, dopo 4 mesi migliora fiducia consumatori a novembre
L'indicatore del clima dei consumatori GfK in Germania è salito a -41,9 a novembre 2022 da un -42,8 rivisto nel mese precedente e in linea con le aspettative del mercato. Un dato che, sebbene ancora negativo, si attesta per la prima volta in aumento dopo quattro mesi consecutivi ai minimi storici. A ottobre si registra un leggero miglioramento sia delle attese reddituali (-60,5 vs -67,7) che della propensione all'acquisto (-17,5 vs -19,5) mentre peggiorano le previsioni sul ciclo economico (-22,2 vs -21,9).
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Oro in calo a 1.658 dollari l'oncia
Quotazioni dell' oro in calo questa mattina sui mercati asiatici. Il lingotto con consegna immediata passa di mano a 1.658 dollari l'oncia in discesa dello 0,3%.
Tokyo chiude in ribasso: Nikkei -0,88%
La Borsa di Tokyo termina l'ultima seduta della settimana in negativo in scia alle deludenti trimestrali delle big tech americane e alla revisione al rialzo dell'inflazione da parte della Bank of Japan (BoJ). L'indice di riferimento Nikkei cede lo 0,88% a quota 27.105,209 mentre sul mercato dei cambi il dollaro è stabile sullo yen, a 146,30 con l'euro che invece si apprezza leggermente sulla divisa nipponica poco sopra a 146.
Spagna, inflazione rallenta ad ottobre: +7,3%
Buone notizie per la Spagna: ad ottobre l'inflazione ha rallentato al 7,3% contro le attese di un aumento dell'8% e il precedente dato dell'8,9%.
Hong Kong crolla del 4% per big tech Usa
La Borsa di Hong Kong sta crollando di oltre il 4% sulla scia dei risultati deludenti delle aziende tecnologiche statunitensi e in particolare Meta, che ieri ha perso fino al 25% sul Nasdaq. L'indice Hang Seng perde il 4,02% a 14.855,60 punti.
Francia, inflazione ottobre sale a 6,2%
Dopo due mesi di rallentamento, in Francia l'inflazione torna a salire e si attesta al 6,2% anno su anno. E' la stima preliminare dell'Insee, che ricorda come il dato sia ai massimi dal 1985. L'aumento è dovuto all'accelerazione dei prezzi dell'energia, dei prodotti alimentari e della manifattura. Su base mensile i prezzi al consumo sono cresciuti all'1% dal -0,6% di precedente a fronte di stime che prevedevano un incremento dello 0,5%.
Francia, crescita pil rallenta allo 0,2% nel terzo trimestre
Il pil francese è salito dello 0,2% nel terzo trimestre dell'anno, in linea con le attese degli economisti ma in rallentamento rispetto al +0,5% dei tre mesi precedenti. La crescita anno su anno è stata dell'1%, anche in questo caso coerente con le attese del mercato.
Spagna, nel terzo trimestre Pil rallenta allo 0,2%
La Spagna registra un rallentamento della crescita economica con il Pil del terzo trimestre che si attesta in salita dello 0,2% contro le attese di un +0,3%. Alla Borsa di Madrid l'Ibex 35 perde lo 0,9% a 7.849,50 punti.
Borse cinesi in rosso: Shanghai -2,25%, Shenzhen -3,40%
Le Borse cinesi chiudono la seduta con pesanti perdite, scontando le turbolenze internazionali e i timori sulla crescita interna dopo le indicazioni emerse dal XX Congresso del Pcc che ha assegnato al presidente Xi Jinping un inedito terzo mandato da segretario generale: l'indice Composite di Shanghai cede il 2,25%, a 2.915,93 punti mentre quello di Shenzhen perde il 3,40%, a quota 1.879,20.
Borse europee aprono in netto calo
Apertura in netto calo per le Borse europee. Il giorno dopo la decisione della Bce di aumentare i tassi di interesse dello 0,75%, i mercati del vecchio Continente sono trascinati al ribasso dal crollo delle big tech a Wall Street, con i conti di Amazon che hanno deluso le aspettative degli investitori e le azioni di Meta crollate del 25%. A Francoforte il Dax si attesta a 13.086,45 punti in ribasso dello 0,94%, il Ftse 100 di Londra si posiziona a 7.010,80 punti (-0,89%) mentre il Cac 40 di Parigi cede lo 0,83% a 6.192,18 punti.
Spread apre in lieve rialzo, tasso sopra 4%
Il rendimento dei Btp italiani a 10 anni sale leggermente sopra la soglia del 4% dopo la decisione della Bce di alzare nuovamente i tassi di 75 punti base senza tuttavia dare indicazioni sul ridimensionamento del proprio bilancio. Il rendimento dei titoli di Stato apre a 4,053% mentre il differenziale rispetto agli omologhi Bund tedeschi sale a 206,7 punti dopo aver chiuso ieri a 205. Ieri il mercato obbligazionario aveva registrato un netto rally guardando più ai segnali dovish giunti da Francoforte che al contestuale robusto aumento dei tassi da parte della Bce.