Hsbc taglia 35 mila dipendenti nel mondo. Delusione per i conti del 2019

Economia

Il colosso bancario prevede il taglio del 15% della sua forza lavoro globale nell'ambito di un drastico piano di riduzione dei costi. L’obiettivo è di ridurre il numero di dipendenti da 235mila a 200 mila nei prossimi tre anni

L’amministratore delegato del colosso bancario HSBC (Con sede a Londra ma attivo in tutto il mondo e in particolare in Asia) ha annunciato il taglio del 15% della forza lavoro nei prossimi tre anni portando il numero di dipendenti da 235 mila a 200 mila. L'annuncio di oggi arriva con la pubblicazione dei conti del 2019, che ha registrato un calo del 53% dell'utile netto a 5,97 miliardi di dollari.

Il taglio dei costi

Hsbc prevede di tagliare i costi per 4,5 miliardi di dollari entro il 2022, prevedendo allo stesso tempo costi di ristrutturazione per circa 6 miliardi. Taglio di 35.000 posti di lavoro in tre anni e ridimensionamento delle attività negli Stati Uniti e in Europa. L'amministratore delegato Noel Quinn, che ad agosto ha preso a sorpresa il posto di John Flint, non ha specificato quali saranno i Paesi più interessati dai tagli, ma ha avvertito che questi saranno significativi nel Regno Unito. Il gruppo aveva già iniziato l'anno scorso a tagliare 4.700 posti, il 2% della sua forza lavoro.

La riorganizzazione

La riorganizzazione annunciata dovrebbe tradursi in una rifocalizzazione in Asia e Medio Oriente, ritenuta più redditizia, a scapito delle attività di investment banking in Europa e Stati Uniti. "Abbiamo in programma di ridurre il nostro capitale e i costi nelle attività con prestazioni inferiori, in modo da poter continuare a investire in quelli con maggiori prospettive di rendimento e crescita", ha dichiarato la banca in un comunicato. Le filiali negli Stati Uniti dovrebbero essere ridotte del 30% mentre in Europa (fuori dal Regno Unito), Hsbc stima di "ridurre le vendite e le attività di mercato, nonché' le attività di ricerca".

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