Agristeria, la startup per il cibo agricolo in città lancia il suo crowdfunding

Economia

Giulia Floris

Foto d'archivio (getty images)

Sulla piattaforma Best Equity la raccolta di fondi per lanciare una catena di negozi/ristoranti dedicata al cibo sano e sostenibile, che unisca le formule del mercato agricolo, del ristorante e del food delivery

Portare la campagna in città facendo sì che chiunque possa mangiare cibo agricolo (e quindi sano) quotidianamente. E’ l’obiettivo della start up Agristeria, ideata dall’agronomo Alessandro Di Fonzo, che, per dare vita al suo progetto, ha lanciato una raccolta di fondi online sulla piattaforma Best Equity. Agristeria ha già raccolto, dal giorno del lancio a metà gennaio, più di 40 adesioni e oltre di 180mila euro, ma l’obiettivo, ambizioso, è di arrivare entro il 29 febbraio a 490mila euro.

Agristeria in franchising

Ma che cos’è un’Agristeria? E cos’ha di nuovo rispetto ai tanti ristoranti di cibo di healthy food nati negli ultimi anni? “Un’Agristeria – spiega Di Fonzo – vuole essere un luogo in cui poter comprare frutta e verdura fresche dai contadini affiliati, ma anche consumare il cibo cucinato con questi prodotti in loco o portarlo a casa con la formula del take away o ancora ricevere la consegna direttamente a domicilio”. Qualcosa insomma che unisca le formule del mercato agricolo, del ristorante e del food delivery e che grazie, al franchising, abbia una diffusione capillare con l’apertura di punti vendita sparsi nel paese e ubicati solo in fondi commerciali, ma anche in mezzi da street food e stand di mercati contadini. Nell’idea di Di Fonzo un nuovo modello di business capace di "svecchiare" un campo come quello dell’agricoltura, affidandosi alle nuove tecnologie e andando incontro alle nuove esigenze dei consumatori, sempre più attenti al cibo sano ed ecosostenibile.

La domanda di cibo sano e Made in Italy

La domanda di cibo sano e vegetale è infatti sempre più forte. Lo confermano i numeri che mostrano un trend in crescita negli ultimi anni. Nel 2018, secondo la Coldiretti, si è segnato il record del consumo di frutta e verdura degli ultimi 20 anni. Ma è tutto il comparto del cibo Made In Italy ad essere in espansione se, come ci dicono i dati del rapporto "Il Valore della filiera italiana del cibo"  di Coldiretti e Filiera Italia, negli ultimi cinque anni sono cresciuti del 33,3% i posti di lavoro nella filiera del cibo italiano, con un incremento quadruplo rispetto al dato generale dell'intera economia. Secondo lo studio, "in un quinquennio il numero degli occupati tra agricoltura e industria alimentare è passato da 980mila a 1,3 milioni, grazie alla capacità del settore di intercettare la nuova domanda globale di alta qualità e tipicità nell'alimentare ma anche di interpretare l'attenzione alla sostenibilità”.

L'innovazione nel mondo agricolo

Ma se il contadino di oggi fatica a stare al passo con la comunicazione ai tempi dei social, Di Fonzo si è inventato la figura dell’Agricoach proprio per insegnare ai contadini a promuoversi e a stare al passo coi tempi, con tecniche di marketing e comunicazione moderne, finora usate soprattutto dalla grande distribuzione. Strategie che si avvalgano di blog, newsletter, social network, video e podcast, che sono anche alla base della promozione del progetto Agristeria. Ma l’innovazione entrerà anche nel sistema di consegne che mira anche a ricorrere all’utilizzo dei droni. Questo sistema, spiega Di Fonzo, "oltre ad essere totalmente green e quindi in linea con i valori di salvaguardia dell’ambiente che rappresenterà il brand Agristeria, consentirà una velocità di trasporto superiore ad ogni altro sistema".

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