Banca popolare di Bari, crediti inesigibili certificati come sicuri. Avviati accertamenti

Economia

L'istituto, commissariato nel 2019, avrebbe concesso crediti a decine di società, pur sapendo della loro inesigibilità, ma certificandoli comunque nei bilanci come sicuri. Su questo nuovo filone d'inchiesta la Procura di Bari sta avviando verifiche

La Banca popolare di Bari avrebbe concesso crediti a decine di società, pur essendo consapevole della loro inesigibilità, ma certificandoli nei bilanci come sicuri e quindi senza prevedere adeguate coperture. È questo il nuovo filone d'inchiesta su cui la Procura di Bari sta avviando accertamenti, nell'ambito delle indagini sulla presunta malagestione dell'istituto di credito che è stato commissariato nel dicembre del 2019 (LE TAPPE DELLA VICENDA). Gli inquirenti, inoltre, valutano l'apertura di un ulteriore fascicolo in cui potrebbe essere ipotizzato il reato di falso in bilancio.

I nuovi accertamenti 

Secondo quanto si apprende, i nuovi accertamenti riguarderebbero la concessione di crediti a società, anche in dissesto, in riferimento ai quali nei bilanci non sarebbe stato previsto un adeguato "patrimonio di garanzia". Da settimane, proprio sull’analisi di questi crediti, sono al lavoro i commissari che hanno preso in gestione la banca e che dovranno anche calcolare l'ammontare complessivo del buco. La cifra potrebbe sfiorare il miliardo di euro.

La questione dei crediti inesigibili

La questione dei crediti inesigibili era già stata affrontata dalla Banca d'Italia nella relazione arrivata a pochi giorni dal commissariamento e trasmessa alla Procura di Bari. Si evidenziava, fin dal 2018, "la necessità di un'attenta valutazione dell'adeguatezza degli accantonamenti a fronte di crediti deteriorati, soprattutto per le cosiddette inadempienze probabili (crediti a imprese in temporanea difficoltà)". Così come sarebbe avvenuto con le società del gruppo Fusillo di Noci (Bari), poi fallite. Proprio nell'inchiesta sul crac Fusillo, gli ex vertici della Popolare di Bari sono indagati per concorso in bancarotta fraudolenta.

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