Fca-Peugeot, mercoledì la firma del memorandum

Economia

Tutto pronto per la firma del memorandum di intesa tra il gruppo Fiat Chrysler e i francesi di Peugeot. Tempi stretti: martedì i consigli dei due gruppi, mercoledì nero su bianco sull'atto di "fidanzamento". Con l'incognita del ruolo dei cinesi di Dongfeng

Tempistica rispettata: il matrimonio tra Fiat Chrylser e Peugeot conferma la tabella di marcia stabilita, e il fidanzamento ufficiale (sotto forma di “memorandum of understanding”) sarà firmato mercoledì 18 dicembre. Secondo l’agenzia Reuters, i consigli delle due società si riuniscono in queste ore per dare il via libera all’operazione e apporre le firme al MoU. Altro passaggio fondamentale per dare vita a quello che diventerà il quarto gruppo mondiale dell'auto: 8,7 milioni di auto vendute nel 2018, secondo gruppo in Europa dietro il gigante tedeco Volkswagen.

Qui Parigi

L'annuncio della riunione del consiglio Psa è di qualche giorno fa. Non dovrebbero subentrare intoppi, dopo l’ok arrivato dal ministro dell’economia transalpino, Bruno Le Maire, che invece in estate, nel caso delle trattative tra Fiat e Renault, era stato a dir poco freddo, portando il cda presieduto da John Elkann a parlare di ostacoli di natura politica alle nozze (il Governo francese è azionista forte di Renault). Ieri fonti dello stesso ministero sostenevano che "questa operazione ha un senso, perché permette di costruire un campione di statura mondiale per affrontare le nuove sfide della mobilità sostenibile".

Qui Torino

Stavolta la voglia di matrimonio coi francesi, annunciata a ottobre, pare destinata a essere coronata dal successo. Nel week end si sono limati gli ultimi dettagli dell’accordo, con un aspetto non secondario da considerare: rispetto a ottobre, ora FCA vale più di Peugeot in borsa. Negli ultimi due mesi, infatti, la capitalizzazione (valore delle azioni) del gruppo guidato da Mike Manley è arrivata a sfiorare i 20 miliardi di euro, mentre i “promessi sposi” francesi sono scesi da 22, 5 a ‘solo’ 18,5 miliardi. Segnale (anche) che il mercato valuta positivamente gli effetti della fusione soprattutto per il gruppo italo-americano

Prossime tappe

A gennaio inizia la parte più operativa della complessa operazione. I consigli delle due società convocheranno nei prossimi mesi le rispettive assemblee degli azionisti, per far approvare la cessione delle azioni ad una newco, una nuova società che diventerà la holding per la nuova fusione. Una “scatola” che controllerà le quote del nuovo gruppo, dove la famiglia Agnelli avrà un preso preponderante. Resta da chiarire il ruolo dei cinesi di Dongfeng, soci dei francesi, che potrebbero fare un passo indietro cedendo quote alla famiglia Peugeot. Con due effetti: rafforzare la storica famiglia transalpina nei confronti degli Agnelli e non turbare le nozze, visto che l’amministrazione Trump non vedrebbe di buon occhio un ruolo importante di Pechino nel gruppo che comprende Chrysler e Jeep

 

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