Ocse: “In Italia si comincia a vedere una luce”. Pil a +0,4% nel 2020. Cala disoccupazione

Economia

I dati dell'Economic Outlook indicano una crescita graduale del Pil. Il debito pubblico cresce al 136% nel 2019 e nel 2020: bisognerà aspettare il 2021 perché torni a scendere. Laurence Boone, capo economista Ocse: "Preoccupa la crescita, ma c'è vero dialogo con Ue"

In Italia si comincia "a vedere una luce. Ed è bene così". A dirlo è Laurence Boone, capo economista dell'Ocse, dopo la presentazione dell'Economic Outlook che ha fotografato una situazione in graduale miglioramento per il nostro Paese. La crescita del Pil italiano, infatti, dovrebbe riprendere "molto gradualmente", allo 0,4% nel 2020 e allo 0,5% nel 2021, contro lo 0,2% del 2019. Le prospettive indicano anche che la disoccupazione è in calo al 10% nel 2019 e nel 2020, dopo il 10,6% del 2018. Mentre sul fronte del debito pubblico, le misure fiscali adottate dall'Italia e una crescita più lenta lo faranno crescere al 136% del Pil nel 2019 e al 136,1% nel 2020, prima che torni a scendere nel 2021, al 135,6%.

Boone: preoccupa la crescita, ma c'è vero dialogo con Europa

Alla domanda se fosse preoccupata per la crescita del debito pubblico, Boone ha però risposto: "Quello che mi preoccupa è riuscire a far ripartire la crescita in Italia e quello che mi rassicura è che oggi penso ci siano le condizioni necessarie, c'è un vero dialogo con l'Europa, si cerca di equilibrare le riforme, il sostegno all'attività, il piano Industria 4.0". Sempre sul debito,  Boone ha evocato gli otto Paesi, tra cui l'Italia, richiamati il 20 novembre da Bruxelles. La Commissione europea, ha precisato, "non ha chiesto di riscrivere il bilancio in quindici giorni. Quanto accaduto fa parte delle normali procedure. Bruxelles ha spiegato i punti a cui bisogna prestare attenzione", tra cui appunto l'alto livello di debito pubblico.

Pil Italia a +0,4% nel 2020. Disoccupazione in calo

I dati hanno tracciato anche l’andamento del Pil italiano, in graduale crescita. Per l’Ocse da un lato peseranno la "fiacca domanda esterna" e le "persistenti incertezze" legate agli attriti commerciali globali, ma dall'altro "i consumi interni dovrebbero crescere in modo moderato, spinti dalla stabilizzazione della fiducia dei consumatori e dai tagli al cuneo fiscale per molti lavori dipendenti". Mentre per la disoccupazione, gli esperti la segnalano in calo nel 2019 e nel 2020, ma prevedono un rialzo nel 2021 al 10,2%. "L'occupazione - scrive l'Ocse - ha continuato a crescere, anche se ad un ritmo più lento, con una quota maggiore di nuove assunzioni coperte da contratti a tempo indeterminato".

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