Manovra, Ue non boccia l'Italia ma avverte: "Patto di stabilità è a rischio"

Economia

Bruxelles: la legge di bilancio potrebbe portare "a una deviazione significativa dal rispetto dell'obiettivo di medio termine". Dombrovskis a Sky TG24: "Italia a rischio mancato adempimento Ma più vicini ai requisiti rispetto al 2019"

“Riguardo alla bozza di manovra dell'Italia per il 2020, consideriamo che l'Italia rischi il mancato adempimento perché è lontana dall'impegno strutturale raccomandato dello 0,6% del PIL". Così, a i microfoni di Sky TG24, il vicepresidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis, che spiega la scelta della Ue: Bruxelles, infatti, pur non bocciando la manvra italiana 2020, avverte il governo che la legge di Bilancio "pone rischi di non rispetto del Patto di stabilità". Per la Ue, le misure potrebbero portare "ad una deviazione significativa dal cammino verso il rispetto dell'obiettivo di medio termine". Inoltre, rimane il rischio di "non rispetto del benchmark di riduzione del debito", così come per Belgio, Spagna e Francia, scrive Bruxelles nella sua opinione. La Commissione Ue tornerà a valutare i conti pubblici in primavera. Il premier Giuseppe Conte, intanto, fa sapere: "Siamo fiduciosi". E aggiunge: "È una manovra solida e ragionevolmente espansiva. Con Bruxelles non avremo problemi".

Dombrovskis a Sky tg24: oggi la situazione è diversa

Scenario che conferma anche Dombrovskis: "Siamo più vicini ai requisiti rispetto al 2019", dice a Sky TG24. E aggiunge: “Il Governo di allora stava deviando con grandi margini dai requisiti di bilancio del Patto di Crescita e Stabilità. Per il 2020 continuiamo a constatare un rischio di inadempimento ma siamo molto più vicini ai requisiti rispetto a prima. Come sapete stiamo anche valutando la richiesta dell'Italia sotto la clausola Eventi imprevisti dello 0,2% del PIL, ma anche se questa clausola venisse attivata non cambierebbe la nostra conclusione sul rischio generale di inadempimento per il 2020”.

"Chi è a rischio assicuri rispetto del Patto"

Belgio, Spagna, Francia e Italia, aggiunge Dombrovskis, "non hanno usato a sufficienza le condizioni economiche favorevoli per mettere in ordine i loro conti pubblici. Nel 2020 pianificano o nessun significativo aggiustamento o addirittura un'espansione. Questo preoccupa perché i debiti molto alti limitano la capacità di rispondere agli shock economici e alle pressioni del mercato". 

"Sosterremo Mes se accordo bilanciato"

Rispondendo poi a chi gli chiedeva un parere sulla riforma del Mes, il vicepresidente della Commissione Ue ha replicato: "Speriamo sia possibile raggiungere un accordo a dicembre, come previsto, all'Eurogruppo e potenzialmente all'Eurosummit", la Commissione Ue "è disposta a facilitare se alla fine ci sarà un accordo bilanciato”. Dombrovskis ha ricordato che l'esecutivo comunitario aveva proposto di incorporare il Mes nel quadro istituzionale europeo, "ma gli Stati membri hanno deciso di continuare con l'approccio intergovernativo".

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