Sisma Centro Italia, Bankitalia: -5% produzione e vendite

Economia

Lo studio di Bankitalia ha monitorato 2500 aziende delle quattro regioni colpite dal sisma del 2016. Più penalizzate le imprese di minore dimensione e operanti nell'agricoltura e nel terziario, specie nelle attività collegate al turismo.

Il terremoto che nel 2016 ha colpito il Centro Italia ha causato una contrazione della produzione e delle vendite di oltre il 5% in media d'anno. E’ quanto emerge dall'ascolto che il centro studi della sede di Ancona di Bankitalia ha fatto di 2.500 aziende dell'area colpita (Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo), confrontando la loro performance con altrettante imprese insediate all'esterno del cratere nelle stesse regioni e con caratteristiche simili.

 

Penalizzate le imprese più piccole e operanti in agricoltura e terziario

L'impatto è stato negativo nell'intera area interessata, ma l'analisi condotta ha consentito di evidenziare l'eterogeneità degli effetti del sisma, concentrati nelle zone più vicine agli epicentri e più marcati per le imprese di minore dimensione e operanti nell'agricoltura e nel terziario, specie nelle attività collegate al turismo.

 

Micucci: "calo della domanda proveniente dal territorio colpito"

Secondo il responsabile del centro studi, Giacinto Micucci, "Nel complesso i risultati suggeriscono che un importante canale tramite cui si sono manifestati gli effetti del sisma sull'attività delle imprese è rappresentato dal calo della domanda proveniente dal territorio colpito, a sua volta riconducibile allo spopolamento dei luoghi per effetto dei disagi abitativi e ai minori afflussi turistici".

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