Saldi estivi al via, la guida agli acquisti per evitare truffe e brutte sorprese

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Sono diversi i consigli delle associazioni di consumatori per il periodo degli sconti stagionali. Dai prezzi alla qualità dei capi, dagli obblighi degli esercenti alle modalità di pagamento, ecco i suggerimenti da tenere presenti mentre si fa shopping

Scattano sabato 6 luglio i saldi estivi in tutte le regioni d’Italia, fatta eccezione per quelle dove gli sconti sono già partiti in anticipo - Campania, Sicilia, Liguria e Basilicata. Come ogni anno, saranno molti i consumatori che si recheranno nei negozi per fare i propri acquisti agevolati dagli sconti praticati dagli esercenti. E si rinnovano quindi i suggerimenti che i consumatori possono seguire per evitare di incappare nelle truffe durante questo periodo di saldi. Sono soprattutto le associazioni dei consumatori – oltre ai consigli sempre validi della Guardia di finanza su scontrini e ricevute fiscali e sulla contraffazione - a fornire vademecum per chi acquista a saldo, a partire da Altroconsumo e Unione nazionale consumatori. Ecco i suggerimenti per evitare brutte sorprese.

Confrontare i pezzi

Altroconsumo raccomanda di confrontare sempre il cartellino del prezzo vecchio con quello ribassato e di chiedere al negoziante in caso di dubbi sulla percentuale di sconto o se il prezzo non sembra corretto. L'Unione nazionali consumatori inoltre aggiunge: non fermarsi al primo negozio, ma confrontare i prezzi di più esercizi, sia per evitare acquisti sbagliati che per trovare prezzi più bassi.

Controllare i capi

Un altro suggerimento per evitare dispiaceri è quello di controllare che i capi siano in buone condizioni. In ogni caso, se il difetto viene scoperto dopo l'acquisto, si potrà chiedere al negoziante la restituzione dell'importo pagato oppure la riduzione del prezzo. È quindi importante conservare lo scontrino. Unione nazionale consumatori ricorda che il negoziante è obbligato a sostituire l'articolo difettoso e che si hanno due mesi di tempo per denunciare il difetto del capo e per ottenere la sua sostituzione o riparazione. Come ricorda Altroconsumo, a questo proposito è fondamentale provare sempre i vestiti prima dell’acquisto.

Prezzi

Occorre poi tenere sempre presente che i prezzi esposti vincolano il venditore. Se alla cassa viene praticato un prezzo o uno sconto diverso da quello indicato, Altroconsumo suggerisce di farlo notare al negoziante e di non esitare, in caso di problemi, a far intervenire la polizia municipale. Unione nazionale consumatori invita poi a diffidare degli sconti esagerati: quelli superiori al 50% possono nascondere merce non esattamente nuova o prezzi vecchi gonfiati. Alcuni negozianti hanno infatti l'abitudine di ritoccare il prezzo vecchio così da alzare la percentuale di sconto ed invogliare maggiormente all'acquisto. Il suggerimento è quindi di guardare sempre al prezzo effettivo da pagare e di non farsi ingannare da ribassi troppo elevati.

Carte di credito

A proposito del momento dell’acquisto, Altroconsumo ricorda anche che un negozio convenzionato con una carta di credito è tenuto ad accettarla sempre, anche in periodo di saldi, e a non aumentare i prezzi per pagamenti effettuati con la carta. Sempre in caso di acquisti con carta di credito, occorre fare attenzione a quelli effettuati con la carta revolving, perché i tassi applicati possono superare il 20%, ricorda Altroconsumo. Questo strumento di pagamento può essere conveniente nel solo caso di rimborso del capitale in tempi brevissimi, cioè pochi mesi.

Evitare i fondi di magazzino

Durante il periodo di sconti si rischia di incappare in fondi di magazzino. Le vendite però devono essere realmente di fine stagione: la merce messa in saldo deve essere l'avanzo della stagione che sta finendo. Perciò meglio stare lontani da negozi che avevano i ripiani semivuoti prima dei saldi e che poi si sono riempiti di capi, perché è improbabile che a fine stagione il negozio abbia a disposizione, per ogni articolo, di tutte le taglie ed i colori.

Le regole sulla merce in saldo

Ultimi consigli da Altroconsumo: primo, la merce in saldo deve essere quella stagionale. La legge prevede, infatti, che i saldi non riguardino tutti i prodotti, ma solo quelli di carattere stagionale e articoli cosiddetti di "moda", cioè quelli che hanno probabilità di deprezzarsi se non vengono venduti durante la stagione. Secondo, la merce venduta in saldo deve essere esposta separatamente da quella non scontata: se questa regola non viene rispettata, si può fare una denuncia alla polizia municipale. E infine, Altroconsumo ricorda che la garanzia vale per due anni dall'acquisto e la garanzia va fatta valere entro sessanta giorni dal momento in cui si scopre il difetto.

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