Il Confine su Sky Tg24: reddito e quota 100, cosa ne pensano gli italiani

Economia

Ospiti del programma di Sarah Varetto il sottosegretario Stefano Buffagni e l’ex ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan. Le due misure chiave della legge di bilancio raccolgono consensi tra gli elettori M5s e Lega, meno tra gli altri

Il 60,8% approva quota 100, contro il 39,2% che non la gradisce, mentre il 45,3% apprezza il reddito di cittadinanza, contro il 54,7% che non lo approva. Tuttavia il 59% degli italiani non è soddisfatto dell’operato del governo, contro il 41% che lo è. Sono questi i principali risultati emersi dal sondaggio sul gradimento degli italiani per le misure economiche più attese del governo Lega-M5s (COSA PREVEDONO), realizzato dall'istituto di ricerca Quorum/YouTrend per Sky TG24 e diffuso all’interno dell’approfondimento “Il Confine”. Delle due misure hanno parlato anche gli ospiti della serata, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Stefano Buffagni e l’ex ministro dell’Economia nonché esponente del Pd Pier Carlo Padoan (guarda l'integrale: prima parte e seconda parte).

Reddito di cittadinanza e quota 100, gli elettori M5s e Lega approvano

I dati sull'approvazione dell'operato del governo e di quota 100 e reddito di cittadinanza cambiano sensibilmente se si analizzano le opinioni dell’elettorato di riferimento della maggioranza (TUTTI I DATI DEL SONDAGGIO). sono soddisfatti dell’operato dell’esecutivo il 90,4% degli elettori del M5S e l’88,8% degli elettori leghisti. Relativamente alle due misure economiche, sono d’accordo con il reddito di cittadinanza il 90,4% degli elettori del Movimento e l’89,8% degli elettori della Lega, mentre apprezzano quota 100 il 97,2% degli elettori della Lega e il 90,4% degli elettori del M5S. La misura sulle pensioni piace anche all’opposizione, registrando il favore del 25,8% degli elettori di centrosinistra.

Ospiti il sottosegretario Buffagni (M5s) e Padoan (Pd)  

Quota 100 e reddito di cittadinanza fanno discutere l’opinione pubblica, e posizioni diverse sono state espresse dai due ospiti: l'ex ministro Padoan ha sostenuto che la riforma delle pensioni non genererà occupazione, mentre il sottosegretario Buffagni ha affermato che quota 100 è solo il primo passo, che "l’obiettivo ambizioso che abbiamo è di fare quota 41" e che l'uscita di più lavoratori incentiverà l'assunzione di giovani. Padoan ha criticato quota 100, affermando che "non è scritto da nessuna parte che nei Paesi dove l’età pensionabile si abbassa c’è più occupazione giovanile. Casomai l’evidenza ci dice il contrario". Altro punto che non convince l'esponente Pd è che, a suo parere, "la manovra indebolisce la sostenibilità a lungo termine del sistema pensionistico". Padoan ha poi criticato il reddito di cittadinanza: secondo l'ex ministro ci vuole troppo tempo per mettere in funzione la macchina che permetterà la ricerca di lavoro, sebbene non sia contrario in assoluto alla manovra. Buffagni ha replicato che il reddito non è una misura elettorale, "oppure siamo masochisti che facciamo una manovra che fa danno nostro”, facendo riferimento al dato secondo cui il 54,7% degli intervistati non approva il Reddito di cttadinanza. Per Buffagni la misura invece serve sia a sostenere chi non ha reddito sia ad aiutare le persone a trovare lavoro.

Le intenzioni di voto per le Europee

Il sondaggio ha rilevato infine le intenzioni di voto degli elettori per le prossime Elezioni Europee (TUTTI I DATI DEL SONDAGGIO): in testa c’è il partito degli indecisi, con il 41,6% degli intervistati che oggi non saprebbe per chi votare o non intende farlo. Tra il 58,4% del campione che esprime una preferenza, la Lega è il primo partito in Italia, con il 30,9%, seguito da M5S al 26,6%. Segue il Pd, che si attesta nelle intenzioni di voto al 19,1%, poi Forza Italia, che secondo il sondaggio arriverebbe al 9,6% e Fdi con il 5%. L’8,8% degli intervistati si orienterebbe invece verso altri partiti.

Migranti, Buffagni: "Non sono il primo problema del Paese"

Nel corso della puntata un accenno è stato fatto anche al caso dei migranti sulla Sea Watch e le recenti polemiche poilitiche. Il sottosegretario Buffagni condivide "la scelta di non farli sbarcare” e ha sottolineato come la posizione del governo nel caso sia corretta, e che i "migranti non sono il primo problema del Paese". Ha poi spiegato Buffagni che “ci troviamo al governo con un contratto che parla di lotta la business dell’immigrazione. Crediamo che non si possa fare politica sulla pelle degli ultimi e dei poveracci, però bisogna anche garantire il rispetto delle regole", ha concluso.

 

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