Manovra 2019: cosa entra e cosa esce?

Economia

Mariangela Pira

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Finanza & Dintorni 

Oggi leggerete dappertutto di manovra, manovra e manovra. Ma cosa cambia rispetto a quella precedente? Cosa ha 'accontentato' Bruxelles? Per tutti. 

Se si dimagrisce è perché (di solito) si mangia meno!

Allo stesso modo se prendo in prestito meno soldi e quindi il deficit passa dal 2,4 al 2% da qualche parte si è tagliato. Dove?

Anzitutto il numero complessivo: è una manovra che vale 31 miliardi e il governo rispetto a quella precedente e bocciata da Bruxelles risparmia 10,25 miliardi di euro.

Una bella sforbiciata ha visto protagonista il reddito di cittadinanza. Dai 6,5 miliardi previsti si passa a 4,6 miliardi. Notate che da qui ho tolto i 2 - 2,5 miliardi del reddito di inclusione già stanziati dal governo Gentiloni. 

E poi le pensioni o 'quota 100': anche qui il risparmio è cospicuo. Se il governo prevedeva di spendere 6,7 miliardi oggi invece la spesa si aggira intorno a 4 miliardi. Viene bloccato anche l'adeguamento all'inflazione (quando c'è il rialzo dei prezzi le pensioni di solito vengono adeguate al suddetto rialzo). 

Se dalla vendita dei beni pubblici si incasserà molto meno rispetto a quanto previsto, una bella somma arriva dalle clausole di salvaguardia. E ci troviamo così a parlare di Iva. E' vero che ci sarà il suo stop integrale l'anno prossimo. Ma nel 2020 e 2021 sono previsti ulteriori rincari che dovrebbero valere nei 2 anni 52 miliardi di euro. E' vero che nella strada si aggiusta il carico e che di anno in anno si riesce sempre a sterilizzare l'Iva, ma tant'è. 

Vengono anche posticipati alcuni investimenti, in due fondi ad hoc (tra cui quello di coesione territoriale) e in Ferrovie dello Stato. Sono 'congelati' e verranno rimodulati per gli anni successivi. Vi faccio un esempio. FS avrebbe dovuto spendere per l'anno prossimo 600 milioni di euro. Ecco, non li potrà spendere, ma potrà farlo - se non cambiano le cose - negli anni successivi. Quelli previsti per l'anno prossimo erano soldi importanti, pensate solo all'ammodernamento delle vetture e ai problemi quotidiani dei pendolari. 

Confermata la web tax, già decisa dal governo Gentiloni (ma mancava il decreto attuativo). Difficile fare stime sul 2019 ma l'esecutivo ritiene che inizialmente incasserà 150 milioni di euro per poi a regime portare in cassa sui 600 milioni di euro all'anno. Questo tributo mira a far pagare le giuste tasse a colossi che oggi non le pagano. 

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