Fca vende Magneti Marelli ai giapponesi di Calsonic Kansei

Economia
Foto d'archivio Ansa
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L'operazione ha un valore di 6,2 miliardi. L'obiettivo: "Creare un leader indipendente della componentistica automotive". Mike Manley: "Opportunità ideale per accelerare crescita futura"

Magneti Marelli è stata venduta da Fca a Calsonic Kansei, società del settore automotive nata in Giappone. L'operazione, che ha un valore di 6,2 miliardi di euro e punta "a creare un leader indipendente della componentistica automotive", è stata annunciata oggi. Le società hanno garantito la volontà di mantenere le attività in Italia e i livelli occupazionali. Per l’amministratore delegato di Fca, Mike Manley, "l’operazione riconosce il pieno valore strategico di Magneti Marelli ed è un altro importante passo nel nostro continuo focus sulla creazione di valore". L’accordo, per l’ad, è anche "un'opportunità ideale per accelerare la crescita futura di Magneti Marelli a beneficio dei suoi clienti e delle sue persone eccezionali". 

La vendita di Magneti Marelli a Calsonic Kansel

Manley ha poi ricordato che era stata "esaminata attentamente una serie di opzioni per consentire a Magneti Marelli di esprimere tutto il suo potenziale nella prossima fase del suo sviluppo" e ha sottolineato che "le attività così combinate continueranno a essere uno dei partner commerciali più importanti di Fca e vorremmo vedere questo rapporto crescere ulteriormente in futuro". Mentre da Calsonic Kansei, Beda Bolzenius ha osservato che "è entusiasmante creare una solida piattaforma sulla quale lavorare insieme e creare un fornitore automobilistico competitivo che si trova in una posizione estremamente favorevole per entrare nella Top Ten globale". In casa Magneti Marelli, l’ad Ermanno Ferrari ha inoltre sottolineato come questo sia un momento di  "trasformazione".

Sede rimarrà a Corbella, in provincia di Milano

Magneti Marelli Ck Holdings manterrà l'attuale sede a Corbella, in provincia di Milano, e avrà un fatturato totale di 15,2 miliardi di euro, creando uno dei dieci maggiori fornitori indipendenti nella componentistica per automotive al mondo. L'operazione dovrebbe concludersi nella prima metà del 2019 ed è soggetta ad approvazioni da parte delle autorità regolatorie oltre che ad altre consuete condizioni di chiusura. "La nuova entità opererà su quasi 200 impianti e centri di ricerca e sviluppo in Europa, Giappone, America e Asia-Pacifico", spiegano i diretti interessati.

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