Food delivery, in Belgio fattorini uniti in cooperative per tutelarsi

Economia

Chiara Piotto

Bruxelles è stato il primo Paese Ue a sperimentare il modello cooperativo per i ciclo-fattorini delle società di consegna cibo a domicilio. Ora iniziative simili stanno nascendo in tutta Europa, non senza difficoltà

Fare concorrenza a un mercato del lavoro distorto e precario. È questo l'intento dei ciclo-fattorini di mezza Europa, che vogliono organizzarsi in cooperative per ottenere dalle società di consegna a domicilio migliori condizioni lavorative. Un movimento nato per contestare il proprio inquadramento come “lavoratori autonomi”, da pagare a chiamata, spesso con poche garanzie assicurative.

In Belgio la prima cooperativa di rider

Il caso belga sta facendo scuola. A gennaio 2018 Deliveroo, la società che nell’ultimo anno è cresciuta di più secondo dati del Financial Times, ha comunicato che avrebbe interrotto i rapporti con Smart, la cooperativa che riuniva i rider belgi. Nel 2016 infatti Smart aveva contrattato con Deliveroo e Take Eat Easy (un’altra azienda di consegna a domicilio, oggi fallita) un accordo che prevedeva per i ciclo-fattorini tutele assicurative, salariali e previdenziali. E che, di fatto, garantiva ai soci una forma di impiego contrattualizzato come lavoratori dipendenti.

Un primato europeo nel settore del food delivery. Ma la validità dell’accordo si è interrotta il primo febbraio 2018 dopo un tentativo di mediazione fallito. Da allora, per Deliveroo Belgio, i fattorini sono tornati a essere lavoratori autonomi e “imprenditori di sé stessi”, pagati a consegna come succede anche in Italia e nel resto d’Europa. Ma mentre alcuni rider hanno accettato le nuove condizioni di lavoro e hanno continuato a lavorare per la società, altri hanno preferito formare un collettivo con l’obiettivo di fondare una nuova cooperativa, al grido di "Mettiamo fine a Slaveroo".

Perciò a marzo in Belgio è nata CoopCycle, una piattaforma che serve a favorire la nascita e coordinare le cooperative di ciclo-fattorini. La prima coop, Molenbike, è stata fondata da un gruppo di ex dipendenti di Deliveroo e Take Eat Easy e ha iniziato ad operare a Bruxelles consegnando cibo e giornali. 

Le iniziative in Europa

In questi mesi il modello di una cooperativa che riunisca i rider garantendo un minimo salariale e buone condizioni assicurative si sta diffondendo in Europa. In Francia, a Bordeaux, lavorano i Coursiers Bordelais. In Spagna è in fase di costruzione Mensakas, una app-cooperativa che vuole sfidare i giganti delle consegne a domicilio. E a Bologna il primo maggio scorso i ciclofattorini italiani hanno discusso della possibilità di aderire a CoopCycle. Anche in Inghilterra, primo mercato in Europa per il food delivery, alcuni ex fattorini di Deliveroo hanno lanciato un crowdfunding, ma non per creare una coop: i soldi raccolti serviranno a pagare le spese legali dei fattorini che vogliono fare causa all’ex datore di lavoro.  

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