Istat: occupati superano livelli pre-crisi. Disoccupazione stabile

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Rispetto al 2008 ora si contano più donne, più anziani ed è nettamente più alta la quota dei tempi determinati. Per l'effetto combinato della crescita degli occupati (record storico) e di quello di chi cerca lavoro, il tasso di disoccupazione resta stabile all'11,2%

Il tasso di disoccupazione resta stabile per via dell’effetto combinato dell’aumento degli occupati e in parallelo di quello delle persone in cerca di occupazione. I dati diffusi dall’Istat per il mese di aprile rilevano che il tasso di disoccupazione resta all'11,2%, “sui livelli della seconda metà del 2012”, spiega l’istituto statistico. Cresce il numero degli occupati, che raggiunge il record storico di 23 milioni e 200mila: si tratta del livello più alto dal 1977, quando sono iniziate le serie storiche Istat. Superato di 23mila unità la cifra raggiunta ad aprile 2008: dopo 10 anni si è quindi tornati ai livelli pre-crisi. Allo stesso tempo aumentano le persone in cerca di occupazione: più 0,6% (+17 mila) su marzo e dello 0,8% (+24 mila) su base annua. Il numero dei disoccupati si attesta così a 2 milioni e 912mila. Per effetto della crescita di occupati e delle persone in cerca di occupazione, scende il tasso di inattività, che aggiorna il suo minimo storico scendendo al 34% (-0,2% rispetto a marzo).

Occupazione a livelli pre-crisi

Gli occupati continuano quindi a mostrare una tendenza alla crescita, più 0,3% rispetto a marzo, pari a 64mila unità in più. Continua la ripresa degli indipendenti (+60 mila), e sono sempre in aumento i dipendenti a termine (+41 mila), con la parallela diminuzione dei permanenti (-37 mila). Grazie a questa crescita tendenziale gli occupati sono tornati ai livelli pre-crisi, dunque, ma con una composizione dell'occupazione decisamente cambiata rispetto al 2008: ora si contano più donne, più anziani ed è nettamente più alta la quota dei tempi determinati, spiega l'Istat. L’aumento maggiore ad aprile si stima per le donne (+52 mila) e per le persone di 35 anni o più (+77 mila)

Nuovo record per occupazione femminile

Ad aprile è tornato invece a salire il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni), arrivato al 33,1% con un rialzo dello 0,6% su base mensile. Su base annua invece si registra un calo di 2,5 punti. I livelli pre-crisi restano comunque molto distanti: il tasso attuale è di circa 13 punti più alto. La crescita dell’occupazione, infatti, interessa tutte le classi di età ad eccezione dei 25-34enni, spiega l’Istat. Tocca un nuovo massimo invece l'occupazione femminile (49,4%), ma resta forte la distanza rispetto agli uomini (67,5%). Si rinnova anche il record assoluto relativo al numero di dipendenti a termine (sono 2 milioni 973 mila).

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