Pasqua, in Italia si consumeranno 15 milioni di uova di cioccolato

Economia
Il mercato delle uova di Pasqua in Italia vale 230 milioni di euro (archivio Getty Images)
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Secondo un'indagine del Centro studi CNA, il mercato del dolce varrebbe 230 milioni di euro. Il nostro paese è inoltre tra i massimi consumatori di prodotti di alta qualità

Durante la prossima Pasqua in Italia si consumeranno circa 15 milioni di uova di cioccolato. È quanto rivela un'indagine condotta dal Centro studi CNA, in collaborazione con CNA Agroalimentare, secondo la quale il mercato dei famosi dolci pasquali sposterà 230 milioni di euro.

Le preferenze degli italiani

L'indagine del CNA, Confederazione nazionale dell'artigianato e della piccola e media impresa, ha inoltre stimato che ogni uovo avrà un prezzo medio di vendita di 15 euro, con un valore al chilo che si aggira tra i 38 e i 40 euro. Buone notizie per il settore artigianale che piazzerà sugli scaffali circa un terzo del totale di tutte le uova in vendita. Al vertice delle preferenze i prodotti "from bean to bar" (letteralmente: dalla fava di cacao alla barretta), vale a dire i cioccolatieri che controllano l'intera filiera. Importante attenzione anche ai particolari con sempre più famiglie orientate, oltre che sulla qualità del prodotto, anche sui dettagli della sua personalizzazione: dal gusto alla "sorpresa" inserita dentro l'uovo, fino al packaging. Anche per questo motivo, rivela l'indagine, le confezioni stanno diventando sempre più raffinate sia sul piano estetico (colori, grafica, lettering) sia sul piano funzionale: materiali, sistemi di apertura e di chiusura. Conseguenza della modifica di un mercato in cui l'uovo, da prodotto per bambini, si è ormai trasformato sempre più in dolce per tutta la famiglia.

I consumi di cioccolata in Italia

Secondo i dati forniti dal CNA, Pasqua è il periodo in cui in Italia si vende più cioccolato. Nel nostro Paese il consumo è ormai vicino ai cinque chili pro capite (4.835 grammi, per la precisione). In costante crescita, ma ancora lontano dalla primatista Svizzera, dove la media pro capite sfiora invece i dieci chili, attestandosi a 9.775 grammi di cioccolato. Rispetto al mercato internazionale, però, l'Italia consuma più prodotti "premium", vale a dire di qualità/prezzo di fascia alta. Il prodotto preferito dai consumatori italiani è la tavoletta o barretta: circa 90 milioni di pezzi complessivamente venduti ogni anno. Accanto alle declinazioni classiche nel nostro Paese, e non solo, si stanno affermando varianti salutiste: senza glutine, vegane, biologiche.

Il simbolo dell'uovo di Pasqua

L'uovo di Pasqua si colloca tra storia e leggenda. Simbolo della resurrezione di Gesù Cristo per i cristiani, l'uovo - naturale o decorato - quale emblema della continua rinascita del ciclo della vita e della primavera fu comune alle civiltà di tutto il mondo antico. Nelle famiglie reali e nell'alta nobiltà fin dal Medio Evo presero piede le uova artificiali in materiali preziosi, una tradizione che sarà esaltata a fine Ottocento dall'orafo degli zar, Peter Carl Fabergé. Alla corte del Re Sole Luigi XIV, l'uovo di cioccolato sarebbe stato introdotto dal parigino David Chaillou, primo "chocolatier" francese, all'inizio del Settecento. Tra Francia e Germania, invece, il prodotto cominciò a diffondersi un secolo dopo. Mentre nel 1875 il britannico John Cadbury, fondatore del gruppo dolciario omonimo, lanciò la produzione in serie. Sarà però solo con il Novecento che lo sviluppò dell'uovo di cioccolato diviene d'uso comune, così come l'abitudine di inserirvi all'interno un dono simbolico.

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