Braccialetto Amazon, Tajani: "No uomo robot". Calenda: "Mai in Italia"

Economia
Foto d'archivio (Getty Images)

Polemiche sul dispositivo brevettato dal colosso dell'e-commerce, che risponde: "Speculazioni fuorvianti". Il Garante della privacy: "In contrasto con regole". La società incontra il ministro Poletti e si dice pronta al confronto coi sindacati

"É inaccettabile considerare l'essere umano come robot o peggio". È questa la reazione del presidente dell'Europarlamento Antonio Tajani che, da Twitter, commenta il braccialetto brevettato da Amazon per controllare la produttività dei dipendenti. Interviene anche il Garante della privacy: "Sarebbe in contrasto con l'ordinamento in materia di protezione dati". Intanto, questa mattina, il ministro del Lavoro e delle politiche sociali, Giuliano Poletti, e la sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio, Paola De Micheli, hanno incontrato una delegazione di Amazon guidata dal Vice President European Operations, Roy Perticucci. Dopo il faccia a faccia, Poletti garantisce che le "posizioni sono più chiare" e il ministro allo Sviluppo economico, Carlo Calenda, al termine del meeting al Mise precisa: "Ho spiegato loro che gli unici braccialetti che facciamo in questo Paese sono quelli che produce la nostra gioielleria. Gli ho spiegato, e loro del resto hanno capito, che una cosa come quella, che non è in uso ma è stata brevettata in Italia non ci sarà mai".

L'incontro tra Poletti e delegazione Amazon

Il dibattito è nato dal fatto che il colosso dell’e-commerce abbia scelto di monitorare le attività dei sui dipendenti con il braccialetto elettronico che dovrebbe anche facilitare il reperimento delle merci nei magazzini ( L'INCHIESTA DI SKY TG24 SUI FALSI). L’idea è stata criticata - soprattutto dai sindacati - perché questo strumento metterebbe a rischio la privacy dei lavoratori. Lo stesso premier Paolo Gentiloni, ieri, aveva sottolineato: "La sfida è il lavoro di qualità e non il lavoro con il braccialetto". Intanto, a un giorno di distanza, Giuliano Poletti e Paola De Micheli hanno incontrato una delegazione Amazon e, in una nota del ministero, si legge: "L'incontro, che si è svolto in un clima costruttivo, ha consentito di comprendere meglio le dinamiche, le relazioni interne all'azienda e le specificità dei modelli organizzativi, rendendo così più chiare le posizioni di tutte le parti coinvolte". Inoltre, si specifica che "Amazon ha dichiarato la propria disponibilità a riprendere il confronto con le organizzazioni sindacali a livello territoriale. Il Governo, anche attraverso il Prefetto di Piacenza, continuerà a lavorare per supportare questo dialogo".

Amazon: "Su brevetto speculazioni fuorvianti"

Amazon, a sua volta, dopo l’incontro ha fatto sapere: "Siamo felici di collaborare con le istituzioni e fornire le informazioni necessarie riguardo le nostre attività in Italia". "Continuando a investire nel Paese - prosegue il colosso dell'e-commerce - rimaniamo focalizzati nell'essere un datore di lavoro responsabile, offrendo salari competitivi, opportunità di crescita professionale e garantendo un luogo di lavoro inclusivo in tutte le nostre sedi di lavoro". Poi, tornando sul braccialetto - il cui brevetto è stato depositato nel 2016 e riconosciuto martedì scorso - da Amazon specificano: "Le speculazioni riguardo l'utilizzo di questo brevetto sono fuorvianti". "Ogni giorno, in aziende in tutto il mondo, i dipendenti utilizzano scanner palmari per il controllo dell'inventario e per spedire gli ordini. Questa idea, se e quando dovesse essere implementata in futuro - spiega l'azienda - verrà fatta nel pieno rispetto delle leggi e delle norme, con il solo obiettivo di migliorare il lavoro di ogni giorno dei nostri dipendenti nei centri di distribuzione". "Muovendo le attrezzature verso i polsi dei dipendenti, le mani vengono liberate dall'utilizzo degli scanner e gli occhi non devono più guardare lo schermo. Tutte le tecnologie che abbiamo implementato fino a oggi hanno contribuito al miglioramento delle condizioni di lavoro nei nostri centri di distribuzione", ha puntualizzato Amazon.

Garante privacy: bracciale in contrasto con regole

Contro il bracciale brevettato da Amazon è arrivata anche la reazione del Garante della privacy. "Se così fosse sarebbe in contrasto con l'ordinamento in materia di protezione dati non solo in Italia ma anche in Europa", ha detto Antonello Soro a Radio Radicale. "Sembrerebbe quasi - ha aggiunto - che i giganti che operano nell'economia digitale pensino già di robotizzare l'uomo: è una direzione sbagliata perché non può esserci progresso e innovazione che non abbia come fondamento l'uomo". Soro, però, predica pazienza: "Aspettiamo a vedere meglio, penso e spero che questa ipotesi verrà rimessa in discussione".

Di Maio: "Colpa del Jobs act e del Pd che lo votò"

Sulla questione, dopo Tajani, è intervenuto anche Luigi Di Maio. "Se in Italia si possono mettere dispositivi sui lavoratori per controllarli è grazie al Jobs act", attacca il candidato premier del M5s. "Io sono contro quel provvedimento che permette a aziende anche partecipate dallo Stato di mettere chip nelle scarpe dei lavoratori o i braccialetti controllare i dipendenti. È incredibile", aggiunge, "che il Pd che ha fatto la legge per mettere addosso i trasponder addosso agli esseri umani che adesso critichi Amazon".

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