Stop ai costi extra sui pagamenti con le carte in Europa

Economia
I costi extra delle transazioni con carte di credito o di debito saranno tagliati sia per i pagamenti online che nei negozi (Getty Images)

Il 13 gennaio entra in vigore la nuova direttiva che regola i servizi di pagamenti nel Vecchio continente. Introdotti più diritti per i consumatori e requisiti di sicurezza più stringenti sia per gli acquisti online che nei negozi

Grazie alla nuova direttiva che regola i servizi di pagamenti in Europa (Psd2), che entra in vigore oggi 13 gennaio, i consumatori europei potranno utilizzare carte di credito o di debito, anche spendendo cifre molto basse, senza essere soggetti a 'commissioni' extra. La misura, secondo il vicepresidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis, porterà un risparmio complessivo intorno ai 550 milioni di euro all'anno.

Sia online che nei negozi

La nuova direttiva sui servizi di pagamenti, che prende il nome di 'Payment Services Directive', tra le altre cose, taglierà i costi extra delle transazioni con carte di credito o di debito, sia online che nei negozi. In questo modo, ad esempio, le compagnie aeree nelle prenotazioni on line non potranno aggiungere i costi di transazione e ai commercianti sarà vietato applicare 'sovrapprezzi' quando si acquista un articolo, anche poco costoso, con carta di credito o debito.

Più diritti

Nella direttiva vengono imposti anche requisiti di sicurezza più stringenti per i pagamenti elettronici e per la protezione dei dati finanziari dei consumatori. Inoltre viene ridotta la responsabilità per i pagamenti non autorizzati, e viene assicurato un diritto al rimborso "incondizionato" per i pagamenti diretti in euro. Il cliente fino ad oggi era tenuto a pagare 150 euro per operazioni che non riconosceva e che erano state effettuate prima della denuncia. Ora la responsabilità scende a 50 euro. "Questa nuova legislazione – ha dichiarato in una nota Dombrovskis - è un altro passo verso un mercato unico digitale nell'Ue e promuoverà lo sviluppo di pagamenti innovativi, online e mobili, a vantaggio dell'economia e della crescita". 

La direttiva include anche i 'nuovi servizi'

La prima forma di legislazione del settore risale al 2007, ed era pensata per consentire l'ingresso nel mercato dei pagamenti ad attori non necessariamente provenienti dal mondo delle banche e delle carte di credito. Così nell’ultimo decennio sono fiorite forme di pagamento alternativo, da Paypal, ad Apple Pay e Samsung Pay, fino a Satispay. La nuova normativa prende in considerazione anche questi servizi fissando regole comuni e consentendo a queste società l’accesso alle informazioni sui conti correnti.

 

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