Pil: -2% nel secondo trimestre. Ottavo calo consecutivo

Economia

L'Istat: non c'è mai stata una situazione analoga dall'inizio delle rilevazioni nel 1990. Diffusi anche i dati sulla produzione industriale: lieve aumento su maggio (+0.3%), ma rispetto all'anno precedente il saldo è comunque negativo (-2,1%)

Nel secondo trimestre 2013 il Pil è diminuito dello 0,2% sul trimestre precedente e del 2% sul secondo trimestre 2012. Lo comunica l'Istat precisando che un'analoga situazione non si è mai registrata dall'inizio delle serie storiche, nel primo trimestre 1990. Secondo il ministro del Lavoro Giovannini, "tutti gli indicatori mostrano come il secondo trimestre dovrebbe avere ancora un segno congiunturale negativo del Pil", ma ora "ci sono indicatori di fiducia e ordinativi positivi" e per "il terzo e quarto trimestre" è previsto un "segno congiunturalmente positivo".

Intanto, rileva ancora l'Istat la produzione industriale a giugno sale dello 0,3% su maggio, un lieve aumento che segue il +0,1% del mese precedente. Rispetto a giugno 2012, il dato (corretto per gli effetti di calendario) resta comunque negativo, al -2,1%. E' la ventiduesima flessione tendenziale consecutiva. Sul trimestre precedente l'indice è in calo dello 0,9%
In particolare, la produzione industriale del settore autoveicoli ha registrato a giugno un aumento tendenziale del 7,4% con una media però nel semestre del -6,4.
E' stato invece rivisto in lieve ribasso il dato tendenziale di maggio, che passa da un -4,2% a un -4,3%.

Bene il settore automobilistico - A giugno la lieve crescita congiunturale della produzione industriale è trainata dai comparti produttori di beni intermedi (+1,6%) e di beni strumentali (+1,0%), mentre diminuzioni si rilevano per i beni di consumo (-1,2%) e per l'energia (-0,1%).
Nell'ambito della manifattura, i maggiori incrementi congiunturali si sono registrati per i settori degli articoli in gomma e materie plastiche, altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (+4,0%) e della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (+2,3%).

Ma il dato annuale resta negativo - Gli indici corretti per gli effetti di calendario registrano, a giugno 2013, diminuzioni tendenziali in tutti i comparti. Calano in modo significativo l'energia (-7,1%) e, in misura minore, i beni di consumo (-3,3%), mentre registrano una flessione più contenuta i beni intermedi (-0,5%) e i beni strumentali (-0,2%). Nel confronto tendenziale, a giugno 2013, i settori in maggiore crescita sono quelli della produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+2,8%) e della fabbricazione di mezzi di trasporto (+2,2%); quello in maggiore diminuzione è la fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-7,2%).

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