Social media 2012, l’anno d’oro di Pinterest e Linkedin

Economia
La pagina Pinterest di Michelle Obama. Anche la First Lady ha aperto un account durante la campagna presidenziale - Getty Images
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Arrivano le statistiche di fine anno dei social network. Facebook continua a essere sinonimo di internet, soprattutto in Italia. Negli Usa a fare il boom è la piattaforma per le immagini, mentre a Wall Street trionfa il sito delle relazioni professionali

di Gabriele De Palma

Il mondo è sempre più social. Lo testimoniano gli ultimi report in tema pubblicati nei giorni scorsi: quello di Nielsen per il mercato Usa e l'annuale rapporto Censis che fotografa in numeri il Belpaese, secondo cui si passa più tempo su più piattaforme a cui si accede da più dispositivi. Nell'alta marea che contraddistingue tutto il settore 2.0 ci sono però stelle che brillano più luminose di altre, come nel caso di Linkedin e Pinterest che ricorderanno il 2012 come un anno d'oro.

Pinterest spopola in Usa – Negli Stati Uniti l’istituto di ricerca Nielsen ha misurato per la prima volta un calo nella popolazione di Facebook (meno 4 per cento) che comunque rimane la piattaforma di gran lunga più frequentata da tutti i dispositivi: 150milioni di utenti unici si collegano dal pc, 78 milioni tramite app per smartphone e tablet e 74 milioni tramite la versione mobile del sito. Aumenta anche la permanenza sul sito (in misura variabile a seconda del dispositivo usato: +21 per cento da pc, +61 per cento dalle App). Cala anche Blogger (-3%), la piattaforma per la pubblicazione di weblog di Google. Continua a fare bene Twitter che cresce del 13 per cento negli accessi da pc ma di oltre il 100 per cento sia da App che da versione mobile dei sito. Va bene anche Google+ che aumenta i propri utenti dell'80 per cento. Ma la vera star del 2012 negli Usa è stata Pinterest, il social network per immagini, cresciuto addirittura a quattro cifre. Più 1000 per cento da pc, più 1700 per cento da app e più 4600 per cento da mobile. Il dato va contestualizzato alle piccole cifre generate dalla piattaforma nata solo nel 2012, ma oggi negli Usa Pinterest è tra i cinque siti sociali più usati. Gli americani, e soprattutto le donne che rappresentano i tre quarti della popolazione di Pinterest, hanno speso complessivamente 35milioni di ore a pubblicare foto, video e immagini sulle bacheche del sito. Non è caso, quindi, se durante la campagna per le presidenziali entrambi le first lady abbiano deciso di aprire un account su Pinterest. Tra le curiosità del report Nielsen, il fatto che un terzo degli under 24 si connette ai social network dal bagno.

Linkedin vince in borsa – Degno di nota anche il successo di Linkedin, su cui non si condividono foto o commenti personali ma la propria professionalità e i progetti di lavoro. Un successo decretato soprattutto dai risultati finanziari e dall'andamento a Wall Street. Mentre le azioni di Zuckerberg faticavano, quelle di Linkedin hanno guadagnato molto, passando dai 64 dollari della prima seduta del 2012 ai 111 dollari di questi giorni. Gli utenti registrati nel mondo sono 189milioni, il doppio di quanti lo utilizzavano diciotto mesi fa. Il merito è di un restyling del sito, di una nuova App e dei contributi originali dei 150 personaggi del mondo business (tra cui Richard Branson) assoldati da Linkedin. Ma la novità più interessante – come spiega il vice president Deep Nishar in un'intervista a Business Insider – è una nuova funzionalità che sta riscuotendo buon successo presso gli utenti: l'endorsement, ovvero la 'raccomandazione' digitale, da fare con un solo click. Un modo per rafforzare anche le relazioni all'interno della enorme community della piattaforma e che, considerando i tassi di crescita dei fenomeni social, potrebbe diventare il nuovo strumento di reputation professionale.

L'Italia ama Facebook – I dati del rapporto Censis sulle abitudini online degli italiani confermano la passione per il social network di Zuckerberg: il 66 per cento di coloro che dispongono di una connessione a internet hanno un profilo su Facebook, la crescita è sensibile rispetto al 2011 quando la percentuale era del 49 per cento. Il Rapporto diagnostica una “tendenziale sovrapposizione tra internet e Facebook”. In tutto, contando non solo gli utenti privati ma anche le pagine pubbliche delle aziende, si tratta del 41 per cento della popolazione italiana ma è più indicativo in prospettiva futura il fatto che l'80 per cento di tutti gli italiani sotto i 30 anni ha un profilo sulla piattaforma. Poco meno frequentato di Facebook è YouTube, il sito di condivisione video, che è usato dal 38 per cento degli italiani ma, come Facebook, dall'80 per cento di under 30. Molto più distanziati Messenger, il servizio di messaggi istantanei di Microsoft, quasi sei milioni di account (poco meno del 10 per cento della popolazione) e Twitter, frequentato da un italiano su venti.

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