Istat, disoccupazione record: a settembre sale al 10,8%

Economia

Sono quasi 2,8 milioni le persone senza un lavoro (+25% in un anno). E’ il dato peggiore degli ultimi 20 anni. I più colpiti sono i giovani: tra gli under 25 coloro che non hanno un’occupazione sono saliti al 35%. Frena l’inflazione ad ottobre

Settembre nero per il lavoro: il tasso di disoccupazione è salito al 10,8% (+0,2% su agosto e +2% annuo) toccando il livello più alto dal gennaio 2004 (inizio delle serie storiche mensili) e dal 3/o trimestre 1999 per quanto riguarda le serie trimestrali. Lo rileva l’Istat (dati destagionalizzati e provvisori). Record assoluto anche per il numero di disoccupati che toccano i 2.774.000, +24,9% su base annua (554mila unità). Per i giovani il tasso di disoccupazione sale al 35,1%, +1,3% sul mese precedente e +4,7% su settembre 2011. Frena invece l’inflazione nel mese di ottobre, che scende su base annua al 2,6% dal 3,2%.

Cresce il tasso di disoccupazione maschile - L'aumento congiunturale della disoccupazione, fa sapere sempre l'Istat, interessa prevalentemente la componente maschile (+4,0%) e, in misura modesta, quella femminile (+0,3%). In termini tendenziali cresce sia la disoccupazione maschile (+29,0%) sia quella femminile (+20,5%). Il tasso di disoccupazione maschile, pari al 10,1%, cresce nel confronto con agosto di 0,4 punti percentuali e di 2,2 punti nei dodici mesi; quello femminile, pari all'11,8%, resta invariato rispetto al mese precedente e aumenta di 1,6 punti rispetto a settembre 2011.

Numero di disoccupati e di occupati - Il numero dei disoccupati a settembre è di 2 milioni e 774 mila. Si tratta del livello più alto dall'inizio delle serie storiche mensili (gennaio 2004) e dall'avvio di quelle trimestrali, ovvero dal quarto trimestre del 1992. E' quindi un record assoluto, secondo quanto rileva l'Istat in base a dati provvisori e destagionalizzati. Il livello record di disoccupati raggiunto a settembre, pari a 2 milioni 774 mila, è il risultato di un aumento del 24,9% su base annua, pari a 554 mila unità. Su base mensile si registra un rialzo del 2,3%, ovvero di 62 mila unità. Allo stesso tempo nel mese di settembre gli occupati sono scesi a 22 milioni 937 mila, con un calo dello 0,2% rispetto ad agosto, ovvero di 57 mila unità che riguarda esclusivamente la componente maschile. Il numero di occupati è invece invariato, cioè fermo, su base annua

Disoccupazione colpisce soprattutto i giovani - Ad aumentare è soprattutto la disoccupazione giovanile (15-24 anni), che a settembre ha raggiunto il 35,1%, in aumento di 1,3 punti percentuali su agosto e di 4,7 punti su base annua. Tra i 15-24enni le persone in cerca di lavoro sono 608 mila, il 10,1% della popolazione in questa fascia d'età. Quanto al tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni), l'Istituto chiarisce che si tratta dell'incidenza dei disoccupati sul totale degli occupati o in cerca.

Frena l’inflazione ad ottobre - Ad ottobre il tasso d'inflazione annuo segna una brusca frenata, scendendo al 2,6% dal 3,2%. Il rallentamento risente del calo dei prezzi dei carburanti e del favorevole confronto con il periodo dell'anno scorso che registrò anche l'effetto del rialzo dell'Iva. Lo rileva l'Istat (stime). Su base mensile i prezzi sono rimasti fermi. Ad ottobre il rincaro annuo del cosiddetto carrello della spesa, i prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza (da cibo a carburanti), è del 4%, un rialzo superiore all'inflazione (2,6%), ma in forte rallentamento rispetto a quanto registrato a settembre (4,7%). In particolare ad ottobre, rispetto a settembre, scendono sia i prezzi della benzina sia del gasolio per mezzi di trasporto. Secondo le stime dell'Istat, la verde scende del 2,5% su base mensile e il diesel dell'1,6%. Su base annua i rialzi restano a doppia cifra ma in deciso rallentamento, per la benzina si passa al 16,2% (dal 20,1% di settembre), per il gasolio si passa al 17,8% (dal 21,7%).

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