Moody’s, Squinzi: "La posizione assegnata non è la nostra"

Economia
epa03105018 (FILE) A file picture dated 13 July 2011 shows the Moody's logo outside the offices of Moody's Corporation in New York, New York, USA. According to media reports on 14 February 2012, Moody's Investors Service cut the debt ratings of six European countries including Italy, Spain and Portugal and changed its outlook on Britain and France's top AAA ratings to 'negative.'  EPA/ANDREW GOMBERT

La scure dell'agenzia si abbatte ancora sull'Italia. Declassati 23 enti locali e 10 banche. Il presidente di Confindustria: "Siamo molto più competitivi". Vegas (Consob): "Questa storia dei rating sta diventando imbarazzante"

"Ci stanno assegnando una posizione che non è la nostra, noi siamo molto più competitivi come Paese". Così il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi commenta la nuova sforbiciata di Moody's sull'Italia, che ha tagliato i rating di 23 enti locali e di 10 banche dopo aver abbassato di ben due scalini il rating dei titoli di Stato, portandolo da A3 a Baa2 e mantenendo un outlook negativo il Paese. "Sia con lo spread a 488 che con il declassamento di Moody's a due passi dal titolo spazzatura - ha aggiunto - credo che ci sia una forte componente di speculazione internazionale che gioca contro l'Italia nel tentativo di prendere profitto". E sono tanti i commenti contro la decisione di Moody's.

Vegas: "Questa storia dei rating sta diventando imbarazzante"
- E sul nuovo declassamento arriva anche il commento del presidente della Consob Giuseppe Vegas. "Non mi farei prendere tutti i giorni dall'angoscia dello spread e dei rating. Dobbiamo guardare ai fondamentali e i nostri non sono male". "La situazione non è particolarmente brillante, abbiamo le nostre difficoltà, ma questa storia dei rating sta diventando imbarazzante", ha aggiunto, sottolineando che negli ultimi tempi sul nostro Paese c'è stata una "doccia scozzese assolutamente ingiustificata".

Polverini: "Serve agenzia di rating Ue" - "Forse ci dovremmo cominciare a preoccupare di cose concrete. Mi pare che lo stesso atteggiamento rivolto verso lo Stato italiano non ha portato a nessun tipo di cambiamento nell'atteggiamento dei mercati" afferma la governatrice del Lazio Renata Polverini, commentando il declassamento da parte di Moody's del rating della Regione Lazio da Baa3 da Baa2. "Forse - ha aggiunto - sarà opportuno procedere velocemente, almeno per quello che riguarda l'Unione europea, verso un'agenzia veramente indipendente che non risponda agli stessi mercati finanziari".

Formigoni: "Lombardia declassata perché siamo Italia" - "Moody's dice chiaramente che, se non fosse in Italia, la Regione Lombardia sarebbe molto più considerata", il declassamento "ci colpisce perché apparteniamo all'Italia". A dirlo è il governatore Roberto Formigoni. "Siamo l'unica regione a statuto ordinario in Europa che rimane un gradino sopra allo Stato a cui appartiene".
Secondo Formigoni "le agenzie di raiting continuano a prendere di mira l'Italia" tuttavia "i mercati se ne sono fregati ieri e credo che se ne freghino anche oggi". Pero' "un messaggio chiaro che dobbiamo recepire e' che o realizziamo il federalismo o c'è un baratro senza fine".

Tagli a cascata per banche, enti locali e SPA pubbliche - Il rating è stato tagliato di un gradino per 7 istituzioni e di due per le 6 istituzioni finanziarie restanti. Unicredit è stata declassata a Baa2 da A3, con prospettive negative. Il rating di Intesa Sanpaolo è stato tagliato a Baa2 da A3. Analoga la valutazione per Banca Imi e Banca Monte Parma, ambedue tagliate a Baa2, così come Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza. Fra le istituzioni finanziarie, Moody's ha rivisto al ribasso a Baa2 il rating di GE Capital, Cassa Depositi e Prestiti e Ismea. Non scampano alla forbice di Moody's Terna, Acea, Poste Italiane ed Eni. Il rating di Snam è invece stato messo sotto osservazione per un eventuale downgrade successivo, così come quello di Finmeccanica.
Sforbiciata anche per gli enti locali. Per tutti e 23 le prospettive "restano negative in linea con quelle" dell'Italia. Il rating della provincia autonoma di Bolzano è stato tagliato ad A3 da A1, così come per quella di Trento. Il rating della Lombardia è stato ridotto a Baa1 da A2, con Milano declassata a Baa2 da A3. Il rating del Lazio è stato tagliato a Baa3 da Baa2. Napoli è stata tagliata a Ba1. Gi- sono andate le Regioni Lombardia, Lazio, Sicilia, Piemonte, Veneto, Puglia, Calabria, Campania, Liguria, Umbria, Sardegna, Abruzzo, Molise, Basilicata, 4 città capoluogo di Provincia (Milano, Napoli, Venezia e Siena), oltre alle due Province autonome.

"Il governo potrebbe non supportate le banche in difficoltà" - La riduzione del rating dell'Italia "indica che il governo potrebbe non essere in grado di fornire supporto finanziario alle banche in difficoltà", afferma Moody's in una nota, sottolineando che una revisione al rialzo della valutazione delle banche è "improbabile nel breve periodo. Comunque pressioni al rialzo sul rating potrebbero svilupparsi se le banche miglioreranno in modo sostanziale il loro profilo di credito e la loro resistenza". Al ribasso, invece, potrebbero pesare alcuni fattori, fra i quali una prolungata recessione e un ulteriore downgrade dell'Italia.


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