Moody's declassa l'Italia. Passera: giudizio ingiustificato

Economia

L'agenzia ha tagliato il rating sui titoli di Stato di due scalini. L'outlook resta negativo. Gli analisti sono preoccupati anche dall'avvicinarsi del voto nel 2013. Critico il ministro dello Sviluppo economico. Bene l'asta dei titoli di Stato

Piazza Affari torna in territorio positivo (i mercati in tempo reale) dopo gli esiti dell'asta di Btp 3 anni con rendimenti ai minimi da maggio e in calo di quasi mezzo punto rispetto al mese scorso ma poi ripiega quasi immediatamente sulla parità. I listini erano andati giù dopo che era arrivata l'ennesima tegola di Moody's sull'Italia. L'agenzia ha infatti tagliato di ben due scalini il rating dei titoli di Stato, portandolo da A3 a Baa2 e mantenendo un outlook negativo. La borsa reagisce male: dopo un'apertura in positivo gira in rosso. Lo spread sale a 485 punti. Non mancano le reazioni. Per il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, il giudizio dell'agenzia è "del tutto ingiustificato e anche fuorviate". E secondo il leader di Confindustria Squinzi il "Paese è più forte di queste valutazioni".

La notizia è arrivata proprio mentre il premier Mario Monti atterrava in Idaho, Stati Uniti, per recarsi alla Allen Conference di Sun Valley, dove è riunito il gotha della finanza e del mondo dei media made in Usa. Lì il Professore - che interverrà intervistato (a porte chiuse) dal noto anchorman della Cbs, Charlie Rose, ha come obiettivo principale quello di convincere ad investire in Italia.

Non a caso Moody's, spiegando la sua decisione, sottolinea come tra i fattori che probabilmente porteranno ad "un ulteriore netto aumento dei costi di finanziamento" dell'Italia ci sono anche "segnali di erosione" sul fronte degli investimenti esteri, oltre al rischio contagio da Grecia e Spagna, con i rischi di un'uscita di Atene dall'euro "che sono saliti" e il sistema bancario spagnolo sempre più in difficoltà.

Ma l'agenzia di rating punta il dito anche su altri fattori: dal "deterioramento delle prospettive economiche nel breve termine", nonostante le misure e le riforme decise dal governo Monti, al "clima politico che, con l'avvicinarsi del voto della prossima primavera - scrive Moody's - è fonte di un aumento dei rischi". Questo spiega anche l'outlook negativo, con il nostro Paese che resta sotto stretta osservazione da parte dell'agenzia di rating. Per la quale "i rischi che gravano sull'attuazione delle riforme restano considerevoli".

Il peggioramento dell'economia, poi, col Paese in recessione, "aumenta il peso dell'austerity e delle riforme sulla popolazione italiana". Questo porta le forze politiche a frenare, in qualche modo, l'azione del governo. Quest'ultimo - riconosce Moody's - ha messo in campo "un programma di riforme che ha davvero le potenzialità per migliorare notevolmente la crescita e le prospettive di bilancio". Nonostante ciò la recessione incombe e raggiungere gli obiettivi di risanamento dei conti resta una enorme sfida, con il pareggio di bilancio - si sottolinea - slittato di due anni. Forse gli analisti di Moody's pensavano al "percorso di guerrà" citato dallo stesso Monti (VIDEO).

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