L'Eurogruppo conferma lo scudo anti-spread

Economia
Il presidente del Consiglio e il ministro delle Finanze spagnolo Luis de Guindos

La Bce sarà l'agente del fondo salva-stati per l'acquisto dei bond sul mercato secondario. La Spagna riceverà una prima tranche di aiuti di 30 miliardi di euro entro la fine del mese per la ricapitalizzazione delle sue banche

I ministri delle Finanze della zona euro hanno riaffermato l'intesa politica del summit di fine giugno sull'utilizzo del fondo del fondo salvastati per acquistare bond sovrani e hanno firmato una bozza di accordo per sostenere la ricapitalizzazione delle banche spagnole, con una prima tranche di aiuti intorno a 30 miliardi pronta entro fine mese. Questi, in sintesi, i termini dell'accordo raggiunto a Bruxelles.
Nella conferenza stampa tenutasi alle 2.30 del mattino, al termine dell'Eurogruppo durato oltre nove ore, il presidente dell'Eurogruppo Jean Claude Juncker ha anche confermato che fino a fine anno rimarrà in carica.

Fondo salva Stati per stabilità dell'euro - Nella prima riunione, dopo la decisione del Vertice di fine giugno, l'Eurogruppo ha dunque riaffermato "il proprio forte impegno a fare tutto ciò che è necessario per assicurare la stabilità finanziaria della zona euro, in particolare attraverso un uso flessibile ed efficiente del fondo Efsf-Esm". E come primo passo concreto in questa direzione il fondo salvastati e la Bce hanno firmato "un accordo tecnico" che prevede che l'istituto di Francoforte sia l'agente dell'Efsf-Esm per l'acquisto dei bond sul mercato secondario, in funzione anti-spread.
"L'accordo va nella direzione auspicata dall'Italia", avevano riferito fonti italiane, poco dopo che il premier Monti aveva lasciato in anticipo la riunione senza fare dichiarazioni. "Non c'è nessun retroscena. Il confronto sul meccanismo antispread si è già svolto ed è andato bene", avevano aggiunto le fonti.

Passa la linea italiana, vinte le resistenze  - Il risultato raggiunto nelle prime ore di martedì 10 luglio premia la linea italiana difesa di fronte alle dichiarazioni oscillanti giunte da alcuni paesi nordici, che sembravano rimettere in discussione l'accordo. Nonostante le resistenze della Finlandia, le "reticenze" dell'Olanda e i dubbi della Germania, l'eurozona sembra muoversi con decisione verso misure a breve per stabilizzare i mercati, oltre che verso la creazione in tempo medio lunghi di un'unione bancaria e fiscale.
"La Bce potrà intervenire sui mercati secondari a nome e per conto dell'Efsf", ha spiegato l'Ad del fondo, il tedesco Klaus Regling. Ciò significa che il bilancio della Bce non verrà intaccato e i rischi e benefici saranno in conto del fondo. "Di mercato primario non si è parlato, ma è una possibilità che esiste, già prevista sia dall'Efsf che dall'Esm", ha precisato Regling.

30 mld per le banche spagnole  - Sul fronte degli aiuti alla ricapitalizzazione delle banche iberiche, l'Eurogruppo ha inoltre siglato una bozza di Memorandum of Understanding per iniettare aiuti prima tramite l'Efsf, poi, quando sarà operativo, attraverso l'Esm, che non diventerà però creditore privilegiato. La Spagna dunque incassa subito, già a fine mese, una prima e urgente tranche di aiuti per il settore bancario pari a 30 miliardi dai paesi dell'Eurozona. Al paese iberico viene concesso anche 1 anno in più (al 2014) per riportare il proprio deficit sotto la soglia del 3% considerate le misure adottate dal governo di Madrid e la recessione che ha colpito il paese ma dovrà adottare nuove misure per il consolidamento dei conti specie sul fronte del controllo della spesa degli enti locali.

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