Fs: al via il nuovo orario notturno, 880 posti a rischio

Economia

Da mezzanotte centinaia di dipendenti sono rimasti senza lavoro e rischiano di restare disoccupati. Il servizio ridotto affidato a una nuova società infatti non garantisce la "continuità occupazionale". La vertenza approda lunedì sul tavolo della Fornero

'Caro Babbo Natale, per noi niente regali, ci ha pensato Trenitalia, grazie Moretti'. Recita così uno degli striscioni appesi al presidio di protesta allestito da una cinquantina di lavoratori notturni dei treni alla stazione Centrale di Milano. Tre di loro, da due notti, sono accampati su una torre-faro alta una cinquantina di metri, all'esterno della tettoia che copre i convogli della stazione. La protesta per denunciare che più di 880 persone sono senza lavoro, e rischiano di restare disoccupati, dalla mezzanotte di sabato, essendo entrato in vigore il nuovo orario delle Fs che riduce i collegamenti notturni.

Al via infatti oggi 11 dicembre in forma ridotta, il nuovo servizio ferroviario notturno di Ferrovie dello Stato mentre la vertenza che riguarda circa 880 lavoratori (accompagnamento a bordo treno, manutenzione e pulizia), che rischiano il posto, passerà lunedì prossimo sul tavolo del ministro del Lavoro, Elsa Fornero. Numerose le proteste da giovedì scorso in varie stazioni italiane - a Milano centrale, Torino, Roma, Napoli, Messina - sfociate anche nell'occupazione di binari e blocco di treni.

La trattativa sul futuro dei lavoratori ex 'Wagon Lits' era ripresa il 6 dicembre ma poi interrotta due giorni dopo, quando i sindacati hanno appreso, dai giornali, dell'aggiudicazione della gara per il servizio notturno a Rti La Tecnica Sicuritalia, in grado di riassorbire poco più del 30% dei lavoratori addetti. Vista l'impossibilità di Rti a partire l'11 dicembre, il servizio è stato affidato, per 6 mesi, alla seconda in classifica, cioé Ati (Angel Service/Gecom). La trattativa si è interrotta quando le organizzazioni dei lavoratori hanno preso atto, a due giorni della scadenza dei preavvisi di licenziamento e del cambio appalto, della indisponibilità delle società a garantire la continuità occupazionale e di reddito per tutti i lavoratori.

A determinare la crisi del settore 'Accompagnamento Notte' la graduale riduzione dal 2008 delle risorse economiche statali destinate al Servizio Universale di trasporto ferroviario che via via ha portato da 242 a 151 le vetture giornaliere. Con il cambio orario che parte domani, Trenitalia ha deciso una riduzione dei servizi notturni: i treni della linea tirrenica si fermano a Roma e quelli della linea adriatica a Bologna (prima le città del nord Torino e Milano erano collegate con quelle del centro-sud Roma, Napoli, Bari, Reggio Calabria, Messina, Siracusa, Palermo). La limitazione, affermano i sindacati, e' di circa il 30% della quantita' dei servizi rispetto al 2009.

Due anni fa Trenitalia ha assegnato con bando di gara il servizio di accompagnamento notte nazionale a Servirail Italia-Newrest e internazionale a Wasteels International Italia. Ad aprile scorso, Trenitalia ha poi comunicato la risoluzione del contratto per l'11 dicembre, anticipando di 6 mesi la scadenza contrattuale, e a giugno ha bandito una nuova gara che - affermano i sindacati - non prevede la "clausola sociale" per la tutela e la continuità occupazionale di tutto il personale impiegato nelle attività di appalto e l'esclusione dei servizi internazionali (Venezia-Milano-Parigi; Roma-Parigi) che saranno effettuati da Tvt (Trenitalia-Veolia Transdev) che ha affidato l'organizzazione dei servizi a bordo treno ad una societa' francese che ha assunto ex-novo altri lavoratori. Con questa riorganizzazione, Trenitalia ha anticipato di un anno (ad ottobre 2011) la risoluzione del contratto per la manutenzione dei treni del servizio notte con Rsi.

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