
Alle 11.30 del 14 agosto 2018 il ponte Morandi, viadotto sul torrente Polcevera, a Genova, crolla. Il cedimento del tratto di 200 metri porta con sé diverse auto e mezzi di trasporto: le vittime sono in tutto 43

Dopo il cedimento del viadotto sulla A10, decine di Vigili del fuoco sono intervenuti per recuperare le vittime e cercare dispersi. In città sono arrivati anche pompieri da Piemonte, Lombardia e Veneto

Foto "simbolo" della tragedia è quella di un camion fermo sul ponte a pochi metri dal baratro. L'autista del mezzo è riuscito a salvarsi per un soffio frenando appena prima del punto crollato

Fin dai primi momenti dopo la tragedia, si accende una polemica politica destinata a durare a lungo e legata alle responsabilità per il crollo. "Laddove ci fossero responsabilità per una manutenzione ordinaria non sufficiente, chi ha sbagliato deve pagare fino all'ultimo", dichiara il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli

Il giorno dopo il cedimento, il ministro va all'attacco su Facebook: “Abbiamo attivato tutte le procedure per l’eventuale revoca delle concessioni, e per comminare multe fino a 150 milioni di euro”, scrive in riferimento alla società Autostrade, titolare della concessione per il tratto di autostrada crollato

Con il passare delle ore, emergono sempre più dettagli sulla struttura e le condizioni del ponte, costruito negli anni '60 e oggetto di vari studi che ne ipotizzavano la demolizione o la necessaria manutenzione

Opera dell'ingegnere Riccardo Morandi, il ponte attraversava il torrente Polcevera, tra i quartieri Sampierdarena e Cornigliano

In alcuni punti, il viadotto sovrastava diverse case, come ad esempio in via Fillak e, fin da subito, è risultato chiaro che diversi edifici sarebbero stati demoliti a seguito dell'abbattimento del ponte

Sono oltre 600 le persone che vengono sfollate fin dal primo giorno e vengono allontanate dalle proprie abitazioni senza potervi rientrare

E mentre i vigili del fuoco continuano a scavare tra le macerie e il numero dei morti e dei feriti sale di ora in ora, il premier Giuseppe Conte annuncia: "Avvieremo la procedura per la revoca della concessione a società Autostrade. Al di là delle verifiche penali noi non possiamo aspettare i tempi della giustizia"

Secondo il procuratore capo di Genova Francesco Cozzi, "non è stata una fatalità, ma un errore umano"

La Procura ha infatti aperto un fascicolo per disastro colposo e omicidio plurimo, inchiesta parallela a quella del ministero delle Infrastrutture che indaga con una propria commissione

Tra i membri di questa commissione Infrastrutture e Trasporti del ministero inizia a farsi strada l'ipotesi che a causare il cedimento del tratto sia stata la rottura di uno strallo del ponte

"Il governo contesta al concessionario, che aveva l'obbligo di curare la manutenzione ordinaria e straordinaria dell'autostrada A10, la grave sciagura che è conseguita al crollo del ponte", spiega il premier Conte, in riferimento alla società Autostrade

In base ai contratti stipulati in passato, infatti, la società Autostrade per l'Italia - in mano alla famiglia Benetton attraverso Atlantia - controlla in tutto 3mila chilometri di autostrade, compreso il tratto incriminato

Nella prima conferenza stampa dopo il crollo, l'ad di Autostrade Giovanni Castellucci assicura che la società vuole impegnarsi per la ricostruzione immediata del ponte: "Una nuova struttura in acciaio in 8 mesi". Una proposta che però non blocca l'intenzione del governo di revocare la concessione

L'amministratore delegato della società parla inoltre di due fondi da istituire "per le famiglie delle vittime" e "per gli sfollati"

Mentre per molte vittime si prevedono funerali solenni, alcune famiglie scelgono per i propri cari cerimonie private

I funerali di Giovanni Battiloro, Matteo Bertonati, Gerardo Esposito e Antonio Stanzione, quattro ragazzi di Torre del Greco morti nell'impatto, si tengono il 17 agosto in forma privata

Il 18 agosto 2018 vengono celebrati i funerali solenni di 19 vittime della strage, in una giornata di lutto nazionale

Presente anche il capo dello Stato Sergio Mattarella, che prima della funzione visita i feriti e l'area del cedimento

Il cardinal Bagnasco, che celebra i funerali, parla di "città ferita, a cui è stato squarciato il cuore"

Alle esequie sono presenti anche diversi politici di vari schieramenti: applausi, secondo alcuni video e testimonianze, accolgono l’ingresso di alcuni esponenti del governo, soprattutto i vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio. Fischi, invece, per alcuni parlamentari del Pd

Tutta la città si mobilita e si stringe attorno ai familiari delle vittime. Il logo di "Genova nel cuore" viene stampato su striscioni e magliette che accompagnano gli eventi sportivi dei giorni successivi alla tragedia

Intanto, il 20 agosto vengono consegnati i primi alloggi agli sfollati: 11 nuclei familiari si trasferiscono nei nuovi appartamenti

Dopo poche settimane, invece, l'archistar Renzo Piano dona alla propria città una "idea di ponte", un plastico portato in Regione Liguria, al governatore e commissario all’emergenza, Giovanni Toti. Nella foto: il rendering di come sarà il nuovo ponte, ideato da Piano

Il viadotto avrà sei corsie, un passaggio pedonale e pannelli fotovoltaici: costerà 202 milioni. Nella forma ricorda lo scafo tondeggiante di un'imbarcazione e avrà 43 torri faro in ricordo delle vittime

Nel frattempo, le indagini proseguono accompagnate dalle polemiche e dalle accuse incrociate. Il 31 agosto Autostrade ribadisce che gli obblighi della società stabiliti dalla concessione sono stati rispettati in maniera “puntuale”. Dal governo però attaccano: "Siamo all'indecenza"

Ma al di là delle questioni politiche, cresce anche la rabbia degli sfollati che hanno perso la casa nel crollo. I comitati organizzano proteste e manifestazioni per chiedere interventi urgenti e una legge speciale per l'emergenza

Il 6 settembre 2018 arrivano i primi indagati: in tutto, 20 persone e la società Autostrade sono accusate di omicidio colposo plurimo, disastro colposo e di omicidio colposo stradale plurimo

Oltre ai dirigenti della società Autostrade, vengono indagati anche i vertici dell’Unità di vigilanza del Mit, oltre tre ingegneri del Provveditorato ed uno dell’Ufficio ispettivo, propaggini del ministero sul territorio

Il 13 settembre 2018 il governo dà il via libera al decreto "urgenze" che comprende le misure per Genova. Tra le misure contenute: aiuti ai privati per la ricostruzione degli immobili sgomberati, sconti fiscali, sostegno alle piccole e micro imprese, al trasporto pubblico locale e alle attività del porto. Nelle foto: operazioni di demolizione del ponte, iniziate a febbraio 2019

Il giorno successivo iniziano le operazioni necessarie all'installazione delle gru e delle apparecchiature di controllo dei sensori sui monconi del viadotto

Il 15 settembre, durante la prima udienza per l’incidente probatorio sulle cause del crollo del ponte, il gip stabilisce che i periti del tribunale avranno sessanta giorni di tempo per effettuare le operazioni di sopralluogo, repertazione e catalogazione dei resti dei monconi del ponte. Solo successivamente potrà iniziare la demolizione

Intanto, il 4 ottobre 2018 il sindaco di Genova Marco Bucci viene nominato commissario per la ricostruzione: ci vorranno "12, 15, o 16 mesi" per avere il nuovo ponte, dice Bucci

Ottobre è anche il mese in cui i primi sfollati possono rientrare in casa per recuperare i loro effetti personali. In tutto, il piano di rientro temporaneo dura 13 giorni

A novembre, invece, le diverse società interessate presentano i progetti per la demolizione e la successiva ricostruzione del viadotto. Delle oltre 10 aziende interessate, ne vengono scelte 5 a cui viene affidata la demolizione

Il 17 dicembre la Procura firma l'autorizzazione allo smontaggio del moncone ovest. Il 20 dicembre inizia ufficialmente la demolizione degli immobili sotto il ponte

L'8 febbraio 2019, invece, inizia ufficialmente lo smontaggio dei resti del moncone ovest del ponte

Si dovrà però aspettare fino al 28 giugno 2019 per vedere la tappa più importante della demolizione: con un'imponente esplosione vengono abbattute le pile 10 e 11 della struttura

Ad annunciare la demolizione è il suono delle sirene. Poi il boato: la dinamite e l'esplosivo al plastico collocati su piloni e stralli dell'ex viadotto fanno collassare tutta la struttura

Le operazioni di 'implosione controllata', guidata dall'esperto esplosivista Danilo Coppe, sbriciolano il Morandi. La nuvola di polvere sollevata viene tenuta a bada da getti d'acqua

Oltre 3.200 gli sfollati per quel giorno, quasi 800 gli uomini delle forze dell'ordine impegnati, e centinaia i volontari della Protezione civile

Dopo la demolizione, la principale preoccupazione riguardava i monitoraggi di livello d’amianto nell’aria. Ma nell'arco di 5 minuti dall'esplosione, il picco di polveri sottili Pm 10 e Pm 2,5 rientra sotto la norma e in serata arriva la luce verde per il rientro degli sfollati: "Nessuna traccia di amianto"

Nel giorno simbolo dell'inizio della nuova vita di Genova sono presenti i vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio. Con loro anche il sindaco di Genova Marco Bucci e il governatore della Liguria Giovanni Toti

L'1 luglio 2019 il ministro Toninelli torna a ribadire che la revoca delle concessioni ad Autostrade per l’Italia sarà “totale”. "Le relazioni fanno capire come il modello manutentivo applicato sul Ponte Morandi a Genova sia lo stesso applicato su tutti i 3mila Km", sottolinea

Ma Aspi non ci sta e sottolinea che in caso di revoca scatteranno gli indennizzi. "I termini della Convenzione prevedono, nella denegata ipotesi di revoca, il pagamento di un cosiddetto indennizzo", scrive in una nota la società

L'1 agosto, intanto, arriva la risposta al secondo quesito del primo incidente probatorio dei periti del gip della Procura di Genova. Secondo gli esperti si riscontrano "difetti esecutivi" rispetto al progetto iniziale, oltre che degrado e corrosione di diverse parti dovuti alla "mancanza di interventi di manutenzione significativi" sul ponte

A questo punto dell'indagine, sono 71 le persone indagate, insieme alle due società Autostrade e Spea

Intanto, sono iniziati i lavori per la costruzione del nuovo ponte. Nella foto, la pila 9 del nuovo viadotto e quello che rimane della pila 8 del ponte Morandi dopo lo smontaggio. L'inaugurazione è prevista per la primavera 2020