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Firenze, esplosione in deposito Eni a Calenzano. Due morti, ci sono dispersi

©Ansa

Lo stabilimento svolge attività di ricezione, deposito e spedizione di benzina, gasolio e petrolio. La causa potrebbe essere una perdita di liquido durante le operazioni di ricarica delle autobotti. Mercoledì 11 dicembre in Toscana sarà giornata di lutto regionale. Giani: "Situazione sotto controllo". Il procuratore di Prato: "Sarà aperto un procedimento penale per appurare eventuali responsabilità"

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Musumeci: "Soccorsi scattati immediatamente"

"La macchina dei soccorsi è partita immediatamente e abbiamo attivato l'allertamento invitando le persone del luogo a restare al chiuso, in attesa di conoscere se e quali effetti abbiano prodotto le sostanze tossiche", ha commentato il ministro della Protezione Civile Nello Musumeci che sta seguendo "con apprensione" la situazione a Calenzano dopo l'esplosione che si è verificata nel sito di stoccaggio Eni. "Sono in costante contatto con il capo Dipartimento della Protezione civile Fabio Ciciliano - aggiunge Musumeci - per seguire l'evolversi della situazione. Esprimo il mio cordoglio alle famiglie delle vittime e mi stringo ai feriti e ai loro cari, confidando in una pronta ripresa".

La colonna di fumo visibile dai Comuni vicini

La colonna di fumo dell'esplosione dello stabilimento di Calenzano è "visibile anche dai comuni vicini. Sul posto il sistema regionale di emergenza sanitaria, i vigili del fuoco e le forze dell'ordine. Monitoriamo la situazione insieme alla citta metropolitana". Lo scrive su X la sindaca di Firenze Sara Funaro.

It Alert e finestre chiuse

Il Dipartimento della Protezione civile ha attivato It alert per un raggio di 5 km dalla zona dell'esplosione avvenuta a Calenzano. Ai cittadini "si chiede di tenere chiuse le finestre e di non avvicinarsi alla zona".

Le funzioni dello stabilimento

Secondo le nformazioni sul sito Eni di Calenzano tratte dalla scheda dell'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra), lo stabilimento svolge attività di ricezione ricezione, deposito (stoccaggio) e spedizione di benzina, gasolio e petrolio (kerosene). Tali prodotti arrivano nel deposito di Calenzano tramite due oleodotti collegati con la Raffineria Eni di Livorno, per venire quindi stoccati in serbatoi atmosferici cilindrici (a tetto fisso o galleggiante) in attesa dell'invio alle pensiline di carico delle autobotti. La gestione delle operazioni di riempimento dei serbatoi e di carico delle autobotti - è riportato dalla descrizione sintetico dell'Ispra - viene effettuata tramite una sala controllo. Nello stabilimento, che occupa una superficie di 170.300 metri quadrati sono dislocate le seguenti principali aree di lavoro: parchi serbatoi; pensiline di carico autobotti (ATB); sale pompe; impianto antincendio; terminale di arrivo dell'oleodotto; impianti di misurazione fiscale; impianti di recupero vapori dalle pensiline di carico ATB; impianto di trattamento acque; cabine elettriche, impianti elettrici e strumentazioni varie.

La Protezione Civile attiva l'unità crisi

Il Dipartimento della Protezione Civile sta ha attivato l'unità di crisi in seguito all'esplosione che si è verificata nel sito dell'Eni a Calenzano ed è in stretto coordinamento con il Centro di coordinamento dei soccorsi attivato dalla Prefettura. Il Dipartimento, che sta continuando a seguire la situazione e ha inviato a Firenze un team per supportare le autorità locali, ribadisce l'invito ai cittadini a non avvicinarsi al liogo dell'incidente

I testimoni: "Sembrava una bomba"

"Abbiamo udito un'esplosione enorme, tutti i vetri sono andati in frantumi e le scaffalature sono cadute per terra. Siamo usciti fuori terrorizzati per proteggerci e capire che cosa era successo. Qualcuno ha pensato che avessero gettato una bomba, come in guerra", hanno raccontato alcuni operai che lavorano nelle ditte accanto allo stabilimento Eni. "Il mio furgone si è alzato di due metri da terra e per il boato ora sento poco", ha detto un corriere di una ditta di trasporti che ha la sede vicina al luogo dell'esplosione.

Un ferito in codice rosso

È stato aggiornato a due morti, nove feriti e tre dispersi il bilancio dell'esplosione avvenuta nel deposito Eni a Calenzano (Firenze). Lo fa sapere la Prefettura. Dei feriti, sono sei quelli al momento portati a Careggi tra cui quattro in codice verde, uno giallo e uno rosso, come si spiega da fonti sanitarie.

Esplosione Calenzano, due morti

È salito a 2 morti, 8 feriti e 4 dispersi il bilancio dell'esplosione avvenuta nel sito dell'Eni a Calenzano. "Ancora in corso i soccorsi", si spiega dalla prefettura che ha riunito il Ccs, il Centro coordinamento soccorsi che viene attivato da pianificazione nel caso di eventi che riguardino industrie a rischio di incidenti rilevanti quale il sito Eni di Calenzano.