Lo stabilimento svolge attività di ricezione, deposito e spedizione di benzina, gasolio e petrolio. La causa potrebbe essere una perdita di liquido durante le operazioni di ricarica delle autobotti. Mercoledì 11 dicembre in Toscana sarà giornata di lutto regionale. Giani: "Situazione sotto controllo". Il procuratore di Prato: "Sarà aperto un procedimento penale per appurare eventuali responsabilità"
Pm: "Sarà aperta un'inchiesta su eventuali responsabilità"
"Sarà aperto un procedimento penale per appurare eventuali responsabilità", ha annunciato con una nota il procuratore capo di Prato Luca Tescaroli, che stamattina ha fatto un sopralluogo nel deposito Eni a Calenzano. "Un'esplosione con conseguente incendio e danneggiamento del deposito Eni - prosegue il comunicato - ha prodotto la morte di due persone e il ferimento di nove soggetti, di cui due molto gravi". "Allo stato è possibile evidenziare che al momento dell'esplosione erano presenti diverse autobotti parcheggiate all'altezza degli stalli di approvvigionamento del carburante", conclude la nota.
Società medicina ambientale: "Rischi per salute e ambiente"
"La nube di fumo nero sprigionata in seguito all'incendio verificatosi questa mattina presso il deposito della raffineria Eni a Settimello, nel comune di Calenzano, è potenzialmente pericolosa per la salute umana e per l'ambiente", afferma in una nota la Società italiana di medicina ambientale (Sima) che ricorda come incendi di questo tipo possano liberare nell'aria sostanze tossiche con effetti acuti e cronici sull'uomo. "Tra le principali sostanze che possono rappresentare un rischio per la salute troviamo il monossido di carbonio (CO), gas inodore e tossico che interferisce con il trasporto di ossigeno nel sangue, causando vertigini, nausea e, in alte concentrazioni, danni neurologici o fatali; diossine e furani (PCDD/Fs), con effetti cancerogeni, alterazioni del sistema endocrino e immunitario, policlorobifenili (PCB) e Ipa (Idrocarburi Policiclici Aromatici), composti cancerogeni che si sprigionano durante combustioni incomplete e possono provocare danni cellulari e tumorali, Particolato Fine (PM10 e PM2.5), particelle ultrafini in grado di penetrare nei polmoni e nel circolo sanguigno, aggravando patologie respiratorie e cardiovascolari, con un impatto significativo su anziani, bambini e individui vulnerabili, Composti Organici Volatili (COV), tra cui il Benzene, responsabile di leucemie e disturbi al sistema nervoso. "Gli incendi in raffinerie rilasciano sostanze inquinanti che contaminano l'aria, il suolo e le acque - aggiunge poi il presidente Sima Alessandro Miani - le nubi nere sono composte da particolato, gas tossici e metalli pesanti, che si disperdono rapidamente e possono ricadere su un'ampia area circostante, con contaminazione del suolo e dei terreni agricoli, compromettendo la sicurezza alimentare, e inquinamento delle acque, con le particelle e le sostanze tossiche che possono raggiungere le falde acquifere e corsi d'acqua, danneggiando l'ecosistema e l'approvvigionamento idrico". In attesa dei risultati delle analisi ambientali da parte delle autorità competenti, Sima consiglia alla popolazione di rimanere al chiuso, chiudendo porte e finestre per limitare l'esposizione ai fumi, spegnere sistemi di ventilazione e aria condizionata, evitare attività all'aperto nelle aree interessate, monitorare eventuali sintomi respiratori (tosse, difficoltà respiratorie) e contattare i servizi sanitari in caso di necessità". Ancora "non consumare acqua di superficie o prodotti agricoli provenienti dalla zona interessata fino a ulteriori indicazioni".
Meloni: "Cordoglio per le vittime di Calenzano"
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni segue con apprensione le conseguenze dell'incendio che si è sviluppato nello stabilimento Eni a Calenzano, delle quali è costantemente informata dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, e dal ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci, che si tiene in continuo e stretto contatto con il capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabio Ciciliano. Lo fa sapere Palazzo Chigi. La premier esprime il più sentito cordoglio per le vittime, la vicinanza ai feriti e alle famiglie colpite e il ringraziamento a quanti si stanno prodigando nei soccorsi.
Esplosione Calenzano. sul posto il Procuratore di Prato
Dopo l'esplosione nel deposito Eni di Calenzano il procuratore capo di Prato Luca Tescaroli si è recato sul luogo del disastro. La procura di Prato è competenze per Calenzano anche se il comune ricade nella provincia di Firenze.
Asl: "Nove feriti, tre in codice rosso"
Tra i nove feriti per l'esplosione al deposito Eni di Calenzano tre sono in codice rosso gli altri sei sono codici verdi, fa sapere l'Azienda sanitaria Asl Toscana centro. I traumi, si precisa, sono da bruciature e per l'onda urto causata dall'esplosione. Dei tre codici rossi uno è stato portato all'ospedale Cisanello di Pisa, al centro grandi ustionati, gli altri due a Careggi. In particolare uno dei feriti portati a Careggi in codice giallo è stato poi riqualificato come codice rosso.
Quartini (M5S): "Cittadini in casa ma le finestre sono state abbattute"
"Entro 5 km dall'area dell'esplosione è richiesto ai cittadini di non uscire di casa e di rimanere chiusi in casa, il problema è che l'esplosione ha anche abbattuto le finestre", ha riferito nell'Aula della Camera il deputato del M5s Andrea Quartini parlando dell'esplosione di Calenzano.
Giani: "La situazione è sotto controllo"
"La situazione è sotto controllo, i vigili del fuoco hanno fatto un lavoro imponente, evitando altre conseguenze. Sono state spente le fiamme evitando che ci fossero contatti con i depositi di carburante. I depositi sono rimasti intatti, altrimenti l'esito sarebbe stato ancora più drammatico", ha detto il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, parlando con i giornalisti all'esterno del sul luogo dell'esplosione a Calenzano.
Esplosione Calenzano, Pd-M5s: "Governo riferisca in Aula"
M5s e Pd alla Camera hanno chiesto che il governo "venga a riferire" in Aula sull'esplosione di Calenzano. Andrea Quartini (M5s) ha chiesto che intervengano in Parlamento "sia il ministro Calderone, perché è l'ennesimo incidente sul lavoro, sia il ministro Pichetto Fratin rispetto al disastro ambientale che potrebbe essersi verificato". Il dem Marco Furfaro ha parlato dell'"ennesima strage" sul lavoro e ha chiesto che il "governo riferisca immediatamente per accertare le responsabilità".
Sbarra (Cisl): "Calenzano sia monito al rispetto delle norme sulla preve"nzione
"Un fatto che ci lascia sgomenti l'esplosione all'interno della raffineria di Calenzano. Ancora una volta dei lavoratori che hanno perso tragicamente la vita, feriti in gravissime condizioni, famiglie distrutte a cui va tutta la nostra vicinanza in questo momento di dolore", ha sottolineato il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra. "Le istituzioni dovranno fare chiarezza su questa ennesima tragedia sul lavoro. Non esistono oggi confini nella battaglia quodidiana e capillare che il Paese deve fare sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Tutte le aziende grandi e piccole devono rispettare le norme sulla prevenzione degli incidenti, investendo molto di piu' sulla manutenzione degli impianti, sui controlli periodici, sulla formazione dei lavoratori. Anche lo Stato deve fare molto di piu' sul piano delle ispezioni e delle sanzioni. E' una questione di civiltà. La tutela della vita umana viene prima del profitto".
Il racconto di uno dei feriti: "Sembrava che un tuono ci avesse attraversato"
"Non ho mai visto niente del genere nella mia vita, sembrava ci avesse attraversato un tuono", ha raccontato uno dei feriti. L'uomo, 50 anni, si trovava nel suo ufficio a circa 100 metri dal luogo dell'esplosione ed è uno dei cinque feriti che sono stati trasportati direttamente al pronto soccorso dell'ospedale Santo Stefano di Prato. Nessuno di loro ha subito ferite gravi, ma solo tagli e traumi apparentemente riassorbibili in pochi giorni. "Non abbiamo capito che cosa è successo, perché tutto è accaduto in pochi secondi. L'esplosione - ha detto l'uomo - è stata così forte da farci saltare per diversi metri all'interno del nostro ufficio, i vetri si sono sfondati e ci hanno ferito. È stata l'esperienza più traumatica di tutta la mia vita. Sono ancora stordito".
Riaperta l'uscita dell'autostrada A1
È stata riaperta intorno alle 13 sulla A1 Milano-Napoli la stazione di Calenzano, in uscita da entrambe le provenienze, Firenze e Bologna, che era stata chiusa a seguito dell'esplosione nello stabilimento Eni. Lo rende noto Autostrade per l'Italia spiegando che "attualmente non si registrano particolari turbative alla circolazione".
Esplosione in un deposito Eni a Calenzano, le immagini dal drone. VIDEO
Chiuse le sedi universitarie di Calenzano e Sesto Fiorentino
L'Università di Firenze ha comunicato che a seguito dell'esplosione al deposito Eni a Calenzano "le sedi universitarie di Calenzano e Sesto Fiorentino, che si trovano nel quadrante coinvolto, non hanno subito danni. In via precauzionale sono stati chiusi i ricambi d'aria degli impianti di aerazione delle sedi di Calenzano, Sesto Fiorentino e anche del campus di Novoli. Quanti sono presenti negli edifici universitari di Calenzano e Sesto Fiorentino sono stati invitati a rimanere all'interno dei locali. Le attività didattiche nei plessi di Calenzano e Sesto Fiorentino sono sospese fino a nuova comunicazione".
Esplosione Calenzano, Funaro: "Situazione è molto brutta"
"La situazione è molto brutta. Ci sono già due morti, ci sono ancora dei dispersi, stiamo seguendo insieme alla prefettura e ai Comuni di Calenzano e Prato la situazione. Abbiamo chiesto notizie sulla situazione dei fumi, in attesa di risposte da Arpat invitiamo tutti alla massima cautela. Abbiamo dato la nostra disponibilità per attivare immediatamente la possibilità di avere supporto" psicologico "per i familiari"., ha detto la sindaca di Firenze Sara Funaro. "A ora non ci risultano problemi a Firenze" per l'aria, "durante la riunione mi hanno dato prime rassicurazioni". "Siamo pronti a fare quello che c'è bisogno", ha aggiunto.
Impegnati anche i Vigili del fuoco di Pistoia
"Anche le squadre dei vigili del Fuoco di Pistoia sono impegnate a Calenzano (Firenze) per l'esplosione della cisterna nello stabilimento Eni e il nostro pronto soccorso è allertato. In questi momenti terribili siamo vicini alla popolazione colpita. Restiamo in attesa costante di aggiornamenti", ha fatto sapere il sindaco di Pistoia, Alessandro Tomasi.
Schlein: "Vicini alle persone e al territorio"
"Vogliamo stare davvero vicini alle persone e al territorio colpiti da questa esplosione", ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein parlando a Siena in occasione di un incontro con i lavoratori di Beko Europe presso lo stabilimento di cui la multinazionale ha annunciato la chiusura, e ha chiesto ai presenti "un forte applauso di solidarietà a Calenzano per quello che è accaduto".
Esplosione Calenzano, il sindaco: "Preoccupano dispersi e feriti"
"È un sito a rischio di incidente rilevante e c'era in piano di emergenza preventivo per allertare la popolazione e indicare le misure da assumere, certo che quando succede poi il tema purtroppo diventa più complesso. Sappiamo al momento delle due vittime e dei quattro dispersi che possono precludere un aumento delle vittime, anche le condizioni di alcune feriti sono preoccupanti, soprattutto due", ha commentato il sindaco di Calenzano (Firenze) Giuseppe Carovani dopo l'esplosione.
Anche Campi e Sesto Fiorentino l'appello a tenere chiuse le finestre
Anche i Comuni di Campi Bisenzio e di Sesto Fiorentino, vicini a quello di Calenzano, hanno invitato su Facebook la cittadinanza a chiudere in via precauzionale le finestre e ridurre gli spostamenti, in attesa di indicazioni da parte degli organi preposti, a seguito dell'esplosione nello stabilimento Eni. Sul posto anche la Protezione Civile della Città Metropolitana di Firenze con un posto medico avanzato.
La colonna di fumo dopo l'esplosione a Calenzano. FOTO
Nardella: "Situazione seria, siamo scossi"
"Siamo tutti molto scossi perché le notizie arrivano minuto dopo minuto, la situazione è molto seria, e siamo veramente preoccupati perché l'esplosione è grave e ci auguriamo tutti che non che non aumenti il numero dei feriti e dei morti", ha detto Dario Nardella, eurodeputato Pd ed ex sindaco metropolitano di Firenze, parlando dell'esplosione di Calenzano (Firenze) a margine di un incontro coi lavoratori di Beko Europe a Siena. "C'è lo stato di massima allerta - ha spiegato - negli ospedali di tutta l'area metropolitana: ho sentito la sindaca metropolitana Funaro che mi ha detto che si sta attivando anche su scala metropolitana. Andrò anch'io a Calenzano, dobbiamo capire la dinamica dell'incidente e soprattutto ora dare massimo supporto ai soccorritori". All'incontro di Siena ha partecipato anche il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, che ha annunciato anche lui di essere diretto a Firenze.