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Omicidio Concetta Marruocco, accertamenti su braccialetto elettronico di Franco Panariello

Cronaca
©Ansa

Il 55enne è accusato di aver assassinato la moglie da cui si stava separando. All'uomo era stato applicato il braccialetto elettronico che però avrebbe avuto un malfunzionamento e per due volte sarebbe scattato un alert, quando non ce ne erano le condizioni. Panariello durante l'udienza di oggi ha risposto alle domande del gip confermando i fatti raccontati nella confessione resa ai carabinieri, dopo il femminicidio avvenuto nella notte tra venerdì e sabato

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Il braccialetto elettronico applicato a Franco Panariello, il 55enne arrestato per avere ucciso a coltellate la moglie Concetta Marruocco, da cui si stava separando, non funzionava bene e per due volte sarebbe scattato un alert, quando non ce ne erano le condizioni. Lo ha detto lo stesso Panariello oggi, durante l'udienza di convalida, rispondendo alle domande del gip del Tribunale di Ancona Sonia Piermartini.

L'udienza

L'uomo, assistito dall'avvocato Ruggero Benvenuto, sottoposto a divieto di allontanamento e già sotto processo per maltrattamenti in famiglia alla moglie e alla figlia minorenne, ha raccontato di avere segnalato il malfunzionamento alle forze dell'ordine. Da lì sarebbe stato disposto un accertamento tecnico sul dispositivo. Oggi Panariello, assistito dall'avvocato Benvenuto, ha risposto alle domande della gip, continuando a collaborare e confermando sostanzialmente i fatti raccontati nella confessione resa ai carabinieri di Cerreto d'Esi poche ore dopo il femminicidio, avvenuto nella notte tra venerdì e sabato. La gip si è riservata la decisione.

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Franco Panariello e Concetta Marruocco - ©Ansa

Il malfunzionamento del braccialetto elettronico

Secondo quanto riporta Il Messaggero, la moglie e la figlia dell'uomo erano state dotate di un telecomando, con un gps, collegato al braccialetto elettronico che il gip aveva imposto a Panariello assieme al divieto di avvicinamento e e all'obbligo di allontanarsi dalla casa familiare. I telecomandi avrebbero dovuto dare un segnale di allarme nel caso il 55enne si fosse avvicinato a loro, a una distanza inferiore ai 200 metri. Stando a quanto finora emerso la notte dell'omicidio si sarebbe attivato un solo dispositivo e, sembrerebbe, quando l'uomo era già entrato in casa grazie a un vecchio mazzo di chiavi. È su questi aspetti che gli accertamenti degli inquirenti puntano a fare chiarezza.

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L'accusa di omicidio

Panariello è accusato di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, dai futili motivi e dal rapporto di parentela. La procura di Ancona, rappresentata dal sostituto procuratore Paolo Gubinelli, sta valutando due ulteriori aggravanti legate a maltrattamenti in famiglia e all'avere commesso il delitto di fronte alla figlia minorenne. Si procede invece separatamente per porto di arma atta ad offendere (il coltello usato per colpire Concetta). In corso in queste ore l'autopsia sul corpo della donna, affidata dalla Procura al medico legale Francesco Busardò.

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