Incendi, le news. Meloni: "Italia messa a dura prova da roghi e maltempo"

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Il Sud combatte contro il fuoco. Focolai ancora attivi nel Palermitano. Nel Catanese le fiamme hanno attaccato la pineta di Nicolosi e la Timpa di Acireale. Il governo Schifani ha dichiarato lo stato di crisi e di emergenza regionale. "Gli incendi e i disastri metereologici degli ultimi giorni hanno messo e mettono a dura prova l'Italia. Io sono sinceramente vicina al dolore di chi ha perso i propri cari". Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Domani alla Camera informativa di Musumeci 

Incendi in Puglia, in fumo 1.400 ettari: "Danni per 14 milioni"

Bisognerà aspettare i prossimi giorni per avere una stima precisa dei danni provocati dagli incendi in Puglia dove sono andati in fumo circa 1.400 ettari tra macchia mediterranea, bosco e pascoli, 600 dei quali solo ieri nelle province di Foggia e Lecce. In base alle stime di Coldiretti, però, si può già calcolare un danno di circa 14 milioni. L'associazione, infatti, ipotizza una spesa a carico di ogni cittadino di oltre diecimila euro a ettaro "fra spese immediate per spegnimento e bonifica, e quelle a lungo termine per la ricostituzione dei sistemi ambientali ed economici". Ed evidenzia che "per ricostituire i boschi ridotti in cenere dal fuoco ci vorranno fino a 15 anni con ripercussioni su ambiente, economia, lavoro e turismo". Le amministrazioni comunali sono ancora alle prese con lo spegnimento dei focolai faticano anche a quantificare le porzioni di territorio divorato dalle fiamme, ma è evidente che occorreranno "ingenti risorse", si evidenzia dalle aree più colpite tra cui l'alta Murgia, in provincia di Bari; il Foggiano e il Salento. In queste zone sono oltre 1.300 gli ettari bruciati dagli incendi. Nel parco nazionale dell'alta Murgia sono dieci gli incendi boschivi che si sono verificati dall'inizio di luglio per un totale di 670 ettari distrutti. Nella provincia di Foggia e nella marina di San Cataldo, a pochi chilometri da Lecce, ieri le fiamme hanno mandato in fumo circa 600 ettari (più di 500 nel Foggiano e oltre 60 in Salento). Alcune decine di ettari, poi, sono stati avvolti dalle fiamme anche nelle province di Brindisi, Taranto e Barletta-Andria-Trani. 

Musumeci: "Negazionisti? La tropicalizzazione è evidente"

"Nel Governo siamo assolutamente mobilitati e convinti che bisogna mettere al primo posto nell'agenda del Governo la messa in sicurezza del territorio. Se qualcuno aveva qualche tentennamento ora non può non prendere atto dell'evidenza. Quanto ai negazionisti, di fronte alla grandine gigante, ai nubifragi, ai tornadi, ai 47 gradi, chi vuole che possa negare? Siamo nella completa dimostrazione che le due Italie di questi giorni sono le facce di una stessa medaglia, che si chiama tropicalizzazione". Lo ha detto il ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci, intervistato nel programma 'Diario del giorno' su Rete 4. 

Musumeci: "La prossima settimana lo stato di emergenza"

"Siamo in attesa che dalle regioni colpite arrivi non solo la formale richiesta dello stato di emergenza (alcune lo hanno fatto) ma anche la delimitazione della zona rossa e la quantificazione dei danni. E' ancora presto e in alcuni territori la calamità è tuttora in corso. Credo che la prossima settimana come Governo saremo in condizione di deliberare lo stato di emergenza e stanziare le prime necessarie risorse". Lo ha detto il ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci, intervistato nel programma 'Diario le giorno' su Rete 4. 

Incendi, a Giarre sala consiliare aperta per ricarica cellulari

La sala consiliare del Palazzo di Città di Giarre (Catania) rimarrà aperta negli orari di ufficio ai cittadini che abbiano necessità di un locale climatizzato e di acqua fresca per sfuggire al caldo opprimente di questi giorni e di prese elettriche per ricaricare i dispositivi elettronici, visti i molteplici disservizi causati dai guasti alle linee elettriche. Ad annunciarlo è il presidente del Consiglio comunale Giovanni Barbagallo che sin da ieri si è adoperato, insieme all'amministrazione comunale guidata dal sindaco Leo Cantarella, per fronteggiare l'emergenza incendi e la carenza di acqua ed energia elettrica. "La Sala delle adunanze è un bene comune e ho ritenuto opportuno aprirla per fornire supporto e aiuto a chi si trova in difficoltà", ha affermato il presidente Barbagallo. "I residenti possono rivolgersi al personale del Comune per ricevere assistenza e ulteriori informazioni. Il dipendente comunale e il cerimoniere possono essere contattati, tramite i rispettivi numeri 095.963202 e 095.963201. E' importante trasmettere un messaggio di unita' e sostegno reciproco, ricordando - prosgue - che le istituzioni sono al servizio della comunità, soprattutto nei momenti di difficoltà come questo".


Incendi, nel parco Alta Murgia bruciati 670 ettari a luglio

Solo nel parco dell'Alta Murgia sono dieci gli incendi boschivi in meno di un mese, da inizio luglio ad oggi con 380 ettari di verde bruciati e 290 gli ettari di pascolo andati in fumo. Complessivamente 670 ettari distrutti. Gli episodi hanno interessato territori della provincia di Bari e della Bat, tra cui la Murgia Ceraso in agro di Bitonto, le località Lama di Corvo e Piano del Monaco in agro di Andria, località Pozzi di Rota nel territorio di Altamura, la Polveriera in agro di Poggiorsini, località Cavone a Spinazzola, Lama Cupa nel bosco di Acquatetta (Minervino Murge), località Tre Carri nell'agro di Cassano e l'area intorno al bosco Cecibizzo (Corato). Oggi per far fronte all'emergenza si è riunito il tavolo tecnico regionale della Protezione Civile per una riunione straordinaria nella sede dell'Ente, per rafforzare ulteriormente le misure di contrasto. Secondo quanto emerso, la gran parte degli incendi ha natura dolosa. In riunione, oltre al presidente del parco Francesco Tarantini, presenti tra gli altri il dirigente della Protezione Civile Puglia Nicola Lopane, il direttore generale dell'Arif Puglia Francesco Ferraro e Alberto Di Monte, tenente colonnello del comando legione Carabinieri Forestali Puglia. L' ente Parco ha chiesto un maggiore incremento di unità Arif a presidio del bosco di Acquatetta e un intervento più celere da parte dei vigili del fuoco per fronteggiare meglio le emergenze, per ridurre i tempi di attesa che spesso portano a maggiori ettari di territorio percorsi dal fuoco. La Protezione Civile ha garantito il potenziamento. 

Wwf Sicilia chiede indagini per disastro ambientale

"L'incendio - di probabile origine colposa - che sabato 22 luglio ha colpito la Riserva naturale Lago Soprano di Serradifalco (Caltanissetta), ha distrutto oltre venti ettari di aree naturali di grande pregio ambientale, con conseguenze catastrofiche per la flora e la fauna, anche di specie protette e rare". Lo evidenzia Wwf Sicilia Centrale, che ora chiede di aprire un'inchiesta. "L'incendio che ha devastato il delicato ecosistema del lago poteva e doveva essere evitato", denuncia il presidente Ennio Bonfanti. "Invieremo un articolato esposto alle autorità competenti per denunciare il disastro ecologico provocato dalle fiamme che hanno quasi interamente distrutto il folto canneto perilacuale, un habitat che ospitava numerose specie migratorie anche nidificanti, protette anche a livello comunitario ed internazionale".


Incendi, Regione Sicilia dichiara lo stato d'emergenza

Il governo Schifani ha dichiarato lo stato di crisi e di emergenza regionale e richiesto al governo nazionale il riconoscimento dello stato di emergenza per gli incendi e l'eccezionale ondata di calore in Sicilia . La decisione è stata presa nel corso di una seduta straordinaria della giunta convocata appositamente dal presidente della Regione a Palazzo d'Orleans. 

A Palermo in arrivo task force carabinieri

Attivata, su richiesta del Comando provinciale dei Carabinieri di Palermo, la task force Incendi boschivi, coordinata dal Nucleo informativo Antincendi boschivi del Comando Carabinieri per la Tutela forestale. La task force arriverà oggi a Palermo per supportare le componenti operative e investigative dell’Arma e, in particolare, il Centro Anticrimine Natura dei Carabinieri forestali.  La task force dell’Arma è un assetto in grado di intervenire, sull’intero territorio nazionale e con attivazione in 12/24 ore, comprese la Sicilia, la Sardegna e le isole minori, in linea con il quadro normativo di riferimento in aree interessate da eventi di incendio boschivo di particolare rilevanza, al fine di elevare i livelli capacitativi delle componenti operative ed investigative dell’Arma presente sul territorio. Il dispositivo ha il compito di eseguire accertamenti urgenti sulle aree percorse dal fuoco attraverso l’analisi di tracce e oggetti pertinenti la consumazione del reato di incendio boschivo. La struttura supporta i militari dei Gruppi Carabinieri Forestali nonché dei Reparti Carabinieri Parco e Biodiversità, preposti all’attività investigativa, di prevenzione e rilievi urgenti sui luoghi.  

Mattarella chiama Schifani per aggiornamenti

Il capo dello Stato Sergio Mattarella ha telefonato al presidente della Regione Siciliana Renato Schifani per essere aggiornato della situazione degli incendi nell’Isola. Il governatore ha fatto un quadro degli interventi messi in campo dalla Regione, tramite il Corpo forestale e la Protezione civile. Il presidente Mattarella ha manifestato la propria solidarietà e vicinanza al popolo siciliano, dichiarandosi disponibile a eventuali interventi, anche in prima persona, se necessari. Schifani ha ringraziato il capo dello Stato per la sensibilità e l’attenzione dimostrata.

Catania, caldo e incendi: Confindustria: "Città in emergenza, subito stato calamità"

“Decine di imprese e migliaia di persone stanno subendo enormi danni e disagi a causa delle emergenze che hanno colpito in questi giorni tutta la provincia etnea. Per questo chiediamo subito interventi drastici che possano risollevare il sistema produttivo e tutta la popolazione. Serve il sostegno dello Stato e il rafforzamento degli interventi della Protezione civile con uomini e mezzi”. Questo l’appello del presidente di Confindustria Catania, Angelo Di Martino. “Abbiamo ricevuto richieste di aiuto da diverse imprese della zona industriale di Catania che segnalano carenze idriche e interruzioni nell’erogazione di energia elettrica e per questo costrette ad interrompere la produzione - aggiunge - mentre tutte le strutture ricettive del litorale della Plaia, con oltre 600 camere, al momento al completo, sono state disalimentate e sopportano costi quotidiani superiori ai 5mila euro ormai da diversi giorni. Un danno enorme che si aggiunge a quello provocato dalla chiusura dello scalo etneo che, a dieci giorni dallo scoppio dell'incendio, rimane ancora non pienamente operativo".  

Sul fronte degli incendi, che hanno interessato l'area tra Riposto e Milo, le fiamme hanno lambito alcuni stabilimenti produttivi che sono stati salvati solo grazie all’intervento degli stessi dipendenti. "Da parte nostra - conclude Di Martino - abbiamo chiesto e ottenuto il prezioso supporto della task force del Programma di gestione delle emergenze (PGE) della Piccola industria di Confindustria per la ricerca di gruppi elettrogeni. Mentre la prefettura di Catania e l’amministrazione comunale,  con le quali siamo in costante collegamento, non stanno facendo mancare il loro appoggio. Ma di fronte ad un’emergenza di queste proporzioni serve un impegno a tutto campo dello Stato". 



Rogo aeroporto di Catania partito da un cavo di stampante

Potrebbe essere partito dal cavo di una stampante il rogo che la sera del 16 luglio ha gravemente danneggiato il terminal principale dell'aeroporto Fontanarossa di Catania. A questa conclusione, ancora, però, da approfondire sono giunti i vigili del fuoco nella loro prima relazione sull'incendio depositata alla Procura etnea.

Lega al lavoro per depositare proposta anti-piromani

Non solo il rafforzamento dei droni specializzati per controllare il territorio dall’alto e individuare più facilmente i piromani, sul modello di quanto sta già avvenendo in Regione Calabria. La Lega vuole depositare una proposta per inasprire le pene per chi appicca i roghi, introducendo una aggravante specifica per chi provoca incendi per ottenere vantaggi economici dal fatto. Lo annuncia la Lega in una nota. 

 Attualmente, l’incendio doloso boschivo è punito dall’articolo 423 bis del codice penale che prevede una pena da 4 a 10 anni di reclusione. In particolare, ci stanno lavorando il Vicepremier e ministro delle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini e il sottosegretario alla Giustizia Andrea Ostellari.

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Ancora fiamme nella provincia di Messina

Ancora una notte ed una mattinata di incendi per Messina e la sua provincia. Mentre in città la situazione  si va via via normalizzando, in provincia si combatte ancora contro il fuoco che ha devastato campagne e terreni.  Mandanici, Letojanni, Santa Teresa di Riva, Villafranca, Barcellona, Patti e Oliveri i centri maggiormente colpiti dove stanno operando dieci squadre di vigili del fuoco. A Savoca è intervenuto un canadair per spegnere un vasto incendio che ha comportato anche l'evacuazione di alcune abitazioni nel centro storico. Sul versante tirrenico e' ancora interdetta la Ss 113 tra il bivio di Oliveri e il bivio di Tindari per verificare la staticità mentre sono stati riaperti i tratti di autostrada che ieri erano stati chiusi. A Messina è stata un'altra notte di incendi soprattutto nel quartiere di Santa Lucia sopra Contesse dove ancora c'è qualche focolaio. Su tutti i fronti impegnati vigili del fuoco, corpo forestale, volontari della protezione civile e della Croce Rossa e forze dell'ordine.  Nella notte incendi anche nei villaggi di Pistunina, Villa Lina e Giostra. A causa degli incendi è mancata la corrente elettrica in varie parti della città e di conseguenza anche l'acqua e la linea telefonica che sono state ripristinate in molte zone. La situazione è comunque monitorata dal Centro Coordinamento soccorsi attivo in prefettura per coordinare gli interventi necessari allo spegnimento e monitoraggio dei roghi accesi su vari fronti. 

Assessore Sicilia: "Costante contatto con prefetture, in azione anche elicotteri del Corpo forestale"

"Anche oggi sono oltre mille gli agenti del Corpo forestale, gli operai forestali e i vigili del fuoco, impegnati nelle attività di spegnimento degli incendi che stanno interessando tutta la Sicilia. Lavoriamo costantemente a stretto contatto con le prefetture e i sindaci dell’Isola. In queste ore, per altro, stanno iniziando a volare anche gli elicotteri del Corpo forestale che ieri non potevano essere utilizzati a causa del forte vento di scirocco". Così l’assessore al Territorio e Ambiente della Regione Siciliana Elena Pagana.  "Sono profondamente grata agli uomini delle squadre impegnate sul territorio per il contrasto dell’emergenza che stiamo vivendo - prosegue - Li ho visti lavorare oltre i limiti del possibile per dare sostegno alle comunità danneggiate. Stiamo affrontando condizioni climatiche eccezionali, ma attendiamo anche di conoscere gli esiti del lavoro di indagine della polizia giudiziaria, impegnata nella individuazione di eventuali responsabili".



Incendi, Arpa Sicilia a lavoro per valutazione qualità aria

L’Arpa Sicilia è al lavoro per una valutazione della qualità dell’aria, soprattutto in relazione all’incendio della discarica di Bellolampo. Lo rende noto la Regione Siciliana. I risultati dei campionamenti saranno disponibili almeno a 72 ore dalla consegna dei prelievi al laboratorio e saranno pubblicati sul sito istituzionale dell’Agenzia.

Caldo: oggi solo 2 città bollino rosso, nessuna domani e venerdì

Tregua dall'afa in tutta Italia, dove oggi restano da bollino rosso (livello d'allerta 3, il massimo) solo Bari e Catania. Domani anche loro passeranno al giallo (allerta 1), in un giovedì in cui nessun capoluogo della Penisola avrà il bollino rosso: tutto il Paese si colorerà di giallo o verde (allerta 0). Nessun rosso nemmeno venerdì, con Perugia che si riscalderà al livello di allerta 2 (bollino arancio). Lo indica il bollettino aggiornato del ministero della Salute sulle ondate di calore e gli effetti per la salute in 27 città.

Domani e venerdì le città più fresche, da bollino verde, saranno Bologna, Brescia, Genova, Milano, Torino, Trieste, Venezia e Verona. Tutte le altre avranno bollino giallo, tranne appunto Perugia che venerdì passerà all'arancione

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Piantedosi: "Emergenza eccezionale, va un plauso ai soccorsi"

In questi giorni si è avuta una "concomitanza eccezionale" di maltempo al Nord e caldo e incendi al Sud, un quadro "molto impegnativo" per i soccorsi che comunque lo hanno "fronteggiato nella maniera più adeguata possibile". Il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi lo ha sottolineato in un punto stampa a Como dopo che in prefettura ha partecipato a una riunione del Comitato per l'ordine e la sicurezza.   "Colgo l'occasione per esprimere anche da parte mia il cordiglio per queste vittime - ha detto  - E colgo l'occasione per rinnovare i ringraziamenti e il plauso alla macchina dei soccorsi che vede in primis i vigili del fuoco ma anche" protezione civile e forze dell'ordine "che in questi casi concorrono in qualche modo come si è visto soprattutto in Sicilia". "Credo che abbiamo dato una risposta all'altezza della nostra tradizione di soccorso pubblico ma è allo stesso tempo anche la riprova che quello che stiamo facendo, cioè supportare le politiche del ministero dell'Interno con adeguate risorse perché sia mantenuto alto il livello di efficienza dell'apparato sia dal punto di vista dell'efficientamento dei mezzi che abbiamo ma soprattutto degli organici. Sarà un elemento - ha aggiunto il ministro - che ci motiverà in più a seguire questa politica di rafforzamento degli organici, rafforzamento del dispositivo delle infrastrutture di soccorso. Il ministero ha un grandissimo investimento sul Pnrr per la ricostruzione dell'intero parco veicolare dei vigili del fuoco anche in una logica di riconversione energetica, quindi saranno mezzi più moderni, performanti e alimentati con sistemi diversi da quelli tradizionali".

Vigili del Fuoco: "Incendi boschivi nel Sud Italia, 1.657 interventi fatti in tre giorni tra Sicilia (710), Puglia (540) e Calabria (407)"

Lega al lavoro per depositare proposta anti-piromani

Non solo il rafforzamento dei droni per controllare il territorio e individuare più facilmente i piromani, sul modello di quanto sta già avvenendo in Calabria. La Lega vuole depositare una proposta per inasprire le pene per chi appicca i roghi, introducendo una aggravante per chi provoca incendi per ottenere vantaggi economici dal fatto. Attualmente, l'incendio doloso boschivo è punito dall'articolo 423 bis del codice penale che prevede una pena da 4 a 10 anni di reclusione. In particolare, ci stanno lavorando il vicepremier e ministro Matteo Salvini e il sottosegretario alla Giustizia Andrea Ostellari. Così una nota della Lega. 

Il caldo concede una tregua, fino a venerdì nessun bollino rosso

Le temperature si abbassano e scompaiono domani e venerdì i bollini rossi del bollettino sulle ondate di calore del ministero della Salute, che indicano il massimo livello di rischio caldo per tutta la popolazione. Spariscono anche i bollini arancioni (rischio solo per i più fragili), con l'eccezione di Perugia ma solo venerdì. Già oggi solo due città, Bari e Catania, erano contrassegnate con il bollino rosso, domani questi due centri urbani diventeranno gialli (stato di pre-allerta per una possibile ondata di calore). E i bollini gialli prevalgono di gran lunga tra le 27 città prese in considerazione dal bollettino sulle ondate di calore del ministero. Domani sono ben 19 (Ancona, Bari, Bolzano, Cagliari, Campobasso, Catania, Civitavecchia, Firenze, Frosinone, Latina, Messina, Napoli, Palermo, Perugia, Pescara, Reggio Calabria, Rieti, Roma e Viterbo), venerdì sono 18 (fa eccezione, come detto, il capoluogo umbro). Ma ci sono anche città con il bollino verde, dove il rischio caldo è pari a zero per tutta la popolazione. Domani e venerdì lo saranno Bologna, Brescia, Genova, Milano, Torino, Trieste, Venezia e Verona. Un andamento dovuto probabilmente anche al maltempo che peraltro oggi si sta per esaurire al Nord. 

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