La Nasa sceglie due foto del giorno italiane in 48 ore

Cronaca
©Ansa

Lo rende noto l'Unione Astrofili Italiani (Uai), della quale fanno parte entrambi gli autori degli scatti

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La Nasa ha scelto due foto italiane in 48 ore come astrofotografia del giorno (Apod). Lo rende noto l'Unione Astrofili Italiani (Uai), della quale fanno parte entrambi gli autori degli scatti. 

L'immagine di una cometa

La prima immagine selezionata dalla Nasa mostra la fuga della cometa dei Neanderthal C/2022E3 (ZTF), ormai lontana dalla Terra dopo il passaggio ravvicinato di febbraio, ed è stata realizzata da Rolando Ligustri, programmatore friulano e vero e proprio 'cacciatore di comete' dell'Unione Astrofili Italiani (Uai). Questa sua nuova immagine è la 18° con cui conquista l'ambito riconoscimento di Apod (Astronomy Picture of The Day).“Fotog rafo comete da almeno 30 anni”, racconta Ligustri all’Ansa. “Questa foto l’ho fatta perché seguo la cometa C/2022E3 (ZTF) da quando è stata scoperta, ma soprattutto da quando ha fatto il suo passaggio al perielio lo scorso 12 gennaio. Ormai si sta allontanando dal Sole e sta ritornando nelle profondità dello spazio, ma è ancora un bell’oggetto fotografico, che ho voluto riprendere il 21 marzo scorso perché stava passando ‘in mezzo’ a due belle nebulosità nella costellazione dell’Eridano. Per fotografarla ho usato il sistema robotizzato SkyGems che ha telescopi in Namibia, Spagna, Utah, Cile e anche in Italia. Questi sistemi permettono, previo abbonamento, l’uso da remoto di ottimi telescopi sotto cieli meravigliosi ancora completamente liberi dall’inquinamento luminoso che invece imperversa qui da noi”.

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Lo scatto di Rolando Ligustri

Lo scatto della congiunzione Luna-Venere

All'indomani dell'immagine della cometa dei Neanderthal catturata da Rolando Ligustri, è la volta dell'immagine della congiunzione fra la Luna e Venere del 23 marzo 2023, ripresa da Giorgia Hofer, di Vigo di Cadore (Belluno). Nello scatto l'evento astronomico è ripreso insieme alla chiesa di San Pietro di Cadore al crepuscolo serale. Mentre la Luna presenta una sottilissima falce illuminata direttamente dal Sole, la luce solare che colpisce la Terra viene riflessa verso la Luna, illuminando in modo più debole la parte restante della superficie lunare rivolta verso la Terra. Il fenomeno era stato intuito da Leonardo da Vinci attorno al 1510 e circa un secolo più tardi Galileo Galilei ne spiegò il meccanismo. L'astrofotografa Hofer ha accompagnato la foto con una riflessione sull'orizzonte: "nel dizionario è definito come 'la linea circolare apparente che segna ai nostri occhi l'incontro del mare o della terra con il cielo'. Per me, che vivo in montagna, l'orizzonte non è rotondo, ma piuttosto si tratta di una linea frastagliata definita dalle sagome delle Dolomiti, che amo fotografare assieme al cielo notturno. Non sempre però i fenomeni celesti si vogliono far riprendere con le montagne; conoscendo bene il territorio in cui vivo mi diverto anche a trovare gli allenamenti migliori tra ad esempio congiunzioni ed elementi del paesaggio, come i rifugi o le chiesette, che popolano ampiamente il nostro ambiente alpino. Non è sempre un compito facile, perché oltre ad esserci il giusto allineamento, ci deve essere anche la giusta luce, che il più delle volte dura pochi preziosi minuti. Ma quando tutto combacia e la fotografia che hai sognato si presenta davanti a te, beh quello è un momento magico".

Lo scatto di Giorgia Hofer

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