Covid, le notizie di oggi. Cina, premier Li elogia misure: "Completamente corrette"

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Il popolo cinese è stato unito nella lotta al Covid e "abbiamo raggiunto una decisiva vittoria" contro il virus, ha detto il premier. Dopo tre anni di monitoraggio 24 ore su 24 dei dati sul Covid-19 da tutto il mondo, dal 10 marzo scorso la Johns Hopkins University ha interrotto le operazioni del suo Coronavirus Resource Center. Il ministro Schillaci: "Numeri tranquillizzanti, attendiamo Oms su fine pandemia"

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Sulla possibilità che venga rivisto lo status di pandemia da Covid-19 a livello mondiale, "stiamo aspettando. Se l’Oms prenderà questa decisione la seguiremo, d’altronde, i numeri sono assolutamente tranquillizzanti". Lo ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci. Il primo ministro cinese, Li Qiang, ha elogiato come "completamente corrette" le misure prese dalla Cina contro il Covid-19. In risposta a una domanda sulla gestione della pandemia, il premier cinese - che era a capo di Shanghai durante i due mesi di lockdown della primavera dello scorso anno - ha sottolineato che il popolo cinese è stato unito nella lotta al Covid e "abbiamo raggiunto una decisiva vittoria" contro il virus, ha detto, riecheggiando il recente giudizio del vertice del Partito Comunista Cinese sulle misure anti-pandemiche messe in atto dalla Cina. Dopo tre anni di monitoraggio 24 ore su 24 dei dati sul Covid-19 da tutto il mondo, dal 10 marzo scorso la Johns Hopkins University ha interrotto le operazioni del suo Coronavirus Resource Center. I dati completi sulla pandemia del sito web "rimarranno gratuiti e accessibili a ricercatori, giornalisti e pubblico per tutti i dati riportati tra il 22 gennaio 2020 e il e il 10 marzo 2023". 

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Long Covid, effetti sul cuore e malattie cardiovascolari. Lo studio

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Wsj, per rapporto Usa pandemia Covid nata da una fuga in laboratorio

Per il quotidiano americano si tratta di una conclusione significativa perché proveniente da un'agenzia che sovrintende a una rete di 17 laboratori nazionali, alcuni dei quali svolgono ricerche biologiche avanzate. LEGGI L'ARTICOLO
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Nelle grandi città e nei loro sobborghi "l'eco dell'era dell'imprevedibilità", dominata da eventi come la pandemia e la guerra. A rendere lo scenario ancora più complesso sono la solitudine, lo stress quotidiano, la mancanza di sonno e lo smog. L'APPROFONDIMENTO
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Long Covid, chi si è ammalato con la variante Omicron ha meno probabilità di soffrirne

E’ quanto emerge da uno studio svizzero condotto su oltre mille operatori sanitari, impiegati in nove network elvetici, reclutati fra giugno e settembre 2020. La ricerca verrà presentata ad aprile al Congresso della Società europea di microbiologia clinica e malattie infettive. 
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Covid, studio rivela i danni del virus al Dna e l’invecchiamento precoce delle cellule

Una ricerca di alcuni scienziati italiani, pubblicata sulla rivista “Nature Cell Biology”, ha rivelato le conseguenze del passaggio di Sars CoV-2 nel nostro organismo: bloccherebbe il processo di riparazione e ricostruzione del Dna. “In questo modo il genoma accumula danni”, evidenziano i ricercatori.
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Long Covid, giovani e donne i pazienti più colpiti secondo il Simg

E' quanto riferisce Claudio Cricelli, presidente della Società italiana di medicina generale e delle cure primarie (Simg), che traccia un quadro della situazione a pochi giorni dal Long Covid Awareness Day. COSA SAPERE 
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Tre anni fa l’Oms usava per la prima volta la definizione di “pandemia”

L’11 marzo 2020, in conferenza stampa, il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus disse: “Abbiamo valutato che il Covid-19 può essere caratterizzato come una pandemia, una parola da non usare con leggerezza o disattenzione”. Nelle settimane precedenti il coronavirus si era diffuso dalla Cina a numerosi Paesi. Ad oggi i casi accertati sono oltre 676 milioni e le vittime quasi 7 milioni. IL PUNTO
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Rezza: "Oms annuncerà presto la fine della pandemia"

"Bisogna aspettare che l’Oms non consideri più il Covid un’emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale" ha affermato al Corriere della Sera il direttore generale della prevenzione sanitaria al ministero della Salute. LE DICHIARAZIONI 
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Comitato etico Iss a Brusaferro: "Solidarietà, sostegno e apprezzamento"

Il Comitato etico nazionale degli Enti pubblici di ricerca e degli altri Enti pubblici a carattere nazionale (Cen), riunito in seduta plenaria, esprime al presidente dell'Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro, coinvolto nell'inchiesta sulla prima gestione di Covid-19, "la più viva solidarietà e il grande apprezzamento per il tuo operato sotto il profilo personale, scientifico e istituzionale, in particolare nel lungo tempo della pandemia: sotto la tua guida - affermano - l'Iss si è distinto per rigore e competenza. Alla solidarietà e al sostegno, si unisce la gratitudine per la dedizione con cui sempre ti sei speso e ti spendi per il bene di ognuno e di tutto il Paese".
L'attestato di solidarietà è firmato dai componenti del Cen: Carlo M. Petrini (presidente); Guido Carpani (vicepresidente); Aurelio Filippini; Rosaria Iardino; Raffaele Landolfi; Giovanni Maga; Andrea Manto; Roberta Marcoaldi; Francesca Menniti Ippolito; Luisa Minghetti; Patrizia Popoli; Antonia Ricci; Roberto Rossetti; Arrigo Schieppati; Marco Silano.
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Sardegna, 25 nuovi casi e un decesso

In Sardegna si registrano oggi 25 ulteriori casi confermati di positività al Covid (di cui 22 diagnosticati con tampone antigenico). Sono stati processati in totale, fra molecolari e antigenici, 288 tamponi. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 2 ( -1 ). I pazienti ricoverati in area medica sono 105 (-2). 
Sono 3382 i casi di isolamento domiciliare (-2 ). Si registra il decesso di una donna di 88 anni, residente nella provincia di Oristano.
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Inchiesta Covid, cosa emerge dalle carte dei pm? Le accuse in 10 punti

La Procura di Bergamo ha notificato la fine delle indagini e iscritto nel registro degli indagati 15 persone, tra cui l’ex premier Giuseppe Conte, l’ex ministro della Salute Roberto Speranza e anche l’attuale governatore di Regione Lombardia Attilio Fontana. Ecco quali sono i presunti errori imputati alle autorità politiche e sanitarie che si trovarono a fronteggiare l’aumento incontrollato dei casi di coronavirus.

- di Redazione Sky TG24

Pregliasco: 'da gogna mediatica danni difficili da riparare'

"Una valutazione sull'impatto e sulla gestione di una pandemia come quella di Covid-19 è sicuramente una cosa utile e necessaria. Dovrebbe essere una valutazione tecnica, fatta da esperti indipendenti, destinata a farci imparare la lezione per prepararci al meglio alla prossima minaccia. Un percorso simile a quello in atto in alcuni Paesi europei". Invece, "il terremoto mediatico in corso" in Italia "sta facendo dei danni che sarà complicato riparare. La fuoriuscita di atti riservati, la pubblicazione di conversazioni, mail, determina una gogna mediatica che al di là delle procedure legittime costruisce un clima di grande sfiducia delle istituzioni e danneggia persone". E' la riflessione del virologo Fabrizio Pregliasco, che analizza all'Adnkronos Salute le polemiche che stanno accompagnando l'iter per l'istituzione di una Commissione parlamentare d'inchiesta su Covid. C'è chi evidenzia come siano diverse le posizioni espresse che scoraggiano l'avvio di questo percorso di indagine. "Non credo che una valutazione politica possa essere utile quando una valutazione tecnica", ragiona il docente di Igiene dell'Università Statale di Milano. In questi giorni peraltro si stanno sovrapponendo due filoni: uno è quello delle notizie che arrivano dal fronte dell'inchiesta giudiziaria di Bergamo arrivata alla chiusura delle indagini, e poi c'è il percorso che è stato avviato in Commissione affari sociali alla Camera per l'esame delle proposte di legge finalizzate a istituire la Commissione parlamentare d'inchiesta.  
 
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Pregliasco: 'fine pandemia è delicata scelta politica ma virus rimarrà'

"Di fatto non si può dire che c'è una fine della pandemia. O, meglio, non esistono gli indicatori oggettivi per dire che è finita". Ma "di sicuro una pandemia finisce quando non è più un'emergenza. E quando c'è la percezione, un po' come avviene già ora", che venga "un po' derubricata, anche se il Covid è una patologia che rimarrà". E' l'analisi del virologo Fabrizio Pregliasco, che sottolinea come sia "chiaro che l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) potrebbe deciderlo in termini formali che la pandemia è finita, ma non su una base di dato oggettivo - evidenzia all'Adnkronos Salute - E' più una decisione politica ed è chiaro che è molto delicata, anche perché bisogna mantenere alta l'attenzione". Covid "rimarrà", puntualizza il docente di Igiene dell'Università Statale di Milano. E' vero che i segnali che arrivano da parte di diverse istituzioni sono di 'normalizzazione': l'Oms ha più volte ripetuto che nei prossimi mesi di quest'anno potrebbe arrivare la dichiarazione di fine Pheic (emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale), il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie ha scelto di depennare le ultime Omicron dalla lista delle varianti di preoccupazione, la Johns Hopkins University ha fermato il suo famoso conteggio delle varie voci della pandemia a livello mondiale. 
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Covid, atti: da membri Cts sessismo e diffusione carte segrete 

"Divulgare notizie attinenti alla sicurezza nazionale" e "battute
sessiste": arrivano accuse molto severe ai componenti del Cts da una mail agli atti dell'indagine sulla pandemia condotta dalla Procura di Bergamo. Il documento, letto dall'AGI, ha come oggetto 'Verbali Cts e varie' ed è stato inviato il 16 marzo 2020 dalla 'Segreteria del Vice Ministro Sileri' ad Agostino Miozzo, l'ex capo del Comitato che è tra gli indagati. "Ti scrivo per significare che, come da tua indicazione, ho scritto alla segretaria del Ministro con riferimento alla consultazione dei verbali del comitato tecnico scientifico - sono le parole di F.F., questa la sigla in calce alla comunicazione -. Quest'ultima mi ha risposto telefonicamente che non può inviarla a me perché secretata. Quindi, come chiesto da Pierpaolo, torno sulla notizia che mi anticipavi relativa al fatto che si 'diceva' sabato della positività al test per il Covid 19'. A quanto pare si dicono un sacco di cose al Cts. Ed immagino che ministro e viceministro possano leggere con attenzione queste cose nei verbali di questi ultimi giorni. Ovvero che potranno leggere  anche di membri che sostengono impunemente che Sileri si sia 'sottratto all'indagine epidemiologica'. Quindi che sempre alcuni membri di questo Comitato possano impunemente violare la privacy delle persone, divulgare notizie riservate, anche attinenti alla sicurezza nazionale, dopo averci, nostro malgrado, tediato in precedenza - e in sede di differente comitato - con battute sessiste, gesti scaramantici di tastare i genitali mentre si lavora e via discorrendo". La mail prosegue con la considerazione che "Pierpaolo è ovviamente un po' scocciato di quanto continua ad avvenire ed è certo che potrà trovare riscontro di quanto avvenuto nei verbali di cui in oggetto, cosi' da poterli contestare". 
- di Redazione Sky TG24

Galli: "Dichiarazione fine pandemia? Non archiviare problema"

La dichiarazione di fine pandemia "ci sta, perché questa emergenza può essere considerata nelle sue ultime fasi", ma "il problema in sé non è completamente risolto e non può essere archiviato". La questione, dunque, è sperare che "il messaggio di ottimismo che deriverà dalla dichiarazione ufficiale di fine pandemia, non diventi un motivo per dimenticare il virus, che non è scomparso". Così all'Adnkronos Salute, Massimo Galli, già direttore del reparto di Malattie infettive dell'ospedale Sacco di Milano, in merito alla previsione che, nelle prossime settimane, l'Organizzazione mondiale della Sanità dichiari la fine della pandemia Covid-19.  
"Se anche la malattia Covid-19 fosse completamente passata come impatto sulla salute e così non è - continua Galli - "purtroppo non è passata in termini di messa a punto delle soluzioni preventive anche per future situazioni paragonabili, purtroppo prevedibili in prospettiva". Importante, quindi "non archiviare il problema. Ci sono ancora molte infezioni e tanti Paesi dove il vaccino è stato somministrato pochissimo. Con un virus che ha avuto tante varianti serve un'attenzione elevata", conclude.
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Zaffini, anestesisti rianimatori centrali, colmare carenze

Quella degli anestesisti e rianimatori è una professione "importantissima che in particolare ha mostrato la sua centralità durante la pandemia Covid. Purtroppo presenta carenze nel numero di specialisti, per questo andrebbe incentivata anche con interventi di tipo retributivo. E il mio impegno va in questa direzione". Lo ha detto Francesco Zaffini, presidente della Commissione Lavoro e Sanità del Senato, a margine della inaugurazione a Roma della nuova sede e del primo centro di formazione e di simulazione della SIAARTI, la Società italiana di anestesia, analgesia, rianimazione e terapia intensiva, cui ha partecipato anche il ministro della Salute, Orazio Schillaci. 
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Lopalco, 'indagine parlamentare inutile e dannosa'

"Sono fermamente convinto che un'indagine parlamentare sulla gestione Covid nel nostro Paese non solo sarà inutile, ma perfino dannosa". A dirlo all'Adnkronos Salute è l'epidemiologo Pier Luigi Lopalco, docente di Igiene all'Università del Salento, in merito alle polemiche che hanno accompagnato le audizioni per l'istituzione di una Commissione parlamentare d'inchiesta sulla gestione di Covid-19.
L'indagine è "inutile certamente - afferma l'esperto - perché non riuscirà ad aggiungere nulla su quanto si conosce ad oggi nella comunità scientifica. Dannosa perché in sede di Commissione sarà naturale un atteggiamento difensivo da parte di tutti coloro che siano stati a vario titolo coinvolti nella risposta alla pandemia".
Quello che per Lopalco servirebbe, invece, è "un tavolo di discussione su cui riportare esattamente tutto quello che non ha funzionato nella risposta al Covid, in modo da evitare il ripetersi degli errori. Gli atteggiamenti inquisitori e le immancabili strumentalizzazioni politiche ostacoleranno questo processo".
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