Covid, le notizie. Gimbe: "Prosegue la discesa di contagi, ricoveri e morti"
Nell'ultima settimana, in Italia, continua la discesa di contagi (-10,1%), ricoveri ordinari (-6,8%) e terapie intensive (-8,9%) e torna a diminuire il numero dei decessi (-36,4% con una media di 40 al giorno rispetto ai 63 della settimana precedente). Nuovi casi sottostimati. E' quanto emerge dal monitoraggio sul Covid della Fondazione Gimbe nella settimana relativa al periodo 3-9 febbraio 2023
Palù contro Crisanti su test rapidi. "Informazioni non scientifiche"
Il presidente dell'Aifa, Giorgio Palù, attacca il microbiologo Andrea Crisanti, contestandone lo studio sull'attendibilità dei tamponi rapidi per Covid-19, alla base dell'esposto di Crisanti che ha portato all'inchiesta della Procura di Padova sull'affidabilità dei test rapidi acquistati dalla Regione Veneto nel 2020. Lo studio firmato, tra gli altri, da Crisanti "non può in alcun modo essere assunto né come dato scientifico né come opinione di esperto. Trattasi in realtà di informazione inattendibile e non scientifica", è il giudizio di Palù in una consulenza - riporta il 'Corriere della sera' - emersa dall'inchiesta. Palù difende l'operato dei vertici di allora di Azienda zero e smonta la credibilità scientifica del lavoro di Crisanti.
I test antigenici acquistati dal Veneto erano "autorizzati dall’Fda e validati dall’Ehrlich Institut di Francoforte, e ritenuti idonei per effettuare la diagnosi di Covid-19", scrive Palù, secondo cui "non si vede quindi perché un laboratorio pubblico debba condurre una sperimentazione per verificare quello che è già certificato dagli enti regolatori. Eseguire un’indagine scientifica sarebbe stato uno sperpero di denaro pubblico". E ancora, per Palù, "non si tratta di scienza, stiamo parlando di dati da essere ancora confermati, informazioni quindi che non dovrebbero nemmeno essere utilizzate per guidare scelte di pratica clinica". La guerra fra esperti Covid, spesso in contrasto fra loro in questi anni di pandemia, continua.
I test antigenici acquistati dal Veneto erano "autorizzati dall’Fda e validati dall’Ehrlich Institut di Francoforte, e ritenuti idonei per effettuare la diagnosi di Covid-19", scrive Palù, secondo cui "non si vede quindi perché un laboratorio pubblico debba condurre una sperimentazione per verificare quello che è già certificato dagli enti regolatori. Eseguire un’indagine scientifica sarebbe stato uno sperpero di denaro pubblico". E ancora, per Palù, "non si tratta di scienza, stiamo parlando di dati da essere ancora confermati, informazioni quindi che non dovrebbero nemmeno essere utilizzate per guidare scelte di pratica clinica". La guerra fra esperti Covid, spesso in contrasto fra loro in questi anni di pandemia, continua.
In Toscana 56 nuovi casi e un decesso
Sono 56 i nuovi casi di Covid-19 registrati nelle ultime ventiquattro ore in Toscana: 18 sono stati confermati con tampone molecolare e gli altri 38 con test rapido.
Il numero dei contagiati rilevati nella regione dall'inizio della pandemia sale dunque a 1.585.637. I nuovi casi sono lo 0,00% in più rispetto al totale del giorno precedente. I guariti crescono dello 0,01% (197 persone) e raggiungono quota 1.552.912 (97,9% dei casi totali).
I dati, relativi all'andamento della pandemia, sono quelli accertati oggi sulla base delle richieste della Protezione civile nazionale. Al momento in Toscana risultano pertanto 21.216 positivi, -0,7% rispetto a ieri. Di questi 158 (8 in meno rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale: 8 (2 in meno) si trovano in terapia intensiva. La lista dei decessi si aggiorna con 1 nuovo decesso: un uomo di 86 anni. Dall'ultimo bollettino quotidiano sono stati eseguiti 163 tamponi molecolari e 767 tamponi antigenici rapidi: di questi il 6% è risultato positivo. Sono invece 151 i soggetti testati, escludendo i tamponi di controllo: il 37,1% di questi è risultato positivo.
Il numero dei contagiati rilevati nella regione dall'inizio della pandemia sale dunque a 1.585.637. I nuovi casi sono lo 0,00% in più rispetto al totale del giorno precedente. I guariti crescono dello 0,01% (197 persone) e raggiungono quota 1.552.912 (97,9% dei casi totali).
I dati, relativi all'andamento della pandemia, sono quelli accertati oggi sulla base delle richieste della Protezione civile nazionale. Al momento in Toscana risultano pertanto 21.216 positivi, -0,7% rispetto a ieri. Di questi 158 (8 in meno rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale: 8 (2 in meno) si trovano in terapia intensiva. La lista dei decessi si aggiorna con 1 nuovo decesso: un uomo di 86 anni. Dall'ultimo bollettino quotidiano sono stati eseguiti 163 tamponi molecolari e 767 tamponi antigenici rapidi: di questi il 6% è risultato positivo. Sono invece 151 i soggetti testati, escludendo i tamponi di controllo: il 37,1% di questi è risultato positivo.
Quali sono i sintomi che caratterizzano le varianti Gryphon e Cerberus
Entrambe fanno parte della grande famiglia di Omicron 5. Mal di testa, mal di gola, stanchezza e dolori muscolari sono le manifestazioni più comuni delle due infezioni, alla pari di altre forme di coronavirus e dell'influenza. Meglio sottoporsi sempre a tampone per capire se si è contratto il Covid-19 e non un'altra infezione simile. L'APPROFONDIMENTO
Vaccinati con infezione pregressa sono meno contagiosi degli altri: lo studio
Lo dimostra un'analisi condotta su 111.687 residenti delle carceri statunitensi. L'immunità ibrida, quella garantita dall'azione combinata del contagio e della somministrazione dei vaccini, abbasserebbe del 40% la capacità di trasmissione verso le altre persone rispetto alla norma.
Gimbe, meno 10% casi in 7 giorni ma pesa la sottostima
Diminuiscono "seppure ampiamente sottostimati" i casi di Covid in Italia (-10%), in discesa anche il numero delle vittime (-36,4%). Il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe rileva nella settimana 3-9 febbraio 2023, rispetto alla precedente, una diminuzione di nuovi casi (30.901 rispetto a 34.377) e una diminuzione dei decessi (279 contro 439). In calo anche i casi attualmente positivi (196.058 contro 227.985), le persone in isolamento domiciliare (192.436 rispetto a 224.094), i ricoveri con sintomi (3.459 da 3.712) e le terapie intensive (163 da 179).
Gimbe, quarte dosi ancora in calo, scoperte più di 2 persone su 3
Più di 2 persone su 3 non hanno fatto la quarta dose di vaccino Covid e le somministrazioni sono in calo (-29,1%). Per la quinta dose la copertura è ferma al 14,5%. E' quanto emerge dal monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe.
Al 10 febbraio sono 6,77 milioni le persone di età superiore a 5 anni che non hanno ricevuto nemmeno una dose di vaccino, di cui - spiega Gimbe - 6,4 milioni attualmente vaccinabili, pari all’11,1% della platea (dal 7,3% della Provincia Autonoma di Trento al 14,6% della Provincia Autonoma di Bolzano); 0,37 milioni temporaneamente protette in quanto guarite da Covid-19 da meno di 180 giorni, pari allo 0,6% della platea (dallo 0,3% della Puglia all’1,4% del Friuli Venezia Giulia).
La platea per il secondo richiamo (quarta dose), aggiornata al 17 settembre 2022, è di 19,1 milioni di persone. Al 10 febbraio sono state somministrate 5.928.512 quarte dosi, con una media mobile di 3.223 somministrazioni al giorno, in calo rispetto alle 4.549 della scorsa settimana (-29,1%). Restano scoperte più di 2 persone su 3, evidenzia Gimbe: il tasso di copertura nazionale per le quarte dosi, infatti, è del 31% con nette differenze regionali, dal 14% della Calabria al 44,4% del Piemonte. La platea per il terzo richiamo (quinta dose), aggiornata al 20 gennaio 2023, è di 3,1 milioni di persone: al 10 febbraio sono state somministrate 455.001 quinte dosi, con una media mobile di 1.966 al giorno, in lieve aumento rispetto alle 1.960 della scorsa settimana (+0,3%). Il tasso di copertura nazionale per le quinte dosi è del 14,5% con nette differenze regionali: dal 4,8% della Campania al 27,1% del Piemonte.
Al 10 febbraio sono 6,77 milioni le persone di età superiore a 5 anni che non hanno ricevuto nemmeno una dose di vaccino, di cui - spiega Gimbe - 6,4 milioni attualmente vaccinabili, pari all’11,1% della platea (dal 7,3% della Provincia Autonoma di Trento al 14,6% della Provincia Autonoma di Bolzano); 0,37 milioni temporaneamente protette in quanto guarite da Covid-19 da meno di 180 giorni, pari allo 0,6% della platea (dallo 0,3% della Puglia all’1,4% del Friuli Venezia Giulia).
La platea per il secondo richiamo (quarta dose), aggiornata al 17 settembre 2022, è di 19,1 milioni di persone. Al 10 febbraio sono state somministrate 5.928.512 quarte dosi, con una media mobile di 3.223 somministrazioni al giorno, in calo rispetto alle 4.549 della scorsa settimana (-29,1%). Restano scoperte più di 2 persone su 3, evidenzia Gimbe: il tasso di copertura nazionale per le quarte dosi, infatti, è del 31% con nette differenze regionali, dal 14% della Calabria al 44,4% del Piemonte. La platea per il terzo richiamo (quinta dose), aggiornata al 20 gennaio 2023, è di 3,1 milioni di persone: al 10 febbraio sono state somministrate 455.001 quinte dosi, con una media mobile di 1.966 al giorno, in lieve aumento rispetto alle 1.960 della scorsa settimana (+0,3%). Il tasso di copertura nazionale per le quinte dosi è del 14,5% con nette differenze regionali: dal 4,8% della Campania al 27,1% del Piemonte.
Gimbe, i dati relativi agli ospedali
"Sul fronte degli ospedali - spiega Marco Mosti, direttore operativo della Fondazione Gimbe - continua a scendere il numero dei ricoveri sia in area medica (-6,8%) che in terapia intensiva (-8,9%). I posti letto Covid occupati in area critica, dopo raggiunto il massimo di 347 il 12 dicembre, sono scesi a 163 il 9 febbraio; in area medica, dopo il picco di 9.764 il 12 dicembre, sono scesi a 3.459 il 9 febbraio. Il tasso nazionale di occupazione da parte di pazienti Covid è del 5,4% in area medica - si va dallo 0,6% del Molise al 17,7% dell'Umbria - e dell’1,6% in area critica, dallo 0% di Basilicata, Molise, Provincia Autonoma di Bolzano, Provincia Autonoma di Trento e Valle d'Aosta al 4% dell'Emilia Romagna. "In lieve diminuzione gli ingressi giornalieri in terapia intensiva – puntualizza Mosti – con una media mobile a 7 giorni di 15 ingressi al giorno rispetto ai 18 della settimana precedente".
Infine, dopo l'aumento della settimana precedente, tornano a scendere i decessi (-36,4%): 279 negli ultimi 7 giorni (di cui 21 riferiti a periodi precedenti), con una media di 40 al giorno rispetto ai 63 della settimana precedente.
Infine, dopo l'aumento della settimana precedente, tornano a scendere i decessi (-36,4%): 279 negli ultimi 7 giorni (di cui 21 riferiti a periodi precedenti), con una media di 40 al giorno rispetto ai 63 della settimana precedente.
Vaccino Covid-19, quinta dose: quando farla e a chi è consigliata
La somministrazione del terzo richiamo è raccomandata agli over 80, agli ospiti delle strutture residenziali per anziani e ai fragili over 60. Ma chiunque abbia compiuto il sessantesimo anno d’età la può richiedere: ecco tutto quello che c’è da sapere .
Gimbe: "Tutti i dati in calo, casi sottostimati"
Continua la discesa di contagi di Covid-19 (-10,1%), ricoveri ordinari (-6,8%) e terapie intensive (-8,9%). Tornano a scendere i decessi (-36,4%). Lo rileva il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe nella settimana 3-9 febbraio che, rispetto alla precedente, registra una diminuzione dei nuovi casi (30.901 rispetto a 34.377) e dei morti (279 rispetto a 439). In calo anche gli attualmente positivi (196.058 da 227.985), le persone in isolamento domiciliare (192.436 da 224.094), i ricoveri con sintomi (3.459 da 3.712) e i pazienti in terapia intensiva (163 rispetto a 179).
"Seppur ampiamente sottostimati – commenta Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe - i nuovi casi settimanali si confermano in ulteriore calo (-10,1%): dai 34 mila della settimana precedente scendono a oltre 31 mila, con una media mobile a 7 giorni di poco più di 4 mila casi al giorno".
I nuovi casi - riporta Gimbe - diminuiscono in tutte le Regioni ad eccezione di Marche (+12,2%), Provincia Autonoma di Trento (+0,4%), Sardegna (+25,9%), Toscana (+2,5%) e Valle d’Aosta (+12,5%): si va dal -0,5% del Veneto al -51,9% del Molise. In 36 Province si registra un aumento dei nuovi casi: dal +0,4% di Trento al +91,5% di Sassari, mentre nelle restanti 69 si rileva una diminuzione dei nuovi casi (dal -0,2% di Bologna al -63,6% di Enna). Stabili Trento e Cagliari con una variazione dello 0%. In nessuna Provincia l’incidenza supera i 500 casi per 100.000 abitanti.
"Seppur ampiamente sottostimati – commenta Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe - i nuovi casi settimanali si confermano in ulteriore calo (-10,1%): dai 34 mila della settimana precedente scendono a oltre 31 mila, con una media mobile a 7 giorni di poco più di 4 mila casi al giorno".
I nuovi casi - riporta Gimbe - diminuiscono in tutte le Regioni ad eccezione di Marche (+12,2%), Provincia Autonoma di Trento (+0,4%), Sardegna (+25,9%), Toscana (+2,5%) e Valle d’Aosta (+12,5%): si va dal -0,5% del Veneto al -51,9% del Molise. In 36 Province si registra un aumento dei nuovi casi: dal +0,4% di Trento al +91,5% di Sassari, mentre nelle restanti 69 si rileva una diminuzione dei nuovi casi (dal -0,2% di Bologna al -63,6% di Enna). Stabili Trento e Cagliari con una variazione dello 0%. In nessuna Provincia l’incidenza supera i 500 casi per 100.000 abitanti.
La Cina accelera la produzione di medicinali. Si studia l'azione dell’acido Udca
Secondo i dati del Ministero dell'Industria e dell'Information Technology di Pechino, si producono maggiormente farmaci come ibuprofene e paracetamolo che hanno raggiunto quota 190 milioni di pastiglie al giorno: si tratta di cinque volte la quantità prodotta all'inizio di dicembre. C’è inoltre grande attenzione sull'acido ursodesossicolico – Udca – già usato per trattare i calcoli della bile. IL PUNTO
Le cause della stanchezza cronica: quali sono e quali errori evitare
Secondo un’indagine condotta dall’Università svizzera di Losanna, una persona su cinque si sente spesso molto stanca. Ecco quali sono le cose a cui fare attenzione e come ci si può comportare in questi casi.
Quarta dose vaccino: cos’è, da cosa protegge e per chi è raccomandata. LE FAQ
Successiva al ciclo primario di vaccinazione e utile sia contro il ceppo originario del virus SARS-CoV-2 sia contro alcune sottovarianti di Omicron, è consigliabile soprattutto per gli over 60 e per i fragili. Ma anche chi è in salute ed è più giovane, se vuole, può riceverla.
Cos'è la Flurona, la doppia infezione da influenza e Covid: sintomi e rischi
Distanziamento sociale, mascherine, e chiusure, avrebbero tenuto i patogeni lontani dal nostro sistema immunitario, oggi 'meno allenato' e quindi meno preparato a difendersi dai diversi virus che circolano in questo periodo.
Vaia: "Tutti senza mascherina, a Sanremo la prova che i gufi avevano torto"
"Ho guardato la platea del Festival di Sanremo dove tutti stavano insieme e senza mascherina e ho pensato: 'Viva l’Italia!' Voglio dirlo, in un senso quasi liberatorio". Lo ha detto Francesco Vaia, direttore generale dello Spallanzani in un'intervista al quotidiano 'Libero' sottolineando che "è la dimostrazione plastica che abbiamo lavorato bene. Il Paese si è comportato bene in tutte le sue componenti. È stata un’azione virtuosa collettiva che ha unito popolo, istituzioni e scienza. E ovviamente il sistema sanitario, a proposito del quale oggi, a maggior ragione, dobbiamo riflettere su come valorizzare, far crescere e pagare meglio tutti gli operatori. Da Sanremo arriva l’immagine del Paese che rinasce. Diciamolo: siamo stati bravi".
"Catastrofismo un tanto al chilo da parte di qualcuno. Noi, al contrario, abbiamo fatto presente al governo come non fosse più necessario tenere gli italiani legati a delle misure che non avevano alcun senso. Abbiamo avuto ragione. E i gufi hanno perso. - Ha aggiunto Vaia - è il combinato disposto di due fattori. Da un lato l’alto tasso di vaccinazione. Dall’altro un virus che, mutando, è diventato più contagioso, dunque ha circolato di più, ma è molto meno patogeno. La somma di questo è l’immunità ibrida".
Secondo Vaia "serve un vero e proprio piano Marshall in questo senso. E spero si possa insediare un team multidisciplinare ministeriale, coordinato da Palazzo Chigi, che metta insieme tutte le competenze. Per compiere le scelte giuste riguardo alla scuola, ai trasporti, ai luoghi di lavoro, agli ospedali. Un team composto da rappresentanti delle istituzioni, tecnici, scienziati. A partire dai lutti e dal dolore che abbiamo vissuto, oggi possiamo guardare avanti".
"Catastrofismo un tanto al chilo da parte di qualcuno. Noi, al contrario, abbiamo fatto presente al governo come non fosse più necessario tenere gli italiani legati a delle misure che non avevano alcun senso. Abbiamo avuto ragione. E i gufi hanno perso. - Ha aggiunto Vaia - è il combinato disposto di due fattori. Da un lato l’alto tasso di vaccinazione. Dall’altro un virus che, mutando, è diventato più contagioso, dunque ha circolato di più, ma è molto meno patogeno. La somma di questo è l’immunità ibrida".
Secondo Vaia "serve un vero e proprio piano Marshall in questo senso. E spero si possa insediare un team multidisciplinare ministeriale, coordinato da Palazzo Chigi, che metta insieme tutte le competenze. Per compiere le scelte giuste riguardo alla scuola, ai trasporti, ai luoghi di lavoro, agli ospedali. Un team composto da rappresentanti delle istituzioni, tecnici, scienziati. A partire dai lutti e dal dolore che abbiamo vissuto, oggi possiamo guardare avanti".
Coronavirus in Italia, l'ultimo bollettino settimanale: ancora in calo casi e decessi
Dal 3 al 9 febbraio sono stati registrati 30.911 nuovi casi di Covid e 279 morti. La settimana precedente erano stati rilevati 33.042 contagi e 439 decessi. Le vittime diminuiscono del 36,4% e scendono anche i casi di positività (-6,4%). Sono stati effettuati 547.026 tamponi, in calo dell’8,1%% in sette giorni. Il tasso di positività è al 5,7% (+0,2% sulla settimana precedente).
Pechino, oltre 1 mln studenti rientrano in classe
Questa settimana in Cina più di 300 milioni di persone, tra cui insegnanti e studenti, torneranno a frequentare le lezioni in presenza dopo la fine delle restrizioni "zero covid" e dopo la pausa per le vacanze del Capodanno lunare. Nella capitale, Pechino, piu' di un milione di studenti delle scuole primarie e secondarie tornano a scuola oggi. Per la prima volta da mesi, i ragazzi non dovranno presentare risultati negativi al test per accedere alle classi. Tuttavia, in questo semestre le scuole dovranno seguire alcuni protocolli: "Se troviamo un caso positivo, la nostra scuola attiverà le misure di emergenza. Le persone infette dovranno sottoporsi a un test e potranno entrare in classe solo se risulteranno negative. Se il numero di persone che contraggono la febbre supera i cinque in un giorno, o raggiunge il 10% del numero totale di studenti, le lezioni saranno sospese per cinque giorni", ha dichiarato il preside di una scuola nella città meridionale di Canton alla televisione statale CCTV. Il ritorno a scuola è un altro passo verso il ritorno alla normalità del Paese dopo le vacanze del Capodanno lunare, che nel 2023 cadevano tra il 21 e il 27 gennaio, un periodo in cui gli esperti avevano previsto una diffusione della Covid a causa degli elevati spostamenti e della pressione ospedaliera nelle aree rurali, che hanno minori risorse sanitarie.
La Cina accelera la produzione di medicinali. Si studia l'azione dell’acido Udca
Secondo i dati del Ministero dell'Industria e dell'Information Technology di Pechino, si producono maggiormente farmaci come ibuprofene e paracetamolo che hanno raggiunto quota 190 milioni di pastiglie al giorno: si tratta di cinque volte la quantità prodotta all'inizio di dicembre. C’è inoltre grande attenzione sull'acido ursodesossicolico – Udca – già usato per trattare i calcoli della bile. IL PUNTO