Covid, le notizie. Camera Usa abolisce obbligo di vaccino per i turisti stranieri

 La legge è passata con 227 voti a favore e 201 contrari: hanno votato sì tutti i Repubblicani e sette Democratici. La Casa Bianca ha detto che si oppone alla norma. La decisione arriva mentre continua a correre negli Stati Uniti la variante Kraken e i contagi da Covid in generale crescono in 17 Stati dell'Unione, con in testa il Minnesota. La Cnn rivela: in arrivo la 'tabella di marcia' della Casa Bianca sulla fine dell'emergenza

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L'amministrazione Biden è in procinto di annunciare la 'tabella di marcia' con cui si procederà all'allentamento delle varie misure messe in atto durante la pandemia da Covid-19: lo rivela la rete tv Cnn. Negli Stati Uniti la Camera ha intanto tolto l'obbligo di vaccino per il Covid per gli stranieri che arrivano negli aeroporti americani. Era una delle ultime restrizioni rimaste, legate all'emergenza della pandemia scoppiata nel 2020. La legge è passata con 227 voti a favore e 201 contrari: hanno votato a favore tutti i Repubblicani, a cui si sono aggiunti sette Democratici. La Casa Bianca ha detto che si oppone alla legge. Le restrizioni sul vaccino, ha dichiarato, "hanno permesso alle persone di viaggiare nel mondo e unirsi ai loro cari, riducendo la diffusione del virus".
La decisione arriva mentre continua a correre negli Stati Uniti la variante del covid BB.1.5 soprannominata Kraken e i contagi da Covid in generale stanno ancora crescendo in 17 Stati dell'Unione con in testa il Minnesota.

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In India presto distribuito il primo vaccino nasale: cosa sappiamo sullo spray

Approvato alcuni mesi fa, si chiama iNCOVACC e viene prodotto dalla Bharat Biotec. È spruzzato direttamente nel naso: i test hanno mostrato che il prodotto induce una vasta risposta immunitaria, sia delle cellule T che di quelle della mucosa nasale, sede primaria di penetrazione del virus Sars-Cov2. 
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In Italia anche la sottovariante Orthrus: cosa sappiamo e quali sono i sintomi

Si affaccia anche nel nostro Paese la sottovariante che, da quanto riportano alcune analisi, sta correndo più veloce di Kraken: infatti, in Gran Bretagna, è già la seconda tipologia più diffusa, dopo Cerberus. “Sotto controllo i casi più virali e a maggiore trasmissibilità”, dichiarano Iss e Ministero della Salute. 
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Quali sono i sintomi che caratterizzano le nuove varianti Gryphon e Cerberus

Entrambe fanno parte della grande famiglia di Omicron 5. Mal di testa, mal di gola, stanchezza e dolori muscolari sono le manifestazioni più comuni delle due infezioni, alla pari di altre forme di coronavirus e dell'influenza. Meglio sottoporsi sempre a tampone per capire se si è contratto il Covid-19 e non un'altra infezione simile. 
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Quinta dose di vaccino solo al 13% degli over 80 e fragili: a che punto siamo

Secondo il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe, sono circa 11,8 milioni le persone che non hanno ricevuto la quarta dose di vaccino contro il Covid-19, mentre la quinta dose è stata effettuata solo dal 13% delle persone a cui è raccomandata: over 80, ospiti delle Rsa e over 60 con fragilità per patologie concomitanti o preesistenti. 
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In Italia anche la sottovariante Orthrus: cosa sappiamo e quali sono i sintomi

Si affaccia anche nel nostro Paese la sottovariante che, da quanto riportano alcune analisi, sta correndo più veloce di Kraken: infatti, in Gran Bretagna, è già la seconda tipologia più diffusa, dopo Cerberus. “Sotto controllo i casi più virali e a maggiore trasmissibilità”, dichiarano Iss e Ministero della Salute. 
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Rischio morte e problemi al cuore più alto per 18 mesi dopo l'infezione: lo studio

Una ricerca condotta presso l'Università di Hong Kong su 160mila persone e pubblicato sulla rivista Cardiovascular Research mostra come i "pazienti Covid avevano una maggiore probabilità di sviluppare numerose patologie cardiovascolari rispetto ai partecipanti non infettati”. 
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Cnn, arriva 'tabella marcia' Casa Bianca su fine emergenza

L'amministrazione Biden è in procinto di annunciare la 'tabella di marcia' con cui si procederà all'allentamento delle varie misure messe in atto durante la pandemia da Covid-19: lo rivela la rete tv Cnn.  La diffusione del virus sta rallentando in America e così i casi di malattia grave. La Casa Bianca ha già reso noto che la 'fine dell' emergenza' pandemica verrà ufficialmente dichiarata l'11 maggio: ma l'annuncio non è una mera formalità, in quanto porterà con sé l'eliminazione di varie procedure messe in atto già durante l'amministrazione Trump. Tra queste l'allontanamento coatto di immigranti senza documenti ai confini con il Messico, in nome della prevenzione del Covid-19. Potrebbero però sparire anche alcuni benefici in termini di distribuzione di farmaci gratis per il trattamento del Covid e per certe fasce della popolazione. Con tanta incertezza, la Casa Bianca dovrebbe presentare nel dettaglio i prossimi passi. Proprio nel discorso sullo Stato dell' Unione, il presidente Biden ha osservato: "Abbiamo fatto una lunga strada nella nostra lotta contro la pandemia. Anche se il virus non è sparito...le morti per covid sono scese del 90%, abbiamo salvato milioni di vite, il paese si è rialzato e presto metteremo fine allo stato di emergenza sanitaria".
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Vaccinati con infezione pregressa sono meno contagiosi degli altri: lo studio

Lo dimostra un'analisi condotta su 111.687 residenti delle carceri statunitensi. L'immunità ibrida, quella garantita dall'azione combinata del contagio e della somministrazione dei vaccini, abbasserebbe del 40% la capacità di trasmissione verso le altre persone rispetto alla norma. LO STUDIO
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Covid, il Ministero lavora a un allentamento dei divieti negli ospedali: cosa sappiamo

Il ministro Schillaci prepara un allentamento delle regole nelle strutture sanitarie: grazie alla regressione della pandemia non sono più necessari alcuni impedimenti, come ad esempio le visite dei parenti ai malati. Molte regioni, come Lombardia, Emilia-Romagna e Toscana, hanno già cominciato ad allargare le maglie, ma è probabile che molti reparti e molti istituti, anche nello stesso territorio, continuino ad applicare codici di condotta differenti. 
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Le nuove linee guida dell’Oms su mascherine, cure, test e isolamento

L’Organizzazione mondiale della Sanità ha aggiornato le raccomandazioni per il coronavirus. È tornata a sottolineare l’importanza delle mascherine e ne consiglia l’uso “per chiunque si trovi in uno spazio affollato, chiuso o scarsamente ventilato”. Ha poi “esteso la sua forte raccomandazione per l'uso dell'antivirale orale Paxlovid (nirmatrelvir-ritonavir)", anche per le donne incinte o che allattano. Novità anche sul periodo di isolamento se si è positivi e su quando effettuare il tampone. 
- di Redazione Sky TG24

La battaglia della scienza alle varianti. Tra richiami vaccino e nuovi farmaci

L'evoluzione del virus rende necessario spingere sulle quarte e le quinte dosi (per anziani e fragili), spiega Giuseppe Remuzzi, direttore dell’Istituto farmacologico Mario Negri. Mentre si cerca di capire se potrebbero esserci rischi legati a multiple somministrazioni vaccinali, proseguono gli studi per mettere a punto nuove medicine, dallo spray nasale all'impiego dell'acido ursodessìossicolico. IL PUNTO 
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Biden firmerà la fine dello stato d'emergenza nazionale l'11 maggio

Il presidente americano firmerà così la dichiarazione che sancisce la fine dell’emergenza sanitaria contro il Covid-19, iniziata il 13 marzo del 2020 quando alla Casa Bianca c'era Donald Trump. LEGGI L'ARTICOLO
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Lo studio: il vaccino bivalente funziona contro sottovarianti Kraken e Orthrus

Secondo la ricerca le sottovarianti hanno un'alta capacità di sfuggire alla risposta immunitaria ottenuta con tre dosi a mRNA monovalenti: un richiamo con il vaccino bivalente è però in grado di ripristinare una buona protezione. Intanto sono stati sequenziati alcuni casi in Umbria.
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Dalla tosse ai dolori muscolari: i sintomi della nuova variante Kraken

L’Oms l’ha definita la sottovariante più trasmissibile della pandemia. Per il momento, però, non non sono state rilevate differenze significative nella gravità delle infezioni tra i casi da XBB.1.5 e altre mutazioni, ma saranno eseguite verifiche nei prossimi giorni. 
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Un vaccino all'anno in autunno come per l'influenza: la strategia di Usa e Gb

E la medesima strategia potrebbe essere presa in considerazione anche nel nostro Paese. Lo ha confermato l'immunologo Cossarizza. "E' la strada giusta anche per l'Italia, ormai abbiamo raggiunto un alto livello di immunità di popolazione", ha spiegato l'esperto. LEGGI L'ARTICOLO
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Studio, molnupiravir possibile responsabile mutazioni virus

Uno studio condotto su oltre 13 milioni di sequenze SARS-CoV-2 ha scoperto nuove sequenze del virus collegate a molnupiravir, un farmaco ampiamente utilizzato per il trattamento del Covid-19. Lo studio, riportato da Nature, è stato pubblicato sul server di prestampa medRxiv a gennaio e non è stato ancora sottoposto a peer review. Molnupiravir è stato sviluppato dall'azienda farmaceutica Merck ed è stato autorizzato negli Stati Uniti e nel Regno Unito alla fine del 2021. Uno studio clinico, sponsorizzato dall'azienda stessa, ha rilevato che la pillola provoca una riduzione dei ricoveri e dei decessi nelle persone a rischio di Covid-19 grave. Molnupiravir imita alcuni degli elementi costitutivi dell'RNA, il materiale genetico del SARS-CoV-2. Il farmaco arricchisce il genoma virale di mutazioni, che si sommano per disturbare la replicazione della SARS-CoV-2, provocando una marcata riduzione dei livelli di SARS-CoV-2 nelle cellule umane e nei criceti infetti. Ma gli scienziati hanno sollevato la possibilità che, in rari casi, il trattamento con molnupiravir possa non eliminare del tutto SARS-CoV-2, consentendo ad alcuni individui che hanno assunto il farmaco di continuare a trasmettere il virus. Tali preoccupazioni erano in gran parte teoriche fino a quando Ryan Hisner, un ricercatore statunitense, ha iniziato a notare modelli peculiari nel sequenziamento dei dati provenienti da tutto il mondo: un certo numero di lignaggi portava molte più mutazioni rispetto ai loro parenti più prossimi. La maggior parte dei cambiamenti genetici erano del tipo indotto da molnupiravir. 
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Triplendemia dei bambini, cos'è, perché è rischiosa e come difenderli dal contagio

I reparti di pediatria e di pronto soccorso sono pieni di bambini affetti da malattie come Covid, influenza e virus respiratorio sinciziale. A creare disagi è spesso la copertura vaccinale, che nei più piccoli è lacunosa a causa della poca cura dei genitori. “Importante non dimenticare le buone pratiche imparate durante la pandemia di Covid: possono proteggere i più piccoli dalle bronchioliti”, ha dichiarato Simona Zampogna, presidente nazionale della Società Italiana di Medicina di Emergenza e Urgenza Pediatrica. IL FOCUS
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Medici famiglia, 'memoria corta preoccupa, mascherina in tasca sempre'

"La scarsa memoria degli italiani per quello che abbiamo passato in pandemia ci preoccupa come medici. Nonostante l'azione di educazione sanitaria sulle misure anticontagio, fatta anche da noi, sembra si abbia fretta di archiviare, insieme al virus, anche le precauzioni e il senso di responsabilità che, invece, dovrebbero indurci a portare la mascherina sempre in tasca. E a non dimenticare mai di indossarla in caso di sintomi". A dirlo all'Adnkronos Salute Silvestro Scotti, segretario generale della Federazione dei medici di medicina generale (Fimmg).   
"In questo momento, nei nostri studi, continuiamo a vedere infezioni respiratorie, ma il tasso di positività che riscontriamo è sicuramente più basso di quelli che abbiamo visto in passato", continua Scotti, sottolineando che "Sars-Cov-2 però non è sparito. Siamo solo arrivati a quello che avevamo previsto da tempo, ovvero un adattamento del virus. Fa però impressione - continua - che una condizione che ha talmente impattato sulle nostre vite in questi anni non trovi corrispondenza in una crescita del livello di responsabilità sociale, nella capacità di introiettare forme di tutela attraverso banali norme igieniche: lavarsi le mani, usare le mascherine al chiuso e soprattutto in presenza dei sintomi". 
 
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