Covid, le news di oggi. In Cina continua il trend al ribasso di decessi e ricoveri

Il numero di decessi giornalieri negli ospedali dovuti alla malattia è sceso dal massimo segnato il 4 gennaio, con 4.273 morti, ai 434 registrati il 30 gennaio, dato che rappresenta un calo dell'89,9%. In Italia, dice Brusaferro (Iss), i dati mostrano una "decrescita significativa di casi e dell'impegno del Servizio Sanitario Nazionale per quanto riguarda Sars-Cov-2 ma anche il virus influenzale e quello sinciziale"

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Le autorità sanitarie cinesi del China Center for Disease Control (Cdc) hanno fatto sapere che il numero dei decessi nelle cliniche e dei ricoveri per covid continua a registrare un trend "al ribasso", dopo che un'ondata di contagi ha colpito il Paese nelle ultime settimane. Il numero di decessi giornalieri negli ospedali dovuti alla malattia è sceso dal massimo segnato il 4 gennaio, con 4.273 morti, ai 434 registrati il 30 gennaio, dato che rappresenta un calo dell'89,9%. Il numero di ricoveri ospedalieri per Covid ha raggiunto il tetto di 1,6 milioni il 5 gennaio, quando ha iniziato a scendere fino ai 144mila registrati il 30 gennaio, dato che rappresenta un calo del 91,1%.
In Italia "i dati che settimanalmente diamo mostrano una decrescita significativa di casi e dell'impegno del Servizio Sanitario Nazionale per quanto riguarda Sars-Cov-2 ma anche il virus influenzale e quello sinciziale" ha detto Silvio Brusaferro, presidente dell'Istituto Superiore di Sanità (Iss), a margine dell'evento "Investing for Life: la salute conta", organizzato a Roma.

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Covid, la Cina accelera la produzione di medicinali. Si studia l'azione dell’acido Udca

Secondo i dati del Ministero dell'Industria e dell'Information Technology di Pechino, si producono maggiormente farmaci come ibuprofene e paracetamolo che hanno raggiunto quota 190 milioni di pastiglie al giorno: si tratta di cinque volte la quantità prodotta all'inizio di dicembre. C’è inoltre grande attenzione sull'acido ursodesossicolico – Udca – già usato per trattare i calcoli della bile. IL PUNTO
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Vaccino Covid-19, quinta dose: quando farla e a chi è consigliata

La somministrazione del terzo richiamo è raccomandata agli over 80, agli ospiti delle strutture residenziali per anziani e ai fragili over 60. Ma chiunque abbia compiuto il sessantesimo anno d’età la può richiedere: ecco tutto quello che c’è da sapere
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Vaccinati con infezione pregressa sono meno contagiosi degli altri: lo studio

Lo dimostra un'analisi condotta su 111.687 residenti delle carceri statunitensi. L'immunità ibrida, quella garantita dall'azione combinata del contagio e della somministrazione dei vaccini, abbasserebbe del 40% la capacità di trasmissione verso le altre persone rispetto alla norma. LO STUDIO
- di Redazione Sky TG24

Quali sono i sintomi che caratterizzano le nuove varianti Gryphon e Cerberus

Entrambe fanno parte della grande famiglia di Omicron 5. Mal di testa, mal di gola, stanchezza e dolori muscolari sono le manifestazioni più comuni delle due infezioni, alla pari di altre forme di coronavirus e dell'influenza. Meglio sottoporsi sempre a tampone per capire se si è contratto il Covid-19 e non un'altra infezione simile. 
- di Redazione Sky TG24

La variante Kraken è più trasmissibile: cosa sappiamo

Il nome ufficiale è XBB.1.5, è entrata a far parte dell'ormai numerosissima famiglia di Omicron e sta crescendo rapidamente in Usa e in altri Paesi. Deriva da una mutazione della prima sottovariante di Omicron XBB, nota come Gryphon (un ricombinante delle varianti BA.2.10.1 e BA.2.75). A preoccupare è la doppia mutazione che la rende più trasmissibile della sua parente più stretta. Ma l’Oms rassicura: “Non esiste indicazione di una maggiore gravità”.
- di Redazione Sky TG24

Covid, la battaglia della scienza alle varianti. Tra richiami vaccino e nuovi farmaci

L'evoluzione del virus rende necessario spingere sulle quarte e le quinte dosi (per anziani e fragili), spiega Giuseppe Remuzzi, direttore dell’Istituto farmacologico Mario Negri. Mentre si cerca di capire se potrebbero esserci rischi legati a multiple somministrazioni vaccinali, proseguono gli studi per mettere a punto nuove medicine, dallo spray nasale all'impiego dell'acido ursodessìossicolico. L'APPROFONDIMENTO
- di Redazione Sky TG24

Dalla tosse ai dolori muscolari: i sintomi della nuova variante Kraken

L’Oms l’ha definita la sottovariante più trasmissibile della pandemia. Per il momento, però, non non sono state rilevate differenze significative nella gravità delle infezioni tra i casi da XBB.1.5 e altre mutazioni, ma saranno eseguite verifiche nei prossimi giorni. 
- di Redazione Sky TG24

Le nuove linee guida dell’Oms su mascherine, cure, test e isolamento

L’Organizzazione mondiale della Sanità ha aggiornato le raccomandazioni per il coronavirus. È tornata a sottolineare l’importanza delle mascherine e ne consiglia l’uso “per chiunque si trovi in uno spazio affollato, chiuso o scarsamente ventilato”. Ha poi “esteso la sua forte raccomandazione per l'uso dell'antivirale orale Paxlovid (nirmatrelvir-ritonavir)", anche per le donne incinte o che allattano. Novità anche sul periodo di isolamento se si è positivi e su quando effettuare il tampone. 
- di Redazione Sky TG24

Viste alterazioni del cervello a distanza di un anno

La nebbia mentale e i disturbi di memoria e concentrazione che persistono per mesi dopo l'infezione da Covid-19 potrebbero essere legati in alcuni casi ad alterazioni del metabolismo del cervello e all'accumulo di molecole tossiche per i neuroni: lo indica una ricerca su sette pazienti coordinata dall'Università degli Studi di Milano e condotta in collaborazione con il Centro Aldo Ravelli della Statale, l'Asst Santi Paolo e Carlo e l'Irccs Auxologico. I risultati, che aprono nuovi interrogativi sui danni post-Covid, sono pubblicati su Journal of Neurology. I ricercatori, guidati dal neurologo Alberto Priori, hanno selezionato sette pazienti ricoverati per Covid che a distanza di un anno dalle dimissioni presentavano ancora disturbi cognitivi rilevati da specifici test neuropsicologici. Questi volontari sono stati esaminati con la metodica di tomografia a emissione di positroni (Pet) per valutare l'attività metabolica di specifiche aree del cervello. Dai referti è emerso che tre pazienti avevano un ridotto funzionamento delle aree temporali (sede della funzione della memoria), del tronco encefalico (sede di alcuni circuiti che regolano l'attenzione e l'equilibrio) e delle aree prefrontali (che regolano l'energia mentale, la motivazione e, in parte, il comportamento). In uno di questi pazienti che presentava un disturbo cognitivo più grave è stata anche eseguita una Pet speciale che permette di visualizzare la deposizione di amiloide nel cervello. "L'amiloide è una proteina che quando si accumula nei neuroni ne determina l'invecchiamento precoce e la degenerazione e che è implicata nella malattia di Alzheimer", spiega Luca Tagliabue, direttore della divisione di Medicina Nucleare e Radiodiagnostica dell'Asst Santi Paolo e Carlo. "Ebbene nel paziente esaminato la Pet ha rilevato un abnorme accumulo di amiloide nel cervello e particolarmente nei lobi frontali e nella corteccia cingolata, legate a funzioni cognitive complesse e alle emozioni". 
- di Redazione Sky TG24

Covid: in Calabria 185 nuovi contagi, terapie intensive stabili, - 3 ricoveri e 4 morti

Secondo i dati giornalieri relativi all’epidemia da Covid-19 comunicati dai Dipartimenti di Prevenzione delle Aa.Ss.Pp. della Regione Calabria, sono 185 i nuovi contagi registrati (su 2.345 tamponi effettuati), +356 guariti e 4 morti (per un totale di 3.309 decessi). Il bollettino, inoltre, registra -175 attualmente positivi, -3 ricoveri (per un totale di 133) e, infine, terapie intensive stabili (per un totale di 10). -
- di Maurizio Odor

Rischio morte e problemi al cuore più alto per 18 mesi dopo l'infezione: lo studio

Una ricerca condotta presso l'Università di Hong Kong su 160mila persone e pubblicato sulla rivista Cardiovascular Research mostra come i "pazienti Covid avevano una maggiore probabilità di sviluppare numerose patologie cardiovascolari rispetto ai partecipanti non infettati”. 
- di Redazione Sky TG24

In Italia anche la sottovariante Orthrus: cosa sappiamo e quali sono i sintomi

Si affaccia anche nel nostro Paese la sottovariante che, da quanto riportano alcune analisi, sta correndo più veloce di Kraken: infatti, in Gran Bretagna, è già la seconda tipologia più diffusa, dopo Cerberus. “Sotto controllo i casi più virali e a maggiore trasmissibilità”, dichiarano Iss e Ministero della Salute. 
- di Redazione Sky TG24

Quinta dose di vaccino solo al 13% degli over 80 e fragili: a che punto siamo

Secondo il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe, sono circa 11,8 milioni le persone che non hanno ricevuto la quarta dose di vaccino contro il Covid-19, mentre la quinta dose è stata effettuata solo dal 13% delle persone a cui è raccomandata: over 80, ospiti delle Rsa e over 60 con fragilità per patologie concomitanti o preesistenti. 
- di Redazione Sky TG24

Covid, lo studio: il vaccino bivalente funziona contro sottovarianti Kraken e Orthrus

Secondo la ricerca le sottovarianti hanno un'alta capacità di sfuggire alla risposta immunitaria ottenuta con tre dosi a mRNA monovalenti: un richiamo con il vaccino bivalente è però in grado di ripristinare una buona protezione. Intanto sono stati sequenziati alcuni casi in Umbria.
- di Redazione Sky TG24

Covid: Oms, a gennaio da Kraken e famiglia Cerberus metà casi nel mondo

Nel mese di gennaio le varianti di Sars-CoV-2 più diffuse nel mondo sono state 3: la famiglia di Cerberus, cioè BQ.1.1 (28,2% delle sequenze depositate) e la 'mamma' BQ.1 (14,1%); e Kraken, cioè XBB.1.5 (11,5%). Questa 'top 3' insieme pesa per oltre il 50% dei casi con sequenziamento virale inviato alla banca dati Gisaid. E' il quadro che emerge dall'ultimo aggiornamento dell'Organizzazione mondiale della sanità. Le dinamiche di circolazione delle varianti differiscono a seconda della regione dell'Oms a cui si fa riferimento e anche tra i Paesi all'interno della stessa regione a causa di una varietà di fattori. 
In Europa per esempio la top 3 è rappresentata da Cerberus BQ.1.1 (che rappresenta il 31,3% di oltre 40mila sequenze virali raccolte in un mese), BQ.1 (13,0%) e CH.1.1 (12,3%). Rispecchiando anche il panorama delle varianti che hanno caratterizzato l'ondata cinese, invece la Regione del Pacifico occidentale mostra ai primi posti BA.5.2 (30,1%), BF.7 (13,2%) e BQ.1.1 (8,5%).
- di Maurizio Odor

Covid: Oms, in 1 mese -78% casi e +65% morti, in Europa -25% decessi

In un mese casi Covid in crollo e morti in aumento nel mondo, mentre in Europa calano anche i decessi. E' il trend che emerge dall'aggiornamento dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) che da questo report in poi analizzerà l'andamento di Sars-CoV-2 su un intervallo di 28 giorni per andare oltre "le fluttuazioni settimanali nei numeri e fornire un quadro più chiaro di dove sta accelerando o rallentando la pandemia". A livello globale, dal 2 al 29 gennaio sono stati segnalati quasi 20 milioni di nuovi casi, in calo del 78% rispetto ai 28 giorni precedenti, e oltre 114mila decessi, in aumento del 65%. Nella Regione Europea i casi sono stati oltre 1,4 mln e i morti 15.643. A pesare sui numeri mondiali delle ultime settimane è stata la grande ondata vista nella Regione del Pacifico occidentale, in particolare in Cina.  Se il numero di casi mensili segnalati è diminuito in tutte le regioni dell'Oms - il calo è del 63% nella Regione Europea, dell'81% nel Pacifico occidentale, del 71% nella Regione del Sud-Est asiatico, del 35% nelle Americhe, del 20% in Africa e del 15% nel Mediterraneo orientale - il dato dei decessi mensili è invece aumentato in 3 regioni - Pacifico occidentale +173%, Mediterraneo orientale +29%, Americhe +13% - ed è diminuito in altre 3 aree: -25% regione europea, -62% Sudest asiatico, -45% regione africana. 
 
- di Maurizio Odor

Long Covid e fatigue, studio scopre il meccanismo che porta alla stanchezza cronica

I ricercatori hanno scoperto che la spossatezza invalidante della sindrome post-Covid è associata a un'alterazione nel metabolismo dell'arginina, un amminoacido prodotto naturalmente dall'organismo: ripristinarne i livelli potrebbe rappresentare una nuova strategia integrativa efficace. Intanto, in Italia l'epidemia arretra. Aumentano, però, i contagi tra i bambini e i sanitari, così come le reinfezioni. LO STUDIO
- di Redazione Sky TG24

Studio: “Sars Cov-2 prima causa di morte per malattie infettive tra i giovani”

Secondo una ricerca pubblicata dalla rivista JAMA Network Open e condotta da Seth Flaxman dell'Università di Oxford, i decessi a causa del coronavirus rappresentano il 2% di tutti quelli avvenuti nei giovani fino ai 19 anni, un dato che però si pensa sia sottostimato. 
- di Redazione Sky TG24

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