Stava dando la caccia al boss e ad altri latitanti, quando cadde precipitando in un crepaccio di Monte Catalfano. Era un maresciallo ordinario della sezione anticrimine di Palermo, in forza ai Ros di Monreale. I colleghi dedicano a lui il blitz che ha portato all'arresto del mafioso
Al maresciallo dei Carabinieri Filippo Salvi i colleghi del Ros hanno voluto dedicare la cattura del boss Matteo Messina Denaro (LO SPECIALE DI SKY TG24). "A chi ho pensato appena abbiamo concluso l'operazione? Prima di tutto al maresciallo Filippo Salvi che è morto nel 2007, cadendo in un dirupo a Bagheria. Non era impegnato in un’operazione qualsiasi. Stava lavorando per piazzare una telecamera nell’ambito di questa stessa indagine. Oggi gli abbiamo reso onore". Queste le parole pronunciate dal colonnello Lucio Arcidiacono, a capo del Reparto investigativo del Ros, in un'intervista al Messaggero.
La sua storia
Nato nella provincia di Bergamo, il maresciallo Filippo Salvi quando è morto, nella notte del 12 luglio 2007, cadendo in dirupo a Bagheria, aveva 36 anni. Nel suo paese, Botta di Sedrina, gli è stata intitolata, nell'estate del 2022, una piazza. Era un maresciallo ordinario della sezione anticrimine di Palermo, in forza ai Ros di Monreale. Il giorno in cui morì stava lavorando a un’operazione di ricerca di alcuni latitanti, tra cui proprio Matteo Messina Denaro, ma poi cadde in un crepaccio di Monte Catalfano. I suoi colleghi lo chiamavano "Filippo Ram", per le sue capacità in ambito informatico. Questo è anche il nome del gruppo facebook a lui dedicato nel quale ieri sono emersi numerosi post in sua memoria.