Dopo Matteo Messina Denaro, ecco chi potrebbe essere il nuovo capo dei capi di Cosa Nostra

Cronaca

Tra volti storici della mafia siciliana e nuovi rampolli, l'organizazione criminale è già alla ricerca dell'erede del boss catturato ieri, con l'obiettivo di ritornare al passato e ricostituire la "Cupola"

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La cattura di Matteo Messina Denaro, avvenuta ieri mattina a Palermo, ha privato Cosa Nostra di una delle sue figure più ingrombanti. Il boss latitante da 30 anni, infatti, era la figura centrale dell'organizzazione criminale, indossando per lungo tempo i panni di "capo dei capi". Ne consegue un vuoto di potere che la mafia siciliana sta cercando di colmare nel minor tempo possibile. A dire il vero, la strategia di Cosa Nostra nella ricerca del nuovo boss dei boss è sempre la stessa almeno da dopo la morte di Totò Riina, avvenuta nel 2017: ricostituire la "Cupola", organismo altamente organizzato nella propria struttura gerarchica, per prendere le decisioni più importanti e dare ordine all'intera organizzazione, seguendo il modello della mafia del passato.

Diversi nomi in lizza

L'obiettivo di ricostruire una vera e propria federazione tra i clan, con tanto di commissione regionale "coordinatrice", prevede la nomina a capo dei capi di una figura carismatica. I nomi non sembrano mancare, anche se non è chiaro quanto essi siano ancora influenti all'interno dell'organizzazione e dunque se possano giocare un ruolo di primo piano nel futuro prossimo. In primis, spicca quello di Giovanni Motisi. Boss del mandamento di Pagliarelli, latitante dal 1998,  il "Pacchione" ("grassone"), com'è conosciuto nell'organizzazione, è stato a lungo il killer di fiducia di Totò Riina. Ricercato dagli anni Novanta per diversi omicidi, dal 2001 e dal 2002 si aggiunsero le accuse di associazione mafiosa e strage. L'altro uomo della vecchia mafia che potrebbe ambire al ruolo più alto è Stefano Fidanzati. Settantenne, membro della famiglia di narcotrafficanti dei Fidanzati dell'Arenella, ha costruito la propria ricchezza e posizione tra Palermo e Milano.

 

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Le nuove leve

Oltre a questi due nomi, tra gli ultimi testimoni e protagonisti della stagione delle stragi di Cosa Nostra, gli inquirenti seguono con attenzione anche altre due figure più giovani. Il primo nome è quello di Giuseppe Auteri, conosciuto come "Vassoio". Latitante da un anno e allievo del capomafia Calogero Lo Presti, sarebbe attualmente il tesoriere del mandamento di Porta Nuova, tra i più ricchi in assoluto. Altra figura che suscita interesse negli investigatori è quella di Sandro Capizzi, figlio di Benedetto, boss del clan di Santa Maria di Gesù. Non è chiaro chi e con quali modalità prenderà il potere in Cosa Nostra, dove il guardare al passato, però, è acclarato. 

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