L'avvocato di Alfredo Cospito invia una nuova istanza al ministro Nordio contro il 41 bis

Cronaca
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Secondo il legale è "fondata su fatti nuovi, non sottoposti alla cognizione del tribunale di sorveglianza di Roma". Lo sciopero della fame dell’anarchico dura da oltre due mesi: protesta contro la misura del carcere duro

 

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"Ho presentato questa mattina l'istanza di revoca del 41 bis al ministro della Giustizia, Carlo Nordio", lo annuncia l'avvocato Flavio Rossi Albertini, difensore di Alfredo Cospito che sta portando avanti uno sciopero della fame da oltre due mesi per protesta contro la misura del carcere duro disposta nei suoi confronti per quattro anni. Secondo il legale, l'istanza è "fondata su fatti nuovi, non sottoposti alla cognizione del tribunale di sorveglianza di Roma" che nelle scorse settimane aveva respinto un reclamo della difesa. Nell'atto si fa riferimento a "motivazioni di una sentenza depositata dopo la decisione del tribunale capitolino".

 

Le parole dell'ex guardasigilli Orlando

Le condizioni di Cospito sono quelle "di una persona che ha subito un forte deperimento ma ancora lucida, molto determinata ad andare avanti anche se con un rischio per la sua salute. Non c'è un pericolo imminente ma un rischio costante". Così ha riferito al Manifesto l'ex guardasigilli Andrea Orlando, che ha visitato il detenuto insieme a una delegazione del Pd.   

Un momento del processo ad Alfredo Cospito ideologo anarchico del Fai nel tribunale di Torino, 5 dicembre 2022 ANSA/TINO ROMANO

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"Tra poco non avrò più forza"

"Io so che se non risolvono questo problema morirò - pare abbia detto Cospito, secondo quanto riportato da Repubblica -. Sarà la mia ultima battaglia, ma andrò comunque fino in fondo. Ho solo questa arma, ho solo il mio corpo. Sono un anarchico, per definizione l'anarchia non ha una struttura formale, non ho reti cui impartire ordini. Noi combattiamo lo Stato ma non ci sono legami di questo tipo, per questo non merito il 41 bis che andrebbe tolto a tutti, anche ai mafiosi”. Poi avrebbe aggiunto: "Sono costretto a usare lo sciopero della fame per farmi sentire, perché è l'unico mezzo che mi è consentito. Io ancora reggo ma se continuo così so che tra poco non avrò più la forza per alzarmi da questo letto".

 

 

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