Gaffe di Orsini, cita il giornalista Broad ma con la traduzione automatica diventa "Ampio"

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Il docente in un suo video YouTube, in cui parlava del memorandum di Budapest del 1994, cambia il cognome di un reporter del Nyt, già premio Pulitzer. Colpa di Google, molto probabilmente

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Sta facendo il giro del web la gaffe di Alessandro Orsini durante un video pubblicato su YouTube. Per spiegare il memorandum di Budapest del 1994, il professore di sociologia del terrorismo deve probabilmente essersi affidato al traduttore automatico di Google. Per argomentare se la Russia abbia violato o meno gli accordi, Orsini cita infatti, al minuto 1:15 (qui il video integrale), un articolo del New York Times. Ma l’autore, per Orsini, sarebbe un certo "William J. Ampio", nome sottolineato dal professore con tanto di spelling: “A-m-p-i-o”. In realtà  il giornalista in questione fa di cognome “Broad”. 

Antonio Talia il primo ad accorgersene

La gaffe del professore non è passata inosservata agli utenti che hanno già iniziato a diffonderla sui social. Ovviamente alcuni utilizzano l’errore come strumento per mettere in discussione le sue competenze. È il caso del giornalista Antonio Talia, uno dei primi ad accorgersi della questione, che si chiede: “Se Orsini non ha gli strumenti cognitivi per capire l’errore nella traduzione automatica di un articolo, come potrà riuscire a decifrare e poi spiegare il contenuto dell’articolo stesso?”.  

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