“Genitori alla pari”, Coop e Movimenta insieme per promuovere la parità genitoriale

Cronaca

Una petizione lanciata su Change.org per chiedere al governo di aumentare il congedo di paternità e sensibilizzare sulla necessità di dividersi i compiti e riequilibrare i ruoli in famiglia. Obiettivo: 100mila firme entro inizio 2023

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Prosegue l’impegno di Coop a sostegno della parità genitoriale. Dopo l’avvio di “Close the gap – Riduciamo le differenze”, la campagna fatta di azioni e impegni per promuovere la parità di genere femminile e combattere le disparità, continua anche il sostegno alla petizione lanciata da Movimenta sull’estensione del congedo di paternità obbligatorio. Con “Genitori alla pari”, si chiede al governo di aumentare in maniera definitiva e strutturale la durata del congedo di paternità obbligatorio portandolo a un minimo di tre mesi retribuiti al 100%, indipendentemente dal tipo di contratto e di lavoro svolto dal neo papà. È possibile sottoscrivere la petizione su Change.org a questo link (al momento sono state raccolte quasi 50mile firme).

Latini (Coop): “Sul congedo parentale necessario fare passi avanti”

“L’uguaglianza di genere è un tema che va affrontato seriamente e non solo a parole”, ha dichiarato Maura Latini, Amministratrice Delegata Coop Italia. “Sul congedo di paternità obbligatorio crediamo che il nostro Paese e la nostra società debbano fare dei passi in avanti. Perché stare di più con i propri figli è un diritto che deve essere riconosciuto anche agli uomini”.

Ronzitti (Movimenta): “Un’opportunità anche per le aziende”

“Con questa campagna vogliamo incoraggiare neo e futuri papà a rivendicare il diritto ad un congedo di paternità retribuito al 100% e per un minimo di tre mesi - spiega invece Valeria Ronzitti, membro del Direttivo di Movimenta -, nonché mostrare alle aziende l’opportunità che un tale provvedimento rappresenterebbe per la loro produttività. Le ricadute positive vanno ben oltre il raggiungimento della parità di genere: si tratta di modernizzare la società e costruire un nuovo paradigma su cui basare la ripresa post pandemica ed un modello di crescita inclusivo ed egualitario”.

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