La sottovariante di Omicron 5 sembra non preoccupare gli esperti. Lo suggeriscono alcuni apparenti "segnali positivi" emersi in diverse parti del mondo. Uno di questi arriva dalla Francia. Il Paese sta sperimentando l'ascesa di Cerberus, ma come osserva un professore di Biologia evoluzionistica dell'Università di Leuven (Belgio), Tom Wenseleers, la situazione sembrerebbe al momento "a posto sul fronte delle varianti. Ora Omicron BQ.1.1 non sta nemmeno più crescendo in numeri assoluti"
Cerberus, la sottovariante di Omicron 5, sembrerebbe non destare preoccupazioni, almeno al momento. Potrebbero suggerirlo alcuni apparenti "segnali positivi" indicati dagli esperti in diverse parti del mondo. Uno di questi arriva dall'Europa, in particolare dalla Francia. Il Paese sta sperimentando l'ascesa di Cerberus, ma come osserva un professore di Biologia evoluzionistica dell'Università di Leuven (Belgio), Tom Wenseleers, la situazione sembrerebbe al momento "a posto sul fronte delle varianti. Ora Omicron BQ.1.1 non sta nemmeno più crescendo in numeri assoluti", ha fatto notare.
Sulle polemiche per il reintegro degli operatori sanitari non vaccinati contro il Covid-19, "non c'è nessun provvedimento. Stiamo aspettando, serenamente, che rientrino". Queste le parole del ministro della Salute Orazio Schillaci.
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L'autunno apre le porte alla "triplendemia" con Covid, influenza e Rsv: cosa significa
Al Covid si aggiungono influenza e virus respiratorio sinciziale, in un nuovo scenario battezzato dagli esperti Usa "triplendemia". I possibili scenari
Covid Cina, i casi continuano a salire nonostante il lockdown
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Il nuovo Ccnl del comparto sanità prevede, tra l’altro, modifiche alla classificazione professionale, un nuovo sistema di indennità, la regolamentazione dello smart working. Riguarda 550mila persone del sistema sanitario nazionale, tra le quali 277mila infermieri. Ecco cosa c’è da sapere
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Covid, un comune integratore alimentare potrebbe ridurne la gravità: lo studio Usa
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Covid, Pfizer quadruplica il prezzo del vaccino: 110 euro a dose
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Covid, stop obbligo vaccino personale sanitario: i dati e il confronto con gli altri Paesi
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Una nuova variante di Sars-Cov-2, ribattezzata Gryphon, finisce sotto i riflettori dell'Oms. "Prove preliminari di laboratorio suggeriscono che XBB sia la variante più immunoevasiva identificata fino ad oggi", commenta l'Istituto. LEGGI L'ARTICOLO
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Lombardia, passa mozione Pd: 'Medici no-vax lontani da fragili'
Il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato all'unanimità una mozione presentata dal consigliere regionale del Pd, Samuele Astuti, che impegna la giunta a non reintegrare gli operatori sanitari no-vax nei reparti con pazienti fragili. Il gruppo di Fratelli d'Italia non ha partecipato al voto. La mozione fa seguito alla decisione del governo di anticipare al primo novembre il termine ultimo per l'obbligo vaccinale per tutti gli operatori della sanità, prima previsto per il 31 dicembre prossimo. Con il nuovo decreto in Lombardia saranno reintegrati 670 fra medici, infermieri e operatori sanitari. Se si contano anche le strutture private gli infermieri diventano 1.044. Questo a fronte di una mancanza strutturale di 9.500 infermieri e 1.166 medici di base e pediatri di libera scelta. "È evidente quindi - commenta Astuti - che il reintegro non sarebbe risolutivo, come è altrettanto evidente la necessità di tutelare i pazienti fragili per i quali il Covid potrebbe essere ancora molto rischioso". Per questo, conclude Astuti, "abbiamo chiesto alla giunta di dare disposizioni chiare, precisate in una delibera, ai Direttori generali di Ats e Asst affinché non reintegrino gli operatori sanitari no vax nei reparti, ma li destinino a funzioni amministrative". Medici no vax reintegrati, Bertolaso: “Avrei fatto scelte diverse”
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